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Come aiutare quando la mamma con demenza chiede di tornare a casa

Cara Carol: mi prendo cura di mia madre di 93 anni a casa mia. La mamma è fisicamente fragile da anni, ma fino a poco tempo fa è rimasta cognitivamente forte. Ora sta mostrando sintomi evidenti di demenza. Ciò che conta di più è tenerla più a suo agio e felice che può, considerando le circostanze. A volte è piuttosto loquace e lucida, ma poi ha fasi in cui dice che vuole tornare a casa. Dato che vive con noi da quasi dieci anni, non so se intende la casa in cui ha vissuto con mio padre, la sua casa d'infanzia o anche che è pronta per andare in cielo. Mi sento così male per lei quando lo fa, ma non so come aiutare. Grazie mille per tutto quello che fai. - WP

 

Cara WP: sentire il ritornello "Voglio tornare a casa" è difficile per tutti i caregiver, ma è particolarmente triste per coloro che hanno portato la persona a casa propria. Il mio cuore è con te.

Nella mentaIità attuale, 'casa' indica comfort e la sicurezza per la maggior parte delle persone. Perciò, la persona con demenza [che dice di voler andare a casa] potrebbe essere stanca, fredda, affamata, ansiosa o sperimentare qualche altro cambiamento ambientale che la mette a disagio. Chiedendo di tornare a casa, sta usando le uniche parole che riesce a trovare per esprimere questo disagio.

Con questo in mente, controlla il comfort fisico e ambientale di tua madre. Non dimenticare di considerare il dolore poiché le persone con demenza potrebbero non essere in grado di esprimere verbalmente questo concetto.

Altre ragioni potrebbero essere tra quelle che hai menzionato. I suoi ricordi principali vengono ora da molto tempo prima nella sua vita, quindi sicuramente potrebbe pensare a casa sua con tuo padre, o anche prima, una casa d'infanzia. Inoltre, se pensa a casa come andare in cielo, non sarebbe la prima anziana a farlo. Le persone spesso mostrano segni di consapevolezza che la loro vita sta per concludersi e chi siamo noi per dire diversamente?

Penso che dovresti tenerla il più a suo agio possibile nel suo mondo immediato. Una volta che tutto va bene lì, unisciti ai suoi ricordi. Se vuole comunicare, potresti chiederle cosa le piaceva di più. Se cita tuo padre, aiutala a ricordare, ma non chiederle se ricorda dettagli o eventi. Se parla dei suoi genitori, questo è un indizio che è più indietro, quindi potresti dire: "Dimmi com'era la vita quando eri bambina".

Se indica che è pronta per andare in cielo, offrile conforto, non una discussione su come non dovrebbe 'parlare così'. E se non parla affatto, puoi stringerle la mano, abbracciarla e dirle che la ami e la terrai al sicuro.

È difficile per noi ascoltare il dolore emotivo dei nostri cari, WP, ma farlo con accettazione e amore può essere il nostro dono più prezioso per loro. Sembra che tu stia facendo un lavoro fantastico con tua madre, quindi continua a fare quello che stai facendo.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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