Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche il tuo dizionario mentale ti rende unico: ecco come memorizzi e recuperi parole

Brain dictionary

I giorni per avere un dizionario stampato sulla libreria sono contati. Ma questo va bene, perché tutti noi andiamo già in giro con un dizionario, non quello sul telefonino, ma quello nella testa. Proprio come un dizionario fisico, il dizionario mentale contiene informazioni sulle parole.


Ciò include lettere, suoni, significato (o semantica), parole, nonché informazioni sulle parti del discorso e su come si possono mettere insieme le parole per formare frasi grammaticali. Il tuo dizionario mentale è anche un lessico. Può aiutarti a collegare le parole e vedere come potrebbero essere simili nel significato, nel suono o nell'ortografia.


Come ricercatrice nel settore del recupero delle parole o nel modo di estrarle rapidamente e accuratamente dalla memoria per comunicare, sono incuriosita da come le parole sono organizzate nel nostro dizionario mentale, che è un po' diverso per ognuno di noi.


E sono ancora più incuriosita da come possiamo ripristinare il suo contenuto o migliorarne l'uso, in particolare per coloro che hanno disturbi del linguaggio. La lingua fa parte di ciò che rende gli umani speciali e credo che tutti meritiamo di usare le nostre parole con gli altri.

 

Il tuo dizionario mentale

Mentre il dizionario fisico è utile per la conoscenza condivisa, quello mentale personale è adattato alle esperienze individuali. Le parole del mio dizionario mentale potrebbero sovrapporsi al dizionario mentale di qualcun altro con la stessa lingua, ma ci saranno anche molte differenze tra il contenuto dei due dizionari.


Aggiungi parole al tuo dizionario mentale attraverso le tue esperienze di vita scolastica, professionale, culturale e di altro tipo. Questa personalizzazione significa anche che la dimensione dei dizionari mentali è un po' diversa da persona a persona e varia con l'età. Dei ricercatori hanno scoperto che il ventenne americano medio conosce circa 42.000 parole uniche e questo numero cresce a circa 48.000 a 60 anni. Alcune persone avranno vocabolari ancora più grandi.


Ormai, potresti immaginare il tuo dizionario mentale come un libro con pagine di parole in ordine alfabetico che puoi sfogliare se necessario. Sebbene questa analogia visuale sia utile, c'è molto dibattito su come è organizzato il dizionario mentale. Molti studiosi concordano sul fatto che probabilmente non è come un libro in ordine alfabetico.


Una teoria ampiamente rifiutata (grandmother cell theory, teoria cellula della nonna), suggerisce che ogni concetto è codificato da un singolo neurone. Ciò implica che avresti un neurone per ogni parola che conosci, inclusa 'nonna'. Sebbene non sia accettata come accurata, ci può essere del vero nell'aspetto della teoria cellula della nonna che suggerisce che alcune parti del cervello sono più importanti di altre per certi tipi di informazioni.


Per questo si cita il lobo temporale sinistro del cervello, che ha molte regioni importanti per l'elaborazione del linguaggio, incluso il recupero e la produzione di parole. Piuttosto che un singolo neurone responsabile dell'elaborazione di un concetto, un modello chiamato elaborazione parallela distribuita propone che grandi reti di neuroni in tutto il cervello, sparando insieme, lavorano insieme per realizzare la conoscenza delle parole.


Ad esempio, quando dico la parola 'cane', ci sono molti aspetti diversi della parola che il tuo cervello sta recuperando, anche se inconsciamente. Potresti pensare all'odore del cane dopo che è stato alla pioggia, al suo suono quando abbaia o come si sente un cane quando lo accarezzi. Potresti pensare a un cane specifico con cui sei cresciuto o potresti avere emozioni diverse sui cani in base alle tue esperienze passate con loro. Tutte queste diverse caratteristiche di 'cane' sono elaborate in parti leggermente diverse del cervello.

 

Uso del tuo dizionario mentale

Uno dei motivi per cui il tuo dizionario mentale non può essere come un dizionario fisico è che è dinamico e accessibile rapidamente. La capacità del tuo cervello di recuperare una parola è molto veloce. In uno studio, dei ricercatori hanno mappato il tempo di recupero delle parole di 24 studenti universitari registrando la loro attività cerebrale mentre denominavano delle immagini.


Hanno trovato prove del fatto che i partecipanti hanno selezionato parole entro 200 millisecondi dalla vista dell'immagine. Dopo la selezione della parola, il loro cervello ha continuato a elaborare informazioni su quella parola, come i suoni necessari per dire la parola scelta e ignorare le parole correlate. Questo è il motivo per cui puoi recuperare le parole con tanta velocità nelle conversazioni in tempo reale, spesso così rapidamente da prestare poca attenzione consapevole a quel processo.


Fino a quando ... non si rompe il recupero delle parole. Un fallimento comune nel recupero delle parole è chiamato 'fenomeno punta-della-lingua'. È la sensazione che hai di sapere quale parola vuoi usare ma non sei in grado di trovarla in quel momento. Potresti anche conoscere dettagli specifici sulla parola che desideri, come i sinonimi o forse la prima lettera o suono di quella parola. Con tempo sufficiente, la parola che volevi potrebbe tornarti in mente.


Queste esperienze punta-della-lingua sono una parte normale dell'esperienza del linguaggio umano durante tutta la vita e aumentano man mano che invecchi. Si è proposto che questo aumento sia dovuto a un'interruzione legata all'età nella capacità di accendere i suoni giusti necessari per dire la parola selezionata.


Per alcune persone, tuttavia, le esperienze punta-della-lingua e altri errori del linguaggio possono essere abbastanza deterioranti. Questo si vede di solito nell'afasia, un disturbo del linguaggio che spesso insorge dopo lesioni ai centri linguistici del cervello, come l'ictus, o nella neurodegenerazione, come la demenza. Le persone con afasia hanno spesso difficoltà a recuperare le parole.


Fortunatamente, sono disponibili trattamenti per aiutare la persona a migliorare le proprie capacità di recupero delle parole. Ad esempio, l'analisi delle caratteristiche semantiche concentrata sul rafforzamento delle relazioni semantiche tra le parole. Esistono anche trattamenti, come il fonomotore, che si concentrano sul rafforzamento della selezione e della produzione di suoni vocali necessari per la produzione di parole. Esistono anche app che da remoto forniscono la terapia di recupero di parole su telefoni o computer.


La prossima volta che conversi con qualcuno, prenditi un momento per riflettere sul perché hai scelto la parola specifica che hai usato. Ricorda che le parole che usi e il dizionario mentale che hai fanno parte di ciò che rende unico te e la tua voce.

 

 

 


Fonte: Nichol Castro, assistente prof.ssa di scienze e disturbi comunicativi, Università di Buffalo

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.