Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Familiare finora estraneo si intromette nell'assistenza della mamma con demenza: che fare?

 

Cara Carol: la mia vita ruota attorno all'assistenza delle nostre generazioni più anziane. Papà è morto l'anno scorso e la mamma è ora in una casa di cura della memoria. Anche se la mamma è brava di giorno, con l'avvicinarsi della sera diventa ansiosa e agitata. Il suo medico chiama questo sundowning (sindrome del tramonto).

Sebbene la mia sorella estranea non sia mai stata coinvolta nelle cure, la aggiorno regolarmente via e-mail. La scorsa settimana, ha chiamato la mamma per la prima volta dopo anni e le ha detto di smettere di prendere i suoi farmaci perché le facevano male. La mamma prende farmaci solo per conforto, niente di più, ma ora li rifiuta, chiamandoli veleno. Qualche suggerimento? - WR

 

Cara WR: Tutto ciò è triste per tua madre e frustrante per te. È vero che i farmaci possono causare i sintomi che hai citato, compresa la paranoia, quindi si dovrebbe prendere in considerazione un qualsiasi nuovo farmaco solo quando ci sono cambiamenti nel comportamento. Ciò che rende sbagliato l'interferenza di tua sorella è che ha chiamato direttamente tua madre con un messaggio allarmista e potenzialmente dannoso.


Considerando la distanza da tua sorella, è ammirevole che tu la stia aggiornando sulle condizioni di tua madre. Sarebbe facile per lei chiederti direttamente ulteriori informazioni. Se non si sentiva a proprio agio nel farlo, avrebbe potuto contattare il personale della struttura. Il modo in cui ha gestito il caso, sembra più un gioco di potere rivolto a te, che angoscia per le condizioni mediche di tua madre.


Nella fase della demenza di tua madre, lei è suscettibile ad aggrapparsi all'idea che i suoi farmaci sono veleni. Tutto ciò di cui aveva bisogno per scatenare la paranoia era questo suggerimento di tua sorella. Ora, sta facendo ciò che è logico per lei, e rifiuta i suoi farmaci di conforto, e di conseguenza sta soffrendo.


Queste situazioni sono spesso gestite meglio coinvolgendo un non familiare, quindi potresti chiedere all'assistente sociale della struttura di contattare tua sorella. Questa persona potrebbe spiegare che il cervello di tua madre non è in grado di prendere decisioni mediche competenti, quindi le chiamate la confondono e diminuiscono la sua qualità di vita. Idealmente, anche il medico che ha fatto le prescrizioni potrebbe entrare nelle comunicazioni.


Se lo staff della struttura non riesce a farsi ascoltare da tua sorella, potresti assumere un arbitrato di famiglia. I gestori di cure geriatriche spesso assumono questo ruolo. Non posso garantire che tua sorella risponderà a tale offerta, ma c'è una piccola possibilità che lei lo consideri, se il personale glielo suggerisse.


Un'altra opzione è lavorare con il telefono di tua madre. Lei può ancora usarlo per comunicare con amici e familiari? Se usa raramente il telefono da sola, è possibile che tu possa rimuoverlo dalla stanza senza turbarla. Se le piace ancora ricevere chiamate, un'alternativa è bloccare il numero di tua sorella. Ben sapendo che, se lo fai, puoi aspettarti una forte reazione da parte di tua sorella e forse anche minacce legali.


Ancora una volta, la mia profonda solidarietà a te e a tua madre. Sfortunatamente, questo tipo di manipolazione non è così raro come vorremmo, ma ciò non rende l'esperienza più facile per te.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.