Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché abbiamo bisogno di ricerca di Alzheimer e cosa fare al riguardo

Il numero previsto in questo paese di persone con morbo di Alzheimer (MA) e disturbi correlati è allarmante. Siamo di fronte ad uno tsunami di demenza. Oggi, ci sono circa 5,8 milioni di americani che vivono con il MA; 1 persona ogni 10 dopo i 65 anni. Tuttavia, in parte a causa dell'aumento del numero di anziani nella nostra società, quel numero salirà a 13,8 milioni nel 2050.


Abbiamo un disperato bisogno di trovare trattamenti modificanti la malattia che possano rallentarla e alla fine curarla. Con il termine 'modificanti la malattia', intendo trattamenti che possono influenzare il processo sottostante della malattia: le placche e i grovigli che si accumulano nel cervello e distruggono le cellule cerebrali. Questi trattamenti sono il ​​principale obiettivo di ricerca degli ultimi 20 anni, un obiettivo appropriato, in quanto sarà un primo passo verso una cura.


I trattamenti modificanti la malattia potenziali che sono attualmente sotto indagine negli studi clinici comprendono farmaci che usano anticorpi monoclonali coltivati in laboratorio, somministrati alla persona mensilmente per via endovenosa. Gli anticorpi sono di norma ciò che il corpo usa per combattere le infezioni, ma questi anticorpi sono progettati per attaccarsi alle placche di amiloide-beta o ai grovigli neurofibrillari di tau. Una volta che questi anticorpi sono in posizione, il sistema immunitario del corpo vedrà l'anticorpo e rimuoverà le placche o i grovigli.


Ma le terapie modificanti la malattia non sono sufficienti. Poiché qualsiasi trattamento che possiamo immaginare oggi riuscirà solo a rallentare la malattia, non a curarla, vedremo probabilmente persone vivere più a lungo con il MA. Per questo motivo, abbiamo anche un disperato bisogno di terapie farmacologiche e non farmacologiche che possono aiutare le persone con problemi di memoria ad andare meglio nella vita quotidiana, mantenendole indipendenti e fuori delle case di cura e da altre istituzioni.


E poiché dobbiamo mantenere gli individui a convivere più a lungo con il MA e le demenze correlate, dobbiamo supportare coloro che li supportano, i caregiver. Abbiamo bisogno di più ricerca sul modo di aiutare i familiari ad essere caregiver più efficaci, in modo che non si esauriscano fisicamente e psicologicamente, e in modo che possano continuare a gestire tutte le loro altre responsabilità, che siano in famiglia o nel lavoro fuori casa.


Alcuni potrebbero sostenere che non possiamo permetterci di perseguire la ricerca sul MA. Direi che non ci possiamo permettere di NON perseguire la ricerca sul MA. In questo momento, l'assistenza alle persone con MA costa alla società circa $ 305 miliardi di dollari, miliardi non milioni. Se c'è un aumento proporzionale dei costi, nel 2050 l'assistenza alle persone con MA ci costerà più di $ 725 miliardi e l'Alzheimer's Association prevede $ 1.1 trilioni (migliaia di miliardi). Sarà la bancarotta del paese.


Attualmente, si prevede che i National Institutes of Health (NIH) spendano circa $ 2,8 miliardi di dollari sul MA nel 2020. Si tratta di molto denaro, ma è comunque inferiore all'1% della somma che noi, come società, stiamo spendendo per l'assistenza delle persone con questa malattia ogni anno!


Dobbiamo lavorare per aumentare i finanziamenti per la ricerca sul MA. Ci sono molte richieste promettenti di sovvenzioni presentate ai NIH ogni anno che non sono finanziate, non perché non sono buone, ma semplicemente perché non ci sono abbastanza fondi. Attualmente, meno di una richiesta su quattro è finanziata, visto che il tasso complessivo di finanziamento dei NIH è del 18%.


La conclusione è che abbiamo bisogno di un presidente che aumenti i finanziamenti dei NIH, non li tagli. Abbiamo bisogno di un presidente che capisca i costi economici e umani di malattie terribili come il MA.

 

 

 


Fonte: Andrew Budson MD, professore di neurologia alla Boston University e alla Harvard Medical School.

Pubblicato su Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.