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Frodi nella ricerca di farmaci per Alzheimer: cosa implicano per i pazienti

Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più diffusa di demenza e, con una popolazione globale in rapido invecchiamento, sta alimentando una domanda senza precedenti di cure costose per i pazienti. Ci sono stati circa 400 studi clinici di farmaci per la malattia dalla prima sperimentazione del 1987.


La domanda di soluzioni terapeutiche, tuttavia, non è priva di rischi significativi. Ci sono state di recente accuse secondo cui potrebbe essere stata manipolata la ricerca alla base della comprensione ampiamente considerata di ciò che causa il MA. L'impatto di ciò sugli studi clinici è un danno potenzialmente enorme per le persone che vivono con MA e per i loro caregiver.


In questo caso, potrebbe essere eccessivo dire che TUTTA la ricerca di MA è ora compromessa. Ma le accuse possono indurci a chiedere se gli organi di governo della ricerca e di approvazione dei farmaci sono veramente efficaci.

 

Un'ipotesi potenzialmente imperfetta

Le preoccupazioni della possibile frode nella ricerca di MA seguono le scoperte del neurologo e medico Matthew Schrag, dettagliate nella rivista Science.


Schrag ha scritto che un esperimento continuativo di MA, che  studia il farmaco sperimentale simufilam, era basato su immagini (dati) manipolate pubblicate da scienziati anni prima. Se vero, allora i pazienti volontari degli studi farmacologici, inclusi quelli per il simufilam, potrebbero avere di fronte rischi per la salute non necessari, associati al trattamento sperimentale, probabilmente senza speranza di beneficio clinico.


Inoltre, potrebbero essere stati sprecati anni di sviluppo del farmaco e di conseguenza decine di milioni di dollari. Ora può essere necessario riconsiderare la premessa fondamentale di ciò che causa la morte delle cellule cerebrali nel MA e per estensione, il tipo di farmaci da sviluppare per il trattamento.


Alcuni studi clinici contemporanei di MA si basano su un'ipotesi ormai potenzialmente imperfetta: che la morte delle cellule cerebrali è innescata dalla formazione precoce nel fluido che bagna il cervello, di piccoli ciuffi di proteine ​​chiamati oligomeri amiloidi.


Uno studio altamente influente e molto citato è al centro dell'attuale controversia. Gli autori avevano affermato che i topi modello di MA mostravano che la compromissione della memoria era associata all'accumulo di oligomeri amiloidi. Schrag ha trovato prove convincenti che immagini presentate nello studio pubblicato nel 2006 potrebbero essere state modificate.

 

Che dire però della revisione dei pari?

Il sistema di revisione dei pari (peer-review) adottato a livello internazionale, in cui esperti della disciplina esaminano in modo anonimo i dati scientifici proposti per la pubblicazione, di solito garantisce risultati robusti. Ciò dovrebbe rassicurare il pubblico sulle affermazioni scientifiche di uno studio. Tuttavia, come dice il proverbio, 'la scienza non mente, ma le persone possono farlo'.


In questo caso, Schrag ha esaminato decine di immagini in articoli scientifici creati dal neuroscienziato Sylvain Lesné e ha suggerito che c'erano state costantemente manomissioni significative di immagini. Analisti importanti e indipendenti di immagini e ricercatori di MA riconosciuti a livello internazionale hanno confermato le affermazioni di Schrag.


I neuroscienziati possono giustamente essere estremamente delusi che pubblicazioni che hanno cambiato ciò che sappiamo sul MA o altre malattie ora appaiono basati su dati manipolati. Potenzialmente ciò porta discredito ai neuroscienziati e mina la fiducia del pubblico. Le accuse hanno portato a mettere sotto esame minuzioso gli esperimenti per due farmaci con simufilam.


È importante sottolineare che il simufilam non è stato approvato da nessuna agenzia di regolamentazione. Ma la recente approvazione della Food and Drug Administration (FDA) del farmaco aducanumab, nonostante il parere contrario degli esperti consulenti che avevano avvertito che non c'erano prove sufficienti per dimostrare che funziona, ha reso super sensibili i medici che trattano le persone con MA.

 

Altri percorsi di ricerca

Quindi la notizia di questa potenziale frode significa che il campo della ricerca di MA è corrotto? Possiamo essere certi che ciò che viene prescritto ai pazienti è sicuro e funziona?


Dovremmo tenere presente il contesto più ampio che è rara la pubblicazione di dati errati e la cattiva condotta di ricerca è ancora più rara. Se vengono identificati dati errati, le pratiche riparatrici sono generalmente rapide e complete, inclusa la pubblicazione di correzioni ('errata') o, talvolta, il ritiro delle scoperta da parte delle riviste scientifiche. Sono inoltre imposte sanzioni significative per cattiva deliberata condotta di ricerca.


Inoltre, ci sono molteplici studi clinici che considerano vari aspetti della complessa cascata di MA, da ciò che causa la malattia a come influisce sulla memoria e sul pensiero. Questi si basano su risultati scientifici credibili. L'eliminazione dell'oligomero amiloide, che ora è in discussione, è solo una delle strade che gli scienziati hanno perseguito.


La stragrande maggioranza degli scienziati sta sempre facendo la cosa giusta e se le autorità di approvazione normativa come la nostra Therapeutic Goods Administration e la FDA continuano a esaminare in modo sensibile e accurato le prove fornite per l'approvazione, allora possiamo sperare in un futuro migliore per le persone con MA.

 

 

 


Fonte: John Mamo, prof. di scienze della salute, direttore del Curtin Health Innovation Research Institute, Curtin University

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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