Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Eli Lilly: Donanemab rallenta il declino clinico dell'Alzheimer in test di fase 2

EliLilly HQComunicato stampa - Il donanemab, un anticorpo sperimentale che punta a una forma modificata di amiloide-beta chiamata N3PG, ha mostrato un significativo rallentamento del declino in un valore composito della cognizione e della funzione giornaliera nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA) sintomatico, rispetto al placebo, nei risultati dello studio Trailblazer-Alz di Fase 2.


Il donanemab ha soddisfatto l'obiettivo primario di cambiamento dalla linea di base dopo 76 settimane nella Integrated Alzheimer's Disease Rating Scale (iADRS), rallentando del 32% il declino rispetto al placebo, un risultato statisticamente significativo.


L'iADRS è uno strumento clinico composito che combina la misura cognitiva ADAS-COG13 e la misurazione funzionale ADCS-iADL, due misure usate comunemente nel MA. il donanemab ha anche mostrato miglioramenti coerenti in tutti gli obiettivi secondari pre-specificati che misurano cognizione e funzione, rispetto al placebo, ma non ha raggiunto una significatività statistica nominale su ogni obiettivo secondario.


Mark Mintun, MD, vicepresidente per i prodotti antidolorifici e le neurodegenerazioni della Eli Lilly e Company, ha detto:

"Siamo estremamente soddisfatti di questi risultati positivi del donanemab come potenziale terapia per le persone con MA, l'unica causa principale di morte senza trattamento, che rallenta la progressione della malattia.

"Non vediamo l'ora di discutere i dati dello studio Trailblazer-Alz e i prossimi passi con i regolatori globali. Inoltre, ci impegniamo a riprodurre ed estendere questi risultati importanti nel nostro secondo esperimento pivotale in corso sul donanemab, il Trailblazer-Alz 2.

"Con oltre 30 anni di dedizione per trovare soluzioni per questa malattia devastante, siamo orgogliosi dei nostri progressi che fanno avanzare il settore e la scienza. Questi risultati positivi ci danno speranza per i pazienti e le loro famiglie".


Puntando l'amiloide-beta N3PG, il trattamento donanemab ha dimostrato di provocare rapidamente livelli elevati di eliminazione della placca amiloide, misurata dalle scansioni dell'amiloide. Nel Trailblazer-Alz, i pazienti trattati con donanemab, in media, hanno mostrato una riduzione di 84 centiloidi di placca amiloide a 76 settimane, rispetto a una linea di base di 108 centiloidi (una scansione amiloide negativa mostra meno di 25 centiloidi).


In questo studio, i pazienti hanno smesso di ricevere donanemab e sono passati al placebo una volta che il loro livello di placca era inferiore a 25 centiloidi su due misurazioni consecutive o al di sotto di 11 centiloidi in qualsiasi misura.


[...]

 

 

 


Fonte: Eli Lilly and Company (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.