Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Reazioni caute ai nuovi dati della Biogen sul suo farmaco di Alzheimer aducanumab

biogen offices

Il dott. Howard Fillit, direttore esecutivo, fondatore e direttore scientifico dell'Alzheimer's Drug Discovery Foundation (ADDF) ha condiviso le sue prospettive sui dati presentati il 5 dicembre scorso al 12° incontro di studi clinici sull'Alzheimer (CTAD) a San Diego, in merito alla sicurezza e all'efficacia dell'aducanumab come potenziale nuovo trattamento per il morbo di Alzheimer (MA), in particolare per le persone che sono nelle prime fasi della malattia.


I risultati presentati suggeriscono che l'aducanamab funziona a dosi più elevate in una parte della popolazione studiata. Saranno necessari ulteriori dati per dimostrare che il farmaco ha un effetto clinico significativo per i pazienti, secondo il dott. Fillit.


"Credo che siamo in un momento cruciale nella ricerca sul MA. Non si tratta di una bacchetta magica, ma è un passo in avanti nel far progredire la scienza e portare potenzialmente ai pazienti un nuovo trattamento che modifica la malattia". Negli ultimi 20 anni non è stato approvato alcun farmaco per il trattamento del MA.


Sebbene ci siano ancora domande sui dati, il dott. Fillit ha osservato che se l'aducanamab sarà approvato, potrebbe essere efficace in combinazione con altre terapie in via di sviluppo.


Ha notato che l'amiloide-beta è una parte, non l'intera, storia: il trattamento del MA probabilmente seguirà il percorso impostato dal cancro, dove la medicina di precisione attraverso terapie combinate fornirà soluzioni personalizzate e mirate per i pazienti.


Il dott. Fillit sottolinea l'importanza dei biomarcatori nella ricerca e nella progettazione di studi clinici del MA, come dimostrato nello studio della Biogen, uno dei primi a usare il biomarcatore per l'amiloide nelle scansioni PET per arruolare pazienti:

"Il farmaco 'ha raggiunto il suo obiettivo' ed è stato in grado di rimuovere l'amiloide-beta dal cervello dei pazienti. È stato anche uno dei primi studi clinici a garantire che tutti i pazienti partecipanti presentassero placche di amiloide-beta, per confermare la diagnosi di MA. L'ADDF ha supportato il primo biomarcatore mai approvato per diagnosticare il MA, la scansione PET dell'amiloide-beta, e continuiamo a investire in questi strumenti cruciali".

"Man mano che vengono sviluppate più terapie con nuovi bersagli farmacologici diversi dall'amiloide, compresa l'infiammazione, abbiamo bisogno di nuovi biomarcatori in grado di misurare l'efficacia. Tali biomarcatori rivoluzioneranno ulteriormente il modo in cui affrontiamo il MA, permettendoci di migliorare la diagnosi, accelerare gli studi clinici e renderli più efficienti, nonché monitorare più accuratamente la risposta al trattamento e alla progressione della malattia".


L'ADDF ha annunciato sei nuovi investimenti attraverso la sua iniziativa di ricerca Diagnostics Accelerator, a sostegno dello sviluppo di esami del sangue, oculari e genetici che aiuteranno nella diagnosi e nella progettazione di studi clinici appropriati per l'intervento e il monitoraggio della malattia per il MA e le demenze correlate.

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Drug Discovery Foundation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.