Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Continuano le difficoltà a sviluppare un farmaco per l'Alzheimer

I risultati di uno studio internazionale su larga scala, che ha coinvolto il trattamento del morbo di Alzheimer (MA), condotto e coordinato dai ricercatori del Trinity College di Dublino, sono stati pubblicati questa settimana sulla rivista medica PLOS Medicine.


Lo studio NILVAD, che ha coinvolto uno esperimento clinico per testare un nuovo trattamento contro un placebo, comprendeva 511 persone con MA lieve e moderato in Irlanda e in tutta Europa, utilizzando una singola dose di un farmaco chiamato Nilvadipina, per vedere se riesce a rallentare la progressione di questa condizione.


La Nilvadipina è autorizzata a trattare l'ipertensione, e gli studi condotti sugli animali hanno dimostrato che nel cervello riduce l'amiloide, la proteina tossica associata al MA. Era quindi considerato un possibile trattamento efficace per il MA nei pazienti.


I risultati di questo studio clinico su larga scala hanno mostrato che, anche se la Nilvadipina è ben tollerata nelle persone con MA, il farmaco non dà alcun beneficio alla memoria o al funzionamento nel gruppo generale di pazienti con MA lieve e moderato. Nell'esame separato, un sottogruppo più piccolo di persone allo stadio più mite della malattia sembrava beneficiare del trattamento con Nilvadipina, ma questi risultati necessitano di ulteriori studi ed esplorazioni.


Commentando i risultati della ricerca, Brian Lawlor, primo autore e coordinatore dello studio, professore di Psichiatria Geriatrica al Trinity College e al St James's Hospital di Dublino, ha dichiarato:

"L'esito dell'esperimento per il gruppo complessivo di persone con MA moderato era negativo, tuttavia, quando lo abbiamo sezionato in base alla gravità, quelli con malattia lieve sembravano trarre beneficio dalla Nilvadipina mentre quelli nella fase moderata sembravano peggiorare con il farmaco. Questi risultati dovranno essere seguiti in modo separato in studi futuri, potrebbe essere che per avere successo, dobbiamo puntare persone nella prima fase del processo patologico".


Sono stati inoltre eseguiti una serie di ulteriori studi sugli effetti del flusso sanguigno mediante la risonanza magnetica. Il professor Marcel Olde Rikkert, primo ricercatore del NILVAD nei Paesi Bassi, ha commentato: "La possibile doppia azione della Nilvadipina, sia sull'amiloide che sul flusso di sangue al cervello, apre la strada a ulteriori importanti studi in questo settore".

 

 

 


Fonte: Trinity College Dublin via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Brian Lawlor, Ricardo Segurado, Sean Kennelly, Marcel G. M. Olde Rikkert, Robert Howard, Florence Pasquier, Anne Börjesson-Hanson, Magda Tsolaki, Ugo Lucca, D. William Molloy, Robert Coen, Matthias W. Riepe, János Kálmán, Rose Anne Kenny, Fiona Cregg, Sarah O'Dwyer, Cathal Walsh, Jessica Adams, Rita Banzi, Laetitia Breuilh, Leslie Daly, Suzanne Hendrix, Paul Aisen, Siobhan Gaynor, Ali Sheikhi, Diana G. Taekema, Frans R. Verhey, Raffaello Nemni, Flavio Nobili, Massimo Franceschi, Giovanni Frisoni, Orazio Zanetti, Anastasia Konsta, Orologas Anastasios, Styliani Nenopoulou, Fani Tsolaki-Tagaraki, Magdolna Pakaski, Olivier Dereeper, Vincent de la Sayette, Olivier Sénéchal, Isabelle Lavenu, Agnès Devendeville, Gauthier Calais, Fiona Crawford, Michael Mullan. Nilvadipine in mild to moderate Alzheimer disease: A randomised controlled trial. PLOS Medicine, 2018; 15 (9): e1002660 DOI: 10.1371/journal.pmed.1002660

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.