Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sensore nel cervello potrebbe aiutare a prevenire la demenza

The new sensor improves monitoring of cerebral pressure, which can lead to dementiaIl nuovo sensore migliora il controllo della pressione cerebrale, che può portare a demenzaUn nuovo sensore a prova di umidità è stato sviluppato per monitorare la pressione cerebrale che può portare alla demenza.

E' stato creato da ricercatori del Fraunhofer Institute for Biomedical Engineering IBMT di St. Ingbert in Germania.


Il sensore, simile a quelli per la pressione utilizzati nel settore automobilistico, rappresenta un cambiamento rispetto ai precedenti impianti che non impedivano all'umidità di entrare e distruggere il dispositivo.


Il dispositivo è alto un centimetro e largo due centimetri, anche se si suppone che sarà ridimensionato nelle versioni future. I ricercatori tedeschi hanno sostituito il suo involucro esterno - precedentemente realizzato con materiali sintetici - con metallo flessibile di alta qualità.


Le variazioni di pressione nel cervello faranno piegare l'involucro, e questa informazione viene quindi trasmessa al sensore di pressione interna. I valori misurati saranno successivamente trasmessi a un dispositivo di lettura fuori dal corpo del paziente attraverso un impulso radio. Questo dispositivo di lettura fornisce anche l'alimentazione al sensore, quindi la parte interna non necessita di batterie proprie.


Il nuovo sensore potrebbe rappresentare un importante passo avanti per i pazienti e gli operatori sanitari che, da qualche tempo, si affidano sonde di pressione intracranica senza fili che possono essere lette via onde radio. Il problema con tali sonde è dell'umidità: la permeabilità dell'involucro sintetico comporta che il sensore venga distrutto nel giro di pochi giorni o addirittura ore. Evitando il problema dell'umidità, ci viene detto che il nuovo chip potrà durare mesi o addirittura anni, senza che il paziente debba subire un altro intervento chirurgico.


Attualmente, la diagnosi è una sfida che richiede una assistenza medica impegnativa e complessa, per le persone che sono inclini a un aumento della pressione intracranica. Comporta un intervento chirurgico per inserire la sonda dall'esterno, passando attraverso la calotta cranica per arrivare al cervello ... e qui sta il problema. A causa delle fluttuazioni della pressione cerebrale, sono necessarie continue misure per formare una diagnosi definitiva di questa malattia, mantenendo i pazienti in ospedale per giorni o settimane.


Con il nuovo sensore, il paziente deve solo andare in clinica per un appuntamento breve di misurazione, mentre il trattamento della malattia stessa varia a seconda delle cause sottostanti.


Gli scienziati non sanno perché la pressione cerebrale aumenta improvvisamente in certe persone, ma sanno che interrompe la circolazione del sangue, portando alla morte di parti del cervello, come accade in un ictus. La condizione è così comune che potrebbe essere la causa di fino al 10 percento delle demenze in Europa.

 

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Fraunhofer

Pubblicato da Antonio Pasolini in GizMag.com il 12 Novembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.