Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dolcetti e cani contro la demenza

Torta BakewellGli odori che arrivano da una torta Bakewell, cani guida per i mente e braccialetti hi-tech potrebbero tutti avere un futuro per aiutare le persone con demenza.

Sono alcuni dei vincitori di un concorso del Design Council e del Ministero della Salute per sviluppare nuove idee nell'asssistenza.


I vincitori sono tutti prototipi, ma l'obiettivo è quello di produrli su grande scala. David Cameron [primo ministro GB] ha descritto la demenza come "crisi nazionale", che colpisce 800 mila persone nel Regno Unito. La morte lenta del cervello nella demenza colpisce la memoria, il linguaggio e la comprensione. Uno dei problemi può essere dimenticarsi di mangiare, ciò che una delle idee progettuali sta cercando di superare.

 

Odore della macchina1 - ODE (foto del prototipo a sinistra)

Il progetto "Ode" funziona con lo stesso principio per cui gli odori che si propagan0 dalla cucina fanno venire fame. Diffonde profumi di cibo nell'aria per stuzzicare l'appetito di persone che non mangiano. Lizzie Olstrom, che fa parte del team di progettazione, ha detto alla BBC: "Una gran parte dell'appetito ha a che fare con l'odorato, l'anticipazione sensoriale degli alimenti. L' [Ode] usa fragranze per risvegliare l'appetito".


Finora hanno usato profumi di una torta Bakewell, agrumi e spezie. Tuttavia, l'aroma tentatore di pesce e patatine non è venuto così bene. "Vorresti l'odore di aceto e carta bagnata in casa?" ha chiesto, ribadendo che finora il prodotto ha avuto "risultati interessanti", dopo essere stato testato nelle case. Tuttavia, saranno necessari test su larga scala per vedere se il prodotto aiuta realmente le persone.

 

L'uomo e cane2- Il migliore amico dell'uomo

Un'altra idea vincitrice è quella dei "Cani da demenza" appositamente addestrati. L'idea è quella di addestrare i cani con il paziente e il loro caregiver prima che i sintomi diventino troppo gravi. Jeni Lennox, di Dementia Dogs, ha dichiarato: "Nella demenza la routine disintegra. I cani sono creature abitudinarie".


I cani saranno addestrati per mantenere la routine di portare medicine, acqua, svegliare la persona e portarla in bagno. Lei dice: "Un cane è un aiuto reale nell'interazione sociale. Le persone affette da demenza possono diventare socialmente isolate, un cane agisce come un ponte verso la comunità".

 

3-Braccialetto hi-tech

Un bracciale hi-tech chiamato "Buddiband" è un altro prototipo che ha catturato l'attenzione del Design Council. E' in grado di rilevare una caduta e chiedere aiuto così come tenere d'occhio i livelli di attività di chi lo indossa.

 

4 e 5 - Aiuto via Internet

Gli altri due vincitori del concorso utilizzano Internet per contribuire a rendere la vita più facile. Grouple è un social network che aiuta le famiglie a condividere e organizzare l'assistenza di un parente con demenza, mentre Trading Times è un servizio online che aiuta i caregivers a trovare lavoro part-time facendo coincidere il tutto con le imprese locali.

 

----------------

L'amministratore delegato del Design Council, David Kester, ha detto: "Una conseguenza dell'invecchiamento della popolazione è un triplice aumento della demenza negli ultimi 20 anni. "Questo significa che ci sono milioni di persone che hanno bisogno di nuovi prodotti e servizi studiati per soddisfare le loro mutevoli esigenze. Questo progetto dimostra che se si mettono le persone affette da demenza, compresi i caregivers, al centro del processo di progettazione, si arriva a una rapida e stimolante innovazione".


Il Prof Alistair Burns, direttore nazionale clinico per la demenza, ha detto: "Non ho alcun dubbio che i prototipi mostrati oggi potrebbero avere un notevole impatto positivo sulla qualità della vita, la continuità delle cure e il benessere delle persone con demenza". Il ministro dei servizi di asistenza, Paul Burstow, ha dichiarato: "La paura della demenza può far sentire le persone impotenti e intrappolate, lasciandole isolate e non supportate. Questo è il motivo per cui abbiamo lavorato con il Design Council per guidare l'innovazione nella cura della demenza. Le cinque idee vincenti hanno il potenziale per fare una grande differenza per le persone affette da demenza e per le loro famiglie".

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da
James Gallagher (Health and science reporter, BBC News) in BBC News il 26 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.