Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Diagnosi dell'Alzheimer possibili con scansione

Un test tanto atteso, sviluppato da Eli Lilly & Co, che rileva la presenza di proteine legate all'Alzheimer nel cervello è stato approvato Venerdì dalla Food and Drug Administration.

Lo strumento potrebbe consentire ai medici di individuare l'Alzheimer prima e con più precisione nei pazienti al primo segno di problemi di memoria, un vantaggio potenziale per le cure e i medicinali in via di sviluppo contro la malattia.


Il test utilizza una sostanza chimica chiamata florbetapir, noto con il marchio Amyvid, un agente radioattivo che marca i grumi di una sostanza appiccicosa chiamato amiloide, una caratteristica dell'Alzheimer. La sostanza chimica, che costa 1.600 dollari per dose, viene poi rilevata utilizzando una tecnica di imaging cerebrale chiamata tomografia a emissione di positroni (PET).


Per i pazienti che hanno già alcuni sintomi di declino cognitivo, una scansione positiva suggerisce che sono presenti nel cervello placche amiloidi da moderate a frequenti, il che è coerente con l'Alzheimer. Se la scansione è negativa, indicando assenza di grumi o grumi con poca amiloide, "ciò conferisce al medico un indizio che l'Alzheimer non è, probabilmente, la causa di quei sintomi", ha detto Daniel Skovronsky, che ha sviluppato l'agente ed è il responsabile dello sviluppo a livello globale dell'Amyvid alla Lilly. Per quei pazienti, i medici possono quindi cercare altre cause potenziali del declino della memoria, emettendo una diversa prognosi o con un trattamento differenziale rispetto all'Alzheimer, ha detto.

Nuove tecniche, comprese le innovazioni
nelle scansioni del cervello, stanno contri-
buendo a svelare l'anatomia nascosta del
cablaggio cerebrale per dare agli scienziati
una nuova comprensione del modo in cui si
formano i pensieri, i ricordi e le emozioni.
(Servizio di Robert Lee Hotz del WSJ)

L'agente di imaging non può essere utilizzato per la diagnosi di una persona con Alzheimer se l'individuo non avverte disturbi della memoria, perché la presenza di amiloide nel cervello da sola non significa che qualcuno ha l'Alzheimer. Prima dello sviluppo di agenti di imaging, le placche amiloidi potevano essere determinate solo dopo la morte, esaminando il cervello con un'autopsia. Circa il 20% degli anziani cognitivamente sani, durante l'autopsia, hanno grandi quantità di amiloide nel cervello, secondo Denise Park, direttore del Center for Vital Longevity all'Università del Texas di Dallas. "Probabilmente avrà un ruolo importante nel capire sia come diagnosticare che come trattare la malattia, ma a questo punto è ancora una questione aperta per le persone asintomatiche", ha affermato la Park, professore di comportamento e scienze del cervello, che utilizza l'Amyvid nella sua ricerca sull'invecchiamento.


L'Amyvid sarà disponibile in quantità limitata a partire dal mese di giugno, ha dichiarato Lilly. La mancanza di capacità di diagnosticare in modo affidabile i pazienti nelle fasi iniziali dell'Alzheimer ha ostacolato la ricerca. Alcuni esperti ritengono che i test di sperimentazione dei farmaci hanno fallito in quanto i pazienti arruolati in questi studi erano già progrediti troppo perchè i trattamenti fossero efficaci. I fautori dell'utilizzo del florbetapir, e degli agenti simili che si stanno sviluppando, hanno detto che tale tecnologia potrà accelerare la ricerca, contribuendo a identificare con precisione le persone ad alto rischio per lo sviluppo della malattia e all'iscrizione di tali persone agli studi terapeutici. Può anche essere utile nel monitorare la progressione della malattia nel cervello.


Alcuni esperti hanno messo in dubbio l'utilità del test finché non sono disponibili trattamenti che alterano in modo significativo il decorso della malattia. Ma alcuni medici ritengono che i pazienti possono trovare la diagnosi utile ai fini della pianificazione o semplicemente per sapere con certezza di avere l'Alzheimer.


Un'altra preoccupazione espressa dalla FDA è se i medici possono leggere i risultati della scansione in modo accurato e coerente. L'agenzia, in marzo dello scorso anno, ha rifiutato di approvare il composto e ha detto che la società aveva bisogno di stabilire un programma di formazione perchè i medici potessero interpretare con precisione i risultati della scansione. La Lilly ha lavorato con la FDA e con gli esperti per sviluppare dei programmi di formazione online e di persona della durata di tre ore per i medici. "Ci sono molti pazienti che stanno brancolando nel buio da qualche tempo, ed ecco l'occasione per far brillare una luce nel loro cervello e scoprire se c'è amiloide o no", ha detto il Dott. Skovronsky.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da Shirley S. Wang in WallStreetJournal il 9 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.