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Greg O'Brien: quando perdere la memoria significa perdere anche la casa

Greg O'Brien: quando perdere la memoria significa anche perdere la casaGreg O'Brien e sua moglie trovano sempre più difficoltà a raggiungere la loro casa isolata a Cape Cod. Nel traslocare, O'Brien ha scoperto un tesoro agrodolce di ricordi. (Foto: Sam Broun)Greg e Mary Catherine O'Brien hanno vissuto nella loro casa di Cape Cod per più di 30 anni.


E' la loro casa dei sogni. Erano abituati a immaginare che sarebbero invecchiati lì.


Ma questo inverno, con il peggioramento dell'Alzheimer di Greg, è apparso chiaro che non potevano rimanere nella casa, che si trova su un paio di acri in una zona appartata di Cape.


Greg non guida più molto, e avrà bisogno di più cure mediche nei prossimi anni. Inoltre, visto che Greg non lavora granchè, la casa costa troppo per mantenerla.


Perciò la famiglia O'Brien si prepara a vendere la casa. L'operazione è iniziata con la pulizia dell'ufficio di Greg, dove ha lavorato come giornalista e scrittore per tutta la sua carriera. Spulciando tutti i diari e le note è emerso un prezioso scrigno di ricordi.

 

Cosa dice Greg nell'intervista

 

Sulla decisione di vendere la casa

Abbiamo preso la decisione, durante il fine settimana, di vendere la casa. E' una decisione difficile e, sai, come giornalista non ho mai guadagnato somme enormi di denaro; ma sono stato sempre in grado di prendermi cura della mia famiglia. E ora, mi sto chiedendo come riuscirò a prendermi cura di loro in futuro.

La cosa buona è, so che ho questi ricordi, perché sono qui e li ha salvati. Non so perché l'ho fatto.

Sai ... è così bello, pensi di aver perso la memoria e sai di avere, sai che ci sono tutte queste note di fronte a te, e hai i tuoi figli. Non potrei pensare a un regalo migliore per il Giorno del Papà.

 

Sulle vecchie lettere che Greg ha scoperto mentre puliva il suo ufficio a casa

E' la festa del papà e i ragazzi mi hanno fatto un grande regalo. Stanno aiutando a pulire un pacco di ricordi nel mio ufficio. Ho, tipo, quattro scatole di note, senza sapere dove sarei oggi nei resti della mia memoria.

Le note su come i bambini ... si insinuavano [nel mio ufficio]. Brendan scrive, molti, molti anni fa, da ragazzino:

"Hi Dad, sono Brendan. Buona giornata. Ti amo tanto. Scommetto che ti stai chiedendo come ho fatto questo. Ti amo. Ciao".

Aveva capito come entrare nel mio computer e a stampare.


Ecco un'altra. Ricordo che [mia figlia] Colleen ha ricevuto il suo primo coniglio, Coccolone, e il coniglio è morto. E scrive:

"Questo è il meglio che potessi fare, Coccolone. Ti ho messo una scatola piena di, insieme a questa lettera, delle tue canzoni preferite su un CD e un nastro di me; i tuoi piatti preferiti, il sedano, il pennello e il tuo giocattolo da masticare.
"Mi sento come se qualcuno mi avesse strappato il cuore e calpestata dappertutto.
"Ti voglio bene, Coccolone, e mi mancherai. E molte notti piangerò io stessa per dormire. Ti verrò a trovare di tanto in tanto e spero che tu venga a trovarmi nei miei sogni.
"Arrivederci e ti amo, Colleen"


Non lo so, sono ricordi abbastanza belli.

 

 

 


Fonte: Rebecca Hersher in NPR.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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