Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Greg O'Brien: Combattere gli stereotipi su Alzheimer e altre demenze

frail elderly disoriented woman Image by AI 3040 on Freepik

Nell'affrontare le sfide finanziarie con il mio morbo Alzheimer (MA) e il cancro che avanzano, ripeto spesso: "Ho un sacco di soldi; sono solo bloccati nei debiti ...". L'ironia è una moneta di vita: una valuta necessaria per arrancare nella valle a serpentina del MA e altre forme di demenza.


Conosco in prima persona il MA, un malessere della mente che gli esperti dicono possa richiedere fino a 20 anni per seguire il suo corso spaventoso, come perdere un frammento di cervello ogni giorno. Il MA si è preso molti membri della mia famiglia nel corso degli anni e circa un decennio fa, è arrivato per me. Ora ho 74 anni, in procinto di superare i due terzi di secolo.


Come giornalista politico e investigativo, ho scelto di non nascondermi nel bunker, ma di uscire a fare a pugni con questa malattia infernale in piena fiducia, speranza e umorismo, rifiutando di cedere, rifiutando di arrendermi, mentre gli esperti corrono per una cura e mentre leggo gli strazianti annunci funebri di altri che sono morti per questa malattia.


Così, mi sono rivolto all'iconico film Animal House, a John Belushi, alias 'Bluto' Blutarsky, nel suo discorso epico per radunare i membri della fraternità sconfitti, che avevano di fronte l'espulsione dalla scuola: "Finito? Hai detto 'finito'?", li sprona Bluto. "Niente è finito fino a quando non decidiamo noi che lo è!". E così dovrebbe essere nel MA e in altre demenze, combattere in molti, come possiamo, nel momento. Gli stereotipi di MA e altre forme di demenza sono semplicemente falsi.


"Le persone con demenza possono e continuano ad avere una vita significativa e attiva", afferma l'Alzheimer Foundation of America. "È importante che provino a continuare a godere delle loro solite attività il più a lungo possibile, facendo degli adattamenti e facendo affidamento sull'aiuto di altri. Molte persone nelle prime fasi della demenza - e anche in quelle intermedie - possono imparare nuove routine e abitudini. Ancora più importante, durante tutte le fasi della demenza, le persone sono in grado di dare e ricevere amore, sono in grado di condividere momenti di gioia e risate".


"La demenza può prendere gli altri di sorpresa", afferma una dichiarazione di chi combatte il MA e altre forme di demenza con la consulenza del Centro Supporto Familiare di Alzheimer di Cape Cod, dove sono consulente.


"La demenza può essere invisibile, quindi le persone nella tua vita potrebbero non riconoscere di averlo o pensare di conoscere chiunque ne sia colpito", osserva una dichiarazione del programma di coinvolgimento sociale del gruppo, una pietra miliare dell'organizzazione. “Alcuni di noi in questo viaggio hanno avuto generazioni di demenza nella famiglia e si sono presi cura di genitori e nonni. La demenza può essere demoralizzante. Vediamo come influisce sui nostri figli, i nostri nipoti, chiunque. Molti di noi con MA hanno avuto successo in precedenza nella vita. Abbiamo prestato servizio nell'esercito e abbiamo insegnato a scuola e allevato figli. Abbiamo trascorso la vita ad aiutare gli altri e non vogliamo smettere".


E non dovremmo. Come osserva il centro: "Fino a quando non c'è una cura, c'è comunità". Comunità è plurale. Una festa di commiserazione, dopo tutto, è solo la festa di uno. Quelli che combattono la demenza oggi sono in una specie di disco di Petri pubblico. Possiamo aiutare la ricerca in termini di diagnosi precoce, test clinici, perseguire modelli di salute cerebrale, capire nuovi percorsi ed altro, oppure possiamo semplicemente arrenderci.


Ricordo bene, così inciso nella mia memoria a lungo termine, di essere seduto nell'ufficio del mio medico anni fa con mia moglie Mary Catherine al fianco, ascoltando la diagnosi dopo la conferma di numerosi test e scansioni cerebrali. Potevo sentire le lacrime che mi scorrevano lungo il viso. Ho preso la mano di mia moglie e ho detto: "E i figli?". Il MA riguarda i figli: i tuoi figli, i miei figli, i tuoi nipoti, i miei nipoti. Si tratta di proteggere le prossime generazioni da questa vile malattia, dare momenti insegnabili. Non puoi farlo se ti sei arreso.


Vivo a Outer Cape Cod da quasi mezzo secolo, solo a un miglio dalla parrocchiale di Cape Cod Bay e vicino all'Atlantico. Il mio percorso, quando le emozioni mi sopraffanno, sta nel guardare uno splendido tramonto a Skaket Beach sulla baia o fare una passeggiata serena lungo l'oceano a Nauset Beach di Orleans, dove seguo il surf rilassante, lanciando sulla superficie del mare, come un ragazzino, piccoli sassi piatti della spiaggia battuta dalle intemperie, poi guardandoli rimbalzare, allontanando le preoccupazioni.


Quindi, rifaccio il percorso fino a dove sono partito. È sempre una passeggiata pacifica e spirituale per me, mi fa capire che c'è qualcosa di molto più potente del dolore della demenza. Osservo le singole impronte di fronte a me, riflettendo sul poema allegorico Footprints in the Sand, God carrying me' (Impronte nella sabbia, Dio mi sta portando').


Ci sono molti meccanismi per far fronte. I caregiver possono anche aiutare a trovare nuovi percorsi per i propri cari con una migliore comprensione della malattia. "Diffondendo la consapevolezza degli effetti del MA, possiamo accelerare la ricerca di una cura", consiglia il Cure Alzheimer’s Fund.


Il più grande ostacolo, tuttavia, è spesso lo stress. La Mayo Clinic ha un rimedio per tale angoscia: “Il tuo corpo spesso interpreta lo stress come una minaccia alla sopravvivenza. Quando ciò accade, il tuo cervello rilascia ormoni dello stress in tutto il corpo, contribuendo ulteriormente alla tua esperienza di stanchezza emotiva. Quando sei in grado di concentrarti su piccoli eventi neutri o positivi, il tuo cervello impara che la minaccia non è così terribile come potrebbe sembrare a prima vista. La quantità di ormone dello stress rilasciato si riduce e sei in grado di sentirti più equilibrato emotivamente".


Prendi, per esempio, la direzione del dott. Rudy Tanzi, presidente del Research Leadership Group del Cure Alzheimer’s Fund, condirettore dell'Institute for Neurodegenerative Disease del Mass General, e professore di neurologia della Harvard Medical School, che definisce il suo semplice programma di potenziamento del cervello 'SHIELD':

  • dormi (Sleep) almeno 7 ore a notte,
  • gestisci (Handle) lo stress,
  • Interagisci regolarmente con gli amici,
  • fai Esercizio quotidiano,
  • impara (Learn) cose nuove;
  • segui una Dieta sana di tipo Mediterraneo.


Apprendere cose nuove è la chiave per mantenere una mente attiva e impegnata. E, come ha scritto i il defunto William Arthur Ward, famoso autore e studioso:

“L'avventura della vita è imparare.
"Lo scopo della vita è crescere.
"La natura della vita è cambiare.
"La sfida della vita è andare oltre.
"L'essenza della vita è prendersi cura".

 

 

 


Fonte: Greg O'Brien in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.