Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Si studiano i meccanismi alla base dell'apprendimento e della memoria a lungo termine

dna-to-rna-transcription-to-protein-translation.jpgLa trascrizione del codice dal DNA al RNA e la successiva traduzione in proteine.Quando acquistiamo uno smartphone, le impostazioni e le applicazioni sono uguali per tutti. Ma col passare del tempo, il telefono di ognuno di noi cambierà drasticamente poiché lo adattiamo alle nostre esigenze e preferenze individuali.


Allo stesso modo, i nostri ricordi e le esperienze di vita vengono caricati nel nostro cervello, rendendo una persona unica. Anche le esperienze più semplici modificano il nostro cervello a livello cellulare.


Ogni volta che si impara qualcosa di nuovo, il nostro cervello cambia. Il modo esatto con cui questa informazione viene memorizzata nel nostro cervello era ancora in gran parte sconosciuto ... fino ad ora.


Hehuang 'David' Xie, professore associato del Virginia-Maryland College of Veterinary Medicine, e i suoi collaboratori spiegano, in uno studio appena pubblicato su Nature Communications, i fattori di trascrizione e gli enzimi che controllano alcuni processi nel cervello attraverso la metilazione del DNA.


Con queste nuove informazioni, i ricercatori saranno in grado di capire meglio la memoria a lungo termine e le implicazioni che ciò potrebbe avere sull'Alzheimer e su altri disturbi che provocano perdita di memoria. Xie afferma:

“Con ogni esperienza e processo di apprendimento, sei programmato per diventare una persona diversa. È affascinante cominciare a capire come avviene il processo di apprendimento nel cervello e come ogni nuovo bit di informazione appresa ci rende diversi domani“.


Xie e i suoi colleghi sono concentrati su due componenti (Egr1 e TET1) che nelle ipotesi si uniscono per aiutarci a imparare cose nuove e a formare la memoria a lungo termine. “La proteina Egr1 e l'enzima TET1, si possono paragonare a un programma che prende un input e lo memorizza nel tuo smartphone”, ha detto Xie. In questo caso, l'«input» è una informazione sensoriale esterna e lo «smartphone» è il tuo cervello.


Usando topi modello, Xie ha esaminato la corteccia frontale, la regione primaria del cervello in cui è memorizzato l'apprendimento e dove il cervello è più lento a maturare. I ricercatori hanno usato un topo modello per fare osservazioni più significative, come abbattere i geni.


L'Egr1 è un fattore di trascrizione, una proteina che aiuta a trascrivere il DNA in RNA, e ha un ruolo fondamentale nella formazione della memoria a lungo termine. La ricerca precedente ha dimostrato che quando si abbatte il fattore di trascrizione nel topo, ne risulta una perdita di memoria.


Il TET1 è un enzima coinvolto nella demetilazione attiva del DNA. La metilazione del DNA avviene quando viene aggiunto un gruppo metile ad una molecola di DNA, che poi inibisce la regione promotrice di un gene. In altre parole, quando il DNA viene metilato, i geni non possono essere espressi o attivati. Egr1 e TET1 hanno il compito di rimuovere questo gruppo metilico in modo che l'espressione genica possa essere attivata e possano essere memorizzati i ricordi.


“È fondamentalmente un‘interruttore 'on/off’ che controlla la nostra espressione genica, che aumenta o diminuisce i nostri livelli di espressione. L'Egr1 ci sta aiutando a usare questo sistema di commutazione in modo che, quando si riceve uno stimolo esterno, i geni siano espressi, ed espressi più rapidamente. Ora l'hai imparato, è già non-metilato, e puoi rispondere di conseguenza“.


I ricercatori stanno vedendo che questo mettersi insieme di Egr1-TET1 potrebbe essere un meccanismo per apprendere che va oltre il cervello. Per esempio, ci sono 'membri della famiglia' simili a Egr1 e TET1 nel sangue.


Nel sistema immunitario, le cellule B e T della memoria sono fondamentali per creare e mantenere la memoria immunologica. Esse hanno la capacità di ricordare gli antigeni di invasori del passato in modo che la prossima volta che sono sotto attacco possono avviare rapidamente una risposta immunologica.


Questo processo indica la possibilità teorica che altri organi possano essere in grado di formare ricordi. La portata di questa scoperta è significativa per l'apprendimento. C'è una possibilità che l'apprendimento possa cambiare in meglio? Possiamo cambiare il sistema di istruzione per migliorare l'apprendimento? Tali questioni sono da esplorare per Xie e il suo team di ricerca.


Xie ha detto:

“Ci sono molte di queste cose fondamentali che non conosciamo. Ad esempio, i marcatori e gli interruttori dei geni: come possiamo identificali, e usare queste opzioni? Possono essere usati per monitorare qualche malattia? O per monitorare eventi specifici? Penso che ci sono tante cose che stanno emergendo, e dobbiamo solo pensare a cosa possiamo fare in questo momento“.


Per la ricerca futura, Xie è interessato a capire meglio come diversi tipi di neuroni usano meccanismi diversi per rispondere agli stimoli esterni.

 

 

 


Fonte: Kendall Daniels in Virginia Polytechnic Institute and State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Zhixiong Sun, Xiguang Xu, ..., Michelle H. Theus & Hehuang Xie. EGR1 recruits TET1 to shape the brain methylome during development and upon neuronal activity. Nature Communications, 29 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.