Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Disuguaglianze di cura e assistenza della demenza in Europa

Disuguaglianze di cura e trattamento della demenza in EuropaPunteggi complessivi per nazione dell'accesso alla cura e al trattamento della demenza. (Fonte: Alzheimer Europe)

L'obiettivo del rapporto 'European Dementia Monitor' era fornire un punto di riferimento delle politiche nazionali per la demenza per confrontare e valutare le risposte dei paesi europei alla sfida della demenza. L'indagine ha riguardato tutti gli Stati membri dell'Unione europea (ad eccezione dell'Estonia), nonché Albania, Bosnia-Erzegovina, Jersey, Israele, Monaco, Norvegia, Svizzera e Turchia.


Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe, ha dichiarato: "La nostra organizzazione sta facendo pressioni perché la demenza sia riconosciuta come priorità per la salute pubblica e invita i governi europei a sviluppare strategie nazionali per la demenza. L'obiettivo del 'Monitor Europeo della Demenza' è valutare quali paesi hanno le politiche più favorevoli alla demenza e garantire il miglior sostegno e trattamento alle persone affette da demenza e ai loro caregiver".


Il 'Monitor Europeo della Demenza' confronta i Paesi su 10 categorie differenti:

  1. La disponibilità di servizi di assistenza
  2. L'accessibilità ai servizi di assistenza
  3. Il rimborso dei medicinali
  4. La disponibilità di studi clinici
  5. Il coinvolgimento del paese nelle iniziative europee di ricerca sulla demenza
  6. Il riconoscimento della demenza come priorità
  7. Lo sviluppo di iniziative favorevoli alla demenza
  8. Il riconoscimento dei diritti legali
  9. La ratifica dei trattati internazionali e europei sui diritti umani
  10. Diritti di assistenza e impiego.


Secondo i risultati del monitor, nessun paese eccelle in tutte le dieci categorie e ci sono differenze significative tra i vari paesi. Alcuni dei principali risultati sono stati:

  • La Finlandia ha ottenuto il punteggio più alto nella disponibilità e accessibilità all'assistenza dal momento che fornisce più servizi di assistenza e assicura che questi servizi siano accessibili e disponibili alle persone affette da demenza e ai loro caregiver.
  • Sul trattamento, Belgio, Irlanda, Svezia e Regno Unito (sia Inghilterra che Scozia) sono in testa, in quanto tutti i trattamenti anti-demenza sono rimborsati integralmente e i paesi hanno una politica per limitare l'uso improprio di antipsicotici.
  • La Germania, la Francia e la Spagna hanno ottenuto il massimo nella categoria della sperimentazione clinica, poiché è possibile per le persone con demenza partecipare a tutti i 9 esperimenti clinici di fase III attualmente in corso in Europa.
  • L'Italia è il paese più impegnato e attivo nelle collaborazioni di ricerca sulla demenza in Europa.
  • L'Irlanda e la Norvegia sono prime nel riconoscimento della demenza come priorità della politica nazionale e della ricerca.
  • Finlandia, Paesi Bassi e Regno Unito (Inghilterra) hanno le iniziative e le comunità più inclusive e favorevoli alla demenza.
  • Germania, Francia, Israele, Paesi Bassi, Slovenia e Regno Unito (Inghilterra e Scozia) hanno rispettato le quattro raccomandazioni di Alzheimer Europe per quanto riguarda il rispetto dei diritti legali delle persone affette da demenza e dei loro caregiver.
  • La Finlandia e la Norvegia hanno ratificato più convenzioni internazionali e europee sui diritti umani.
  • L'Irlanda è prima per i diritti di assistenza e di lavoro che sono riconosciuti.


Sulla base dei risultati delle 10 categorie individuate, Alzheimer Europe ha stabilito una classifica dei paesi (con ciascun dominio che contribuisce al 10% del punteggio complessivo) con prima la Finlandia con un punteggio complessivo del 75,2%, seguita dall'Inghilterra (72,4%), Paesi Bassi (71,2%), Germania (69,4%) e Scozia (68,8%).


Iva Holmerová, presidente di Alzheimer Europe, ha concluso: "Mi dispiace vedere che c'è ancora un chiaro divario tra est e ovest in Europa, dove la maggior parte dei paesi dell'Europa occidentale e settentrionale hanno punteggi notevolmente più alti dei paesi dell'Europa orientale. Di regola, i paesi con strategie nazionali di demenza hanno punteggi migliori in tutte le categorie. È ora che tutti i paesi europei e in particolare quelli dell'Europa orientale riconoscano la demenza come una priorità nazionale e sviluppino strategie nazionali per la demenza ".

dementia strategy europe 2016La situazione delle strategie nazionali per la demenza in Europa a novembre 2016: in rosso le nazioni con una strategia nazionale attiva per la demenza, in arancio i paesi con una strategia per le malattie neurodegenerative e in rosa i paesi che mancano di entrambe. (Fonte: Alzheimer Europe)

 

 

 


Fonte: Alzheimer Europe via CORDIS (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.