Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Qual'è il momento di smettere di guidare e restituire le chiavi?

Con l'invecchiamento normale arrivano dei cambiamenti fisici e sensoriali che possono compromettere la propria capacità di guidare. I cambiamenti visivi, dalla presbiopia alla cataratta, possono rendere più difficile ai conducenti anziani di vedere gli oggetti sulla strada, giudicare le distanze, abituarsi al buio, e recuperare dalle luci abbaglianti.


Allo stesso modo, la perdita di udito e le malattie delle articolazioni che causano dolore o flessibilità limitata possono compromettere l'attenzione e il tempo di reazione.


Gli anziani hanno maggiori probabilità di prendere farmaci che possono compromettere la loro capacità di guidare in modo sicuro. Non è una sorpresa che i conducenti over-85 abbiano i tassi più alti di incidenti per km e quelli di morti sulla strade.


Secondo la National Highway Traffic Safety Administration [ente di sicurezza del traffico autostradale], gli anziani americani sono sovra-rappresentati negli incidenti stradali; essi costituiscono il 9% della popolazione ma sono coinvolti nel 13% degli incidenti mortali e nel 17% dei decessi pedonali. Il tasso di mortalità per i conducenti più anziani è 17 volte superiore al tasso della fascia 25-65 anni.


I cambiamenti cognitivi dei ​​soggetti con Alzheimer e altre demenze aumentano ulteriormente i rischi di guida.


I deficit cognitivi correlati alla demenza, che possono compromettere la capacità di guida, includono la perdita di memoria (ad esempio, aumento della probabilità di perdersi), i problemi visuospaziali (ad esempio, difficoltà a giudicare la distanza e a stare in corsia), giudizio alterato (ad esempio, le difficoltà a girare e a cambiare di corsia), e minore comprensione (ad esempio, mancanza di consapevolezza di guida pericolosa).


Le indagini ambulatoriali stimano che il 30% degli anziani con demenza guida ancora. I medici hanno un impegno professionale, e in alcuni stati legale, a valutare la sicurezza di guida e a segnalare i guidatori non sicuri all'autorità locale.


Quello che riferisce chi ha familiarità con le competenze e le abitudini di guida del paziente è prezioso per rilevare comportamenti di guida pericolosi. I segni rivelatori dei problemi di guida includono incidenti, ammaccature inspiegabili sulla vettura, confusione con i segnali stradali, errore a calcolare la velocità e le distanze, perdersi in luoghi familiari, e gli incidenti mancati.


Bisognerebbe considerare la fase della demenza. Anche se la demenza colpisce le prestazioni di guida, anche nelle fasi lievi, alcuni pazienti con demenza precoce potrebbero essere ancora in grado di guidare in sicurezza. I test cognitivi possibili nello studio del medico, come il Clock Drawing Test e il Trail Making Test part B, possono rivelare i deficit di attenzione divisa, di funzione esecutiva, di memoria e delle abilità visuospaziali che possono influenzare la capacità di guidare.


I test di prestazioni su strada con un professionista qualificato possono fornire informazioni sulle capacità pratiche di guida. Dal principio, tuttavia, si dovrebbe riconoscere che la demenza è una malattia incurabile progressiva e che la capacità di guida si deteriora invariabilmente nel tempo.


Subito dopo la diagnosi di demenza si dovrebbe iniziare ad esplorare le varie opzioni di trasporto alternative e pianificare la fine della guida. Le opzioni di trasporto per le persone con demenza variano a seconda di una serie di fattori, tra cui la posizione geografica, la capacità finanziaria, e la disponibilità di sistemi di sostegno sociale.


Anche se possono essere disponibili opzioni di trasporto pubblico nelle aree urbane e suburbane (come treni e autobus), una persona con demenza finirà per perdere la capacità cognitiva e fisica a usare in modo sicuro questi servizi.


Un servizio con volontari di trasporto anziani può essere più adeguato per le persone che non possono muoversi con il trasporto pubblico. In molti luoghi negli Stati Uniti [ndt: e anche in Italia], i pasti, le medicine, i generi alimentari, e altre necessità possono essere consegnati a domicilio. Basta informarsi.


In sintesi, le persone con Alzheimer e altre forme di demenza hanno un rischio maggiore di incidenti alla guida. Il medico ha la responsabilità etica, professionale e di salute pubblica di affrontare la sicurezza di guida e di individuare le opzioni di trasporto alternative, con l'obiettivo di far smettere prima o dopo di guidare.


Alla fine, però, la guida è un privilegio concesso dallo Stato, non dal medico. Perciò solo le autorità locali possono ritirare la patente di guida a una persona o, al contrario, permetterle di guidare.

 

 

 


Fonte: Zaldy S. Tan MD (Professore Associato Università di California Los Angeles) in Medscape (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.