Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vivere con la demenza: tenere la storia di vita si dimostra vincente



Uno studio pionieristico condotto da ricercatori della University of York dimostra che il lavoro sulla storia di vita potenzialmente può aiutare le persone con demenza.


Questa attività coinvolge l'aiuto alle persone per registrare gli aspetti della loro vita passata e presente, insieme con le speranze e i desideri futuri, di solito in un libro o in una cartella oppure, sempre più spesso, in musica, film e formati multimediali.


Lo studio ha trovato che molti servizi sanitari e di assistenza sociale in Inghilterra ora usano tenere la storia di vita, ma il modo in cui viene fatto varia considerevolmente.


I ricercatori hanno raccolto evidenze sulla tenuta della storia di vita nella cura della demenza attraverso una revisione sistematica della letteratura, oltre ad ascoltare di prima mano le visioni delle persone con demenza, dei caregiver familiari e professionali attraverso una serie di focus group (gruppi di discussione).

 

Valutazione su larga scala

Con un sondaggio nazionale su caregiver familiari e fornitori di servizi per la demenza, insieme ad una analisi approfondita della tenuta della storia di vita in sei case di cura e quattro reparti ospedalieri, i ricercatori hanno testato la fattibilità di fare una valutazione di vasta scala del lavoro sulle storie di vita in questi ambienti.


Lo studio ha concluso che elaborare la storia di vita ha il potenziale di aiutare le persone con demenza, ma è necessaria una valutazione su vasta scala.


Kate Gridley, ricercatrice della York e prima autrice dello studio, ha detto:

"Le persone con demenza e i loro caregiver familiari hanno un ruolo fondamentale nell'identificare nove caratteristiche chiave di una buona pratica di elaborare la storia di vita. Questo include non supporre che una persona voglia tenere la storia di vita, e rispettare i desideri della persona su ciò che accade nella sua storia di vita e chi la vedrà. Tuttavia, questi approcci di buona pratica non sono sempre rispettati.

"Lo studio ha individuato alcuni miglioramenti negli atteggiamenti del personale verso le persone affette da demenza nelle case di cura dove è stato introdotto il lavoro sulla storia di vita, e il miglioramento della qualità della vita per alcune delle persone affette da demenza, anche se i numeri erano piccoli.

"Il costo di elaborare la storia di vita è relativamente basso, e il personale ritiene che tale attività incoraggi le interazioni con la famiglia, e aiuti il personale a conoscere la persona con demenza".

 

 

 


Fonte: University of York (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kate Gridley, Jenni Brooks, Yvonne Birks, Kate Baxter, Gillian Parker. Improving care for people with dementia: development and initial feasibility study for evaluation of life story work in dementia care. Health Services and Delivery Research, 2016; 4 (23): 1 DOI: 10.3310/hsdr04230

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)