Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco per diabete potrebbe un giorno riparare i danni dell'Alzheimer

cervello, la malattia, la memoria, l'apprendimentoUn nuovo studio canadese sui topi suggerisce che la metformina, farmaco per il diabete, può stimolare la crescita di nuove cellule cerebrali, con potenziali benefici per i malati di Alzheimer.

Lo studio ha dimostrato che la metformina ha indotto cellule cerebrali a dividersi, producendo nuove cellule.

 

Il farmaco per il diabete è destinato a colpire un percorso specifico nelle cellule epatiche. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno scoperto che il farmaco ha attivato questo stesso percorso nelle cellule cerebrali, inducendo la crescita di nuove cellule, ha detto il ricercatore Freda Miller, biologo delle cellule staminali e genetista molecolare al Research Institute dell'Hospital for Sick Children di Toronto.


Le nuove cellule che vengono prodotte potrebbero contribuire a riparare gli effetti di patologie neurodegenerative, come l'Alzheimer, ha detto la Miller a MyHealthNewsDaily. Il concetto che la crescita di nuove cellule potrebbe riparare il cervello sta anche gudando la ricerca verso le cellule staminali neurali, ha aggiunto.


La ricerca sugli effetti della metformina sul cervello è ancora in fase iniziale, e i risultati devono ancora essere visti nelle persone. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che le cellule cerebrali nuove sono cresciute sia nei topi viventi che nelle colture di cellule cerebrali umane cresciute in laboratorio. Ora stanno lavorando al progetto di sperimentazioni cliniche, ha detto la Miller.


I ricercatori hanno deciso di analizzare gli effetti della metformina su cellule cerebrali dopo che è stato trovato che il percorso colpito dal farmaco nelle cellule del fegato funziona anche per le cellule cerebrali. Uno studio del 2008 ha rilevato che i pazienti con diabete e Alzheimer insieme, che hanno cominciato a prendere metformina, hanno sperimentato miglioramenti nei sintomi di Alzheimer dopo aver iniziato l'assunzione del farmaco. Si era pensato che trattando il diabete, ci fossero stati effetti sul corpo che hanno contribuito a migliorare l'Alzheimer, ma il nuovo studio suggerisce che il cambiamento di funzionalità del cervello è dovuto al farmaco stesso, hanno detto i ricercatori.


La metformina è attualmente approvata per il trattamento di diabete di tipo 2, insieme a dieta ed esercizio fisico. Gli studi hanno suggerito che il farmaco ha altri effetti sul corpo, come la riduzione del rischio di alcuni tumori, come il cancro al seno o alla prostata, e la regolazione del metabolismo. Esperimenti con il farmaco nei topi hanno suggerito che potrebbe ritardare l'insorgere del morbo di Huntington, un altro disturbo cerebrale. Nelle persone con diabete, il farmaco ha dimostrato di essere molto sicuro, con pochi effetti collaterali.

 

Lo studio, pubblicato il 5 luglio sulla rivista Cell Stem Cell, è stato finanziato dal Canadian Institutes of Health Research, dal Canadian Stem Cell Network e dalla Three To Be Foundation, un ente di beneficenza che sostiene la ricerca sui disturbi neurologici.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Susan E. Matthews in MyHealthNewsDaily il 5 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto credit: Brain image via Shutterstock

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)