Attenzione ragazzi: far baldoria con bibite gasate e dolci, anche solo per sei settimane, può instupidirvi.
Un nuovo studio sui ratti all'UCLA è il primo a mostrare come una dieta costante ad alto contenuto di fruttosio rallenta il cervello, ostacolando la memoria e l'apprendimento - e come gli acidi grassi omega-3 sono in grado di contrastare questo sconvolgimento.
Il Journal of Physiology peer-reviewed pubblica i risultati nell'edizione del 15 maggio. "I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare", ha detto Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia alla David Geffen School of Medicine dell'UCLA e professore di biologia integrativa e fisiologia nel Collegio di Lettere e Scienze della stessa università. "Avere una dieta a lungo termine con alto contenuto di fruttosio altera la capacità del cervello di apprendere e ricordare le informazioni. Ma aggiungere acidi grassi omega-3 ai pasti può aiutare a minimizzare i danni".
Una nuova ricerca suggerisce che far baldoria con bevande a base di soda e dolci per appena sei settimane può rendere stupidi. Credit: © RTimages / Fotolia |
Mentre ricerca precedenti avevano rivelato come il fruttosio danneggia il corpo attraverso il suo ruolo nel diabete, nell'obesità e nel fegato grasso, questo studio è il primo a scoprire come il dolcificante influenza il cervello. Il team dell'UCLA si è concentrato sullo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, un liquido poco costoso, sei volte più dolce dello zucchero di canna, che è comunemente aggiunto agli alimenti trasformati, comprese le bevande analcoliche, i condimenti, il succo di mela e gli alimenti per l'infanzia.
L'americano medio consuma più di 18 kg di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio all'anno, secondo il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti. "Non stiamo parlando del fruttosio naturale nella frutta, che contiene anche importanti antiossidanti", spiega Gomez-Pinilla, che è anche membro del Brain Research Institute dell'UCLA e del Brain Injury Research Center. "Siamo preoccupati del sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio che viene aggiunto ai prodotti alimentari lavorati come dolcificante e conservante".
Gomez-Pinilla e il co-autore dello studio Rahul Agrawal, borsista post-dottorato dell'UCLA in visita dall'India, hanno studiato due gruppi di ratti, ognuno dei quali ha consumato una soluzione di fruttosio come acqua potabile per sei settimane. Il secondo gruppo ha ricevuto anche acidi grassi omega-3 sotto forma di olio di semi di lino e acido docosaesaenoico (DHA), che protegge contro i danni alle sinapsi - le connessioni chimiche tra le cellule cerebrali che attivano la memoria e l'apprendimento. "Il DHA è essenziale per la funzione sinaptica - la capacità delle cellule cerebrali di trasmettere i segnali tra di loro" ha detto Gomez-Pinilla. "Questo è il meccanismo che rende possibile l'apprendimento e la memoria. Il nostro corpo non può produrre abbastanza DHA, quindi deve essere integrato attraverso la dieta".
Gli animali sono stati alimentati con cibo standard per ratti e addestrati in un labirinto due volte al giorno per cinque giorni prima di iniziare la dieta sperimentale. Il team dell'UCLA ha verificato quanto erano in grado di muoversi nel labirinto, che conteneva numerosi fori, ma una sola uscita. Gli scienziati hanno messo punti di riferimento visivi nel labirinto per aiutare i ratti ad imparare e ricordare la strada. Sei settimane più tardi, i ricercatori hanno testato la capacità dei ratti di recuperare la rotta e uscire dal labirinto. Ciò che hanno visto li ha sorpresi. "Il secondo gruppo di ratti navigava nel labirinto in modo molto più veloce rispetto ai topi che non hanno ricevuto acidi grassi omega-3", ha detto Gomez-Pinilla (foto a sinistra). "Gli animali privati di DHA erano più lenti, e il loro cervello ha mostrato un calo dell'attività sinaptica. Le loro cellule cerebrali avevano problemi di segnalazione tra di loro, interrompendo la capacità dei ratti di pensare con chiarezza e ricordare il percorso che avevano imparato sei settimane prima".
I ratti privati di DHA hanno anche sviluppato segni di resistenza all'insulina, un ormone che controlla lo zucchero nel sangue e regola la funzione sinaptica nel cervello. Uno sguardo più attento al tessuto cerebrale dei topi suggerisce che l'insulina aveva perso molto del suo potere di influenzare le cellule cerebrali. "Poiché l'insulina può penetrare la barriera emato-encefalica, l'ormone può segnalare ai neuroni di innescare reazioni che distruggono l'apprendimento e causare perdita di memoria", ha detto Gomez-Pinilla. Egli sospetta che il fruttosio sia il colpevole delle disfunzioni cerebrali nei topi con deficit di DHA. Mangiare troppo fruttosio potrebbe bloccare la capacità dell'insulina di regolare il modo in cui le cellule utilizzano e conservano lo zucchero per produrre l'energia necessaria all'elaborazione di pensieri ed emozioni. "L'insulina è importante per l'organismo per il controllo dello zucchero nel sangue, ma può svolgere un ruolo diverso nel cervello, dove l'insulina sembra disturbare la memoria e l'apprendimento", ha detto. "Il nostro studio mostra che una dieta ad alto contenuto di fruttosio danneggia il cervello e il corpo. Si tratta di qualcosa di nuovo".
Gomez-Pinilla, nativo del Cile e appassionato dell'esercizio fisico che pratica ciò che predica, consiglia ai cittadini di mantenere l'assunzione di fruttosio al minimo e scambiare i dessert zuccherati con frutti di bosco freschi e yogurt greco, che tiene a portata di mano in un piccolo frigorifero nel suo ufficio. Va bene occasionalmente anche una barretta di cioccolato fondente, che non è stata elaborata con molto dolcificante extra, ha detto.
sundae [ricco gelato da dessert con panna e altro]? Allora mangia anche cibi ricchi di acidi grassi omega-3, come il salmone, noci e semi di lino, o prendi una capsula al giorno di DHA. Gomez-Pinilla raccomanda un grammo di DHA al giorno. "I nostri risultati suggeriscono che il consumo di DHA protegge regolarmente il cervello dagli effetti nocivi del fruttosio", ha detto Gomez-Pinilla. "E' come avere denaro risparmiato in banca. Si costruisce una riserva per il cervello da usare quando è richiesto carburante in più per combattere le malattie future".
Hai ancora intenzione di gettare al vento ogni cautela e di indulgere su un hot-fudge
Lo studio dell'UCLA è stato finanziato dall'Istituto Nazionale dei Disordini Neurologici e Ictus. Il laboratorio di Gomez-Pinilla prossimamente esaminerà il ruolo della dieta nel recupero da un trauma cerebrale.
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Fonte: Materiale della University of California, Los Angeles (UCLA), Health Sciences, via Newswise.
Riferimento: R. Agrawal, F. Gomez-Pinilla. 'Metabolic syndrome' in the brain: deficiency in omega-3 fatty acid exacerbates dysfunctions in insulin receptor signalling and cognition. The Journal of Physiology, 2012; 590 (10): 2485 DOI: 10.1113/jphysiol.2012.230078.
Pubblicato in ScienceDaily il 15 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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