Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Creato metodo per rimuovere meglio la proteina causa dell'Alzheimer

amyloid plaqueUna placca amiloide.

Un team di scienziati ha sviluppato un nuovo metodo, che coinvolge anticorpi frammentati, per ridurre meglio l'accumulo anormale di proteine nel cervello dei topi con morbo di Alzheimer (MA). Si ritiene che l'accumulo di proteina amiloide-beta (Aβ) nel cervello inneschi il MA.


Nello studio pubblicato sul Journal of Nanobiotechnology, i ricercatori, principalmente della Tokyo Medical and Dental University e dell'Innovation Center of Nanomedicine, hanno incapsulato frammenti di un anticorpo che può attaccarsi alla proteina e che può rimuoverla dal cervello in quelle che chiamano nanomacchine (si misurano in nanometri, miliardesimi di metro).


Hanno anche attaccato molecole di glucosio alla superficie della nanomacchina, per rendere più facile al cervello accettare l'anticorpo. Takanori Yokota, professore di neurologia dell'università, auto senior dello studio, ha affermato:

"Speriamo che questo risultato porti allo sviluppo di una nuova terapia più sicura ed efficiente di quella attuale che usa anticorpi convenzionali".


I ricercatori hanno iniettato i frammenti di anticorpi incapsulati in topi contraddistinti da quantità insolite di Aβ a causa del disturbo. La somministrazione dell'agente è stata eseguita settimanalmente per 10 settimane consecutive.


La ricerca ha dimostrato che l'uso della nanomacchina può fornire al cervello un volume 80 volte maggiore di frammenti di anticorpi rispetto all'iniezione diretta. È stato anche confermato che questo metodo rimuove i grumi di Aβ, e ne ostacola pure l'aggregazione [ndt: ... nei topi].


In precedenza, solo una parte della medicina somministrata per rimuovere la proteina poteva raggiungere il cervello a causa della barriera emato-encefalica, che decide cosa acquisire dai vasi sanguigni per proteggere il cervello.


Tuttavia, ispirato dal fatto che il glucosio, essendo uno dei materiali necessari al cervello, può passare attraverso la barriera emato-encefalica in volumi particolarmente grandi, il team si è impegnato a sviluppare una nanomacchina applicata al glucosio, con la medicina incorporata nelle particelle macromolecolari.


Il farmaco incorporato nella nanomachina è stato quindi attentamente regolato e i ricercatori hanno deciso di utilizzare frammenti di anticorpo perché un anticorpo intero è troppo grande per essere incorporato in gran quantità. Il risultato è stato un effetto benefico inaspettato.


Gli anticorpi terapeutici per il MA sono noti per i loro effetti collaterali, causando, ad esempio, gonfiore cerebrale attraverso reazioni infiammatorie. Il team prevede che questo effetto collaterale possa essere evitato poiché l'anticorpo frammentato non ha una sezione tale da generare reazioni infiammatorie.

 

 

 


Fonte: Shigeko Segawa in Asahi Shimbun (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Amano, ...[+9], T Yokota. Peripheral administration of nanomicelle-encapsulated anti-Aβ oligomer fragment antibody reduces various toxic Aβ species in the brain. Journal of Nanobiotechnology, 31 Jan 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)