Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Neuroni maturi 'coltivati in laboratorio' sono promettenti per le neurodegenerazioni

Dei ricercatori hanno allungato l'età dei neuroni umani oltre a quello che era possibile finora.

human neurons red green blue growing on coatingsImmagini fluorescenti di neuroni umani (rosso, verde e blu) che crescono su rivestimenti con molecole a movimento rapido (a sinistra) o su laminina convenzionale (a destra) per 60 giorni.

Ricercatori guidati dalla Northwestern University hanno generato i primi neuroni altamente maturi da cellule staminali pluripotenti indotte dall'uomo (IPSC, induced pluripotent stem cells), un'impresa che apre nuove opportunità per la ricerca medica e per potenziali terapie di trapianto per le malattie neurodegenerative e le lesioni traumatiche. Lo studio è stato pubblicato su Cell Stem Cell.


Sebbene ricercatori precedenti abbiano differenziato le cellule staminali perché diventassero neuroni, quei neuroni erano funzionalmente immaturi, assomigliando ai neuroni delle fasi embrionali o post-natali. La maturazione limitata ottenuta con le attuali tecniche di coltura di cellule staminali diminuisce il loro potenziale per gli studi sulle neurodegenerazioni.


Per creare neuroni maturi, il team ha usato 'molecole danzanti' (dancing molecules), una tecnica rivoluzionaria introdotta alla fine del 2021 da Samuel I. Stupp, professore della Northwestern University. Il team ha prima differenziato le IPSC umane in neuroni motori e corticali e poi le ha messe su rivestimenti di nanofibre sintetiche contenenti molecole danzanti in rapido movimento.


I neuroni arricchiti non erano solo più maturi, ma hanno anche dimostrato capacità di segnalazione migliori e una maggiore capacità di ramificazione, che è necessaria ai neuroni per stabilire un contatto sinaptico tra loro. E, a differenza dei neuroni tipici derivati dalle cellule staminali, che tendono a raggrupparsi insieme, questi neuroni non si sono aggregati, rendendoli meno impegnativi da mantenere.


Con ulteriore sviluppo, i ricercatori ritengono che questi neuroni maturi possano essere trapiantati nei pazienti, come terapia promettente per le lesioni del midollo spinale e per le malattie neurodegenerative, comprese la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il Parkinson, l'Alzheimer e la sclerosi multipla.


I neuroni maturi presentano anche nuove opportunità per lo studio delle malattie neurodegenerative come la SLA e altre malattie legate all'età in modelli di colture in vitro. Allungando l'età dei neuroni nelle colture cellulari, i ricercatori potrebbero migliorare gli esperimenti per comprendere meglio le malattie ad esordio tardivo.


"Questa è la prima volta che siamo riusciti a innescare la maturazione funzionale avanzata dei neuroni derivati da IPSC umane, placcandoli su una matrice sintetica"
, ha dichiarato Evangelos Kiskinis della Northwestern, coautore senior dello studio. "È importante perché ci sono molte applicazioni che richiedono ai ricercatori di usare popolazioni purificate di neuroni. La maggior parte dei laboratori che lavorano con le cellule staminali usa i neuroni di topo o di ratto coltivati insieme a neuroni derivati dalle cellule staminali umane. Ciò non consente agli scienziati di studiare cosa accade nei neuroni umani perché finisci per lavorare con una miscela di cellule di topo e umane".


"Quando hai una IPSC che riesci a trasformare in un neurone, sarà un neurone giovane", ha detto Stupp, coautore senior dello studio. “Ma, perché sia utile terapeuticamente, hai bisogno di un neurone maturo. Altrimenti, è come chiedere a un bambino di svolgere una funzione che richiede un adulto. Abbiamo confermato che i neuroni rivestiti con le nostre nanofibre diventano più mature rispetto ad altri metodi e che i neuroni maturi sono in grado di stabilire meglio le connessioni sinaptiche fondamentali per la funzione neuronale".

 

Abilità di 'danza' sincronizzata

Per sviluppare i neuroni maturi, i ricercatori hanno usato nanofibre composte da 'molecole danzanti', un materiale che il laboratorio di Stupp ha sviluppato come potenziale trattamento per lesioni acute del midollo spinale. In una ricerca precedente pubblicata su Science, Stupp ha scoperto come sintonizzare il movimento delle molecole, in modo che possano trovare, e interagire correttamente con, i recettori cellulari in costante movimento. Imitando il movimento delle molecole biologiche, i materiali sintetici possono comunicare con le cellule.


Un'innovazione chiave della ricerca di Stupp è stata scoprire come controllare il movimento collettivo di oltre 100.000 molecole all'interno delle nanofibre. Poiché i recettori cellulari nel corpo umano possono muoversi a velocità rapide - a volte con tempi di millisecondi - diventano obiettivi in movimento difficili da colpire.

"Immagina di dividere un secondo in 1.000 periodi di tempo", ha detto Stupp. "Ecco la velocità con cui potrebbero muoversi i recettori. Questi tempi sono così stretti che sono difficili da cogliere".


Nel nuovo studio, Stupp e Kiskinis hanno scoperto che le nanofibre sintonizzate per contenere molecole con il maggior movimento hanno portato a neuroni migliori. In altre parole, i neuroni coltivati su rivestimenti più dinamici - essenzialmente impalcature composte da molte nanofibre - erano anche i neuroni che diventavano più maturi, meno proni ad aggregarsi e con capacità più intense di segnalazione.


"Il motivo per cui pensiamo che funzioni è perché i recettori si muovono molto velocemente sulla membrana cellulare e anche le molecole di segnalazione delle nostre impalcature sono molto rapide"
, ha detto Stupp. “È più probabile che siano sincronizzati. Se due ballerini non sono sincronizzati, l'accoppiamento non funziona. I recettori vengono attivati dai segnali attraverso incontri spaziali molto specifici. È anche possibile che le nostre molecole in rapido movimento migliorino il movimento del recettore, il che a sua volta le aiuta a raggrupparsi a beneficio della segnalazione".

 

I neuroni con la firma SLA danno una nuova finestra sulla malattia

Stupp e Kiskinis credono che i loro neuroni maturi possano dare informazioni sulle malattie legate all'invecchiamento e che diventeranno candidati migliori per testare varie terapie farmacologiche nelle colture cellulari. Usando le molecole danzanti, i ricercatori sono riusciti a far diventare i neuroni umani molto più anziani di quanto precedentemente possibile, consentendo agli scienziati di studiare l'insorgenza delle malattie neurodegenerative.


Come parte della ricerca, Kiskinis e il suo team hanno preso le cellule della pelle da un paziente con SLA e le hanno convertite in IPSC specifiche del paziente. Quindi, hanno differenziato quelle cellule staminali in motoneuroni, che è il tipo di cellula afflitto in questa malattia neurodegenerativa.


Infine, i ricercatori hanno coltivato i neuroni sui nuovi materiali di rivestimento sintetico per sviluppare ulteriormente le firme della SLA. Questo non solo ha dato a Kiskinis una nuova finestra sulla SLA, ma questi 'neuroni della SLA' potrebbero anche essere usati per testare potenziali terapie.


“Per la prima volta, siamo riusciti a vedere l'aggregazione di proteine neurologiche ad insorgenza adulta nei motoneuroni del paziente di SLA derivati dalle cellule staminali. Questo rappresenta una svolta per noi"
, ha detto Kiskinis. "Non è chiaro come l'aggregazione inneschi la malattia. È quello che speriamo di scoprire ora per la prima volta".

 

Speranza per un trattamento futuro per lesioni del midollo spinale e malattie neurodegenerative

Più avanti, i neuroni maturi derivati da IPSC, e potenziati, potrebbero anche essere trapiantati in pazienti con lesioni del midollo spinale o con malattie neurodegenerative. Ad esempio, i medici potrebbero prendere le cellule della pelle da un paziente con SLA o con Parkinson, convertirle in IPSC e quindi coltivare quelle cellule sul rivestimento per creare neuroni sani e altamente funzionali.


Il trapianto di neuroni sani in un paziente potrebbe sostituire i neuroni danneggiati o persi, ripristinando potenzialmente la cognizione o le sensazioni perse. E, poiché le cellule iniziali provenivano dal paziente, i nuovi neuroni derivati da IPSC dovrebbero corrispondere geneticamente al paziente, eliminando la possibilità di rigetto.


"La terapia sostitutiva delle cellule può essere molto impegnativa per una malattia come la SLA, perché i motoneuroni trapiantati nel midollo spinale dovranno proiettare i loro lunghi assoni sui siti muscolari appropriati in periferia, ma potrebbe essere più semplice per il Parkinson", ha detto Kiskinis. "In entrambi i casi questa tecnologia sarà trasformativa".


"È possibile prendere le cellule da un paziente, trasformarle in cellule staminali e quindi differenziarle in tipi diversi di cellule", ha detto Stupp. “Ma la resa per quelle cellule tende ad essere bassa e arrivare a una corretta maturazione è un grosso problema. Potremmo integrare il nostro rivestimento nella produzione su larga scala di neuroni derivati dal paziente per le terapie di trapianto di cellule senza rigetto immunitario".

 

 

 


Fonte: Amanda Morris in Northwestern University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Z Álvarez, ...[+15], E Kiskinis. Artificial extracellular matrix scaffolds of mobile molecules enhance maturation of human stem cell-derived neurons. Cell Stem Cell, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)