Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ologrammi acustici stampati in 3D contro Alzheimer o Parkinson

Questi ologrammi consentono di aprire la barriera emato-encefalica in modo selettivo, efficiente e altamente focalizzato, facilitando la somministrazione di farmaci terapeutici

3D printed hologramsUn team dell'Universitat Politècnica de València (UPV), dello Spanish National Research Council (CSIC) e della Columbia University (USA) ha creato ologrammi acustici stampati in 3D e ha valutato il loro potenziale nei modelli animali per migliorare il trattamento del morbo di Alzheimer (MA) e del Parkinson, tra le altre. Il loro lavoro è pubblicato su IEEE Transactions on Biomedical Engineering.


Gli ologrammi progettati dal team di ricercatori UPV e CSIC consentono l'apertura della barriera emato-encefalica in modo selettivo, efficiente e altamente focalizzata, facilitando la somministrazione di farmaci terapeutici per trattare le patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale.


Come spiegato da Francisco Camarena, ricercatore del centro congiunto UPV-CSIC, gli ultrasuoni focalizzati hanno un grande potenziale per trattare le malattie neurologiche grazie alla loro capacità di generare effetti terapeutici in modo preciso e non invasivo:

"Tuttavia, applicarli alle strutture del sistema nervoso centrale è complicato, a causa di due ostacoli: gli effetti dell'aberrazione e dell'attenuazione del cranio e la complessa e ampia distribuzione spaziale delle strutture profonde del cervello".


Gli ologrammi acustici progettati dai ricercatori UPV e CSIC consentono un'apertura più controllata della barriera emato-encefalica rispetto a quella che si ottiene con l'uso esclusivo degli ultrasuoni. Ancora più importante, possono correggere le aberrazioni introdotte dal cranio. Allo stesso tempo, possono generare un raggio ultrasonico multi-focale in strutture cerebrali particolarmente importanti.


"Grazie ai nostri ologrammi, il raggio ad ultrasuoni si concentra e si adatta bilateralmente e in modo molto preciso su parti del cervello che sono di grande interesse terapeutico, come, ad esempio, i due nuclei composti dall'ippocampo, legati al MA, che hanno una forma tridimensionale stravagante", ha aggiunto Noé Jiménez, ricercatore dell'UPV.


È la prima volta che la barriera emato-encefalica viene aperta simultaneamente nei due emisferi. Inoltre, il team UPV-CSIC-Columbia University ha raggiunto questo risultato con una risoluzione di gran lunga superiore rispetto allo standard. Ciò consente di individuare meglio l'area, minimizzando il volume di tessuto cerebrale sano che è puntato dagli ultrasuoni, riducendo allo stesso tempo il costo e il tempo operativo.

 

Come funziona?

Il trasduttore ad ultrasuoni è come un altoparlante, ma vibra a mezzo milione di oscillazioni al secondo. L'ologramma è posto davanti a esso ed è attraversato dall'onda. Allo stesso tempo, a contatto con il cranio viene messo un cono pieno d'acqua, attraverso il quale si propaga l'onda prima di raggiungere il cervello del paziente.


Successivamente, l'onda passa attraverso il cervello, concentrandosi infine sull'area che è di interesse terapeutico. Inoltre, nel flusso sanguigno sono inserite delle microbolle che quando raggiungono i capillari del cervello e coincidono con gli ultrasuoni, iniziano a vibrare.


Il tessuto epiteliale della barriera emato-encefalica inizia a cedere e a questo punto si aprono "piccole crepe", attraverso le quali passano le molecole dei farmaci per trattare la patologia che colpisce il sistema nervoso centrale.

 

Ologrammi personalizzati e a basso costo

L'ologramma è stampato e personalizzato per ogni caso, con una stampante 3D.


"Ad esempio, supponiamo che il medico debba fare un'ecografia dell'amigdala del paziente. Per questo, ci dovrebbe fornire una scansione CAT e una risonanza magnetica della testa del paziente, su cui identifica e segmenta l'area di trattamento. Sulla base di questa informazione, progettiamo l'ologramma di cui abbiamo bisogno per portare l'ultrasuono nella regione interessata", ha spiegato il primo autore Sergio Jiménez, laureato dell'UPV e al momento alla Columbia University, che fa anche notare il basso costo degli ologrammi, che varia da 40 a 300 euro, a seconda dell'applicazione medica.


Attualmente, il team di ricercatori UPV-CSIC e Columbia University sta lavorando per verificare questa nuova tecnologia per l'apertura della barriera emato-encefalica nei primati non umani. Il team sta progettando i primi protocolli per la sperimentazione nell'uomo per trattare i tumori cerebrali ed eseguire studi di neurostimolazione cerebrale.

 

 

 


Fonte: Universitat Politècnica de València (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S. Jiménez-Gambín, N. Jiménez, ...[3], F. Camarena. Acoustic Holograms for Bilateral Blood-Brain Barrier Opening in a Mouse Model. IEEE Transactions on Biomedical Engineering, Apr 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)