La ricerca in genere dimostra che l'esercizio aiuta a proteggere le cellule cerebrali. Un nuovo studio, pubblicato il 13 aprile 2022 su Neurology®, che ha esaminato i meccanismi coinvolti in questa relazione, suggerisce che il ruolo dell'esercizio nel mantenere i livelli dell'insulina e l'indice di massa corporea (IMC) può aiutare a proteggere il volume del cervello e quindi ad evitare la demenza.
"Questi risultati possono aiutarci a capire come l'attività fisica influenza la salute del cervello, e guidarci nello sviluppo di strategie per prevenire o ritardare il declino in vecchiaia delle capacità di memoria e di pensiero", ha detto l'autrice senior dello studio Géraldine Poisnel PhD, dell'INSERM di Caen in Francia. "Gli anziani che sono fisicamente attivi hanno benefici cardiovascolari, che possono comportare una maggiore integrità strutturale del cervello".
Al contrario, i ricercatori hanno scoperto che il rapporto tra esercizio fisico e metabolismo del glucosio nel cervello non è influenzato dai livelli di insulina o dall'IMC. Il metabolismo ridotto del glucosio nel cervello si può vedere nelle persone con demenza.
Lo studio ha coinvolto 134 persone con un'età media di 69 anni che non avevano problemi di memoria. Le persone hanno compilato questionari sulla loro attività fisica nell'ultimo anno. Hanno avuto scansioni cerebrali per misurare il volume e il metabolismo del glucosio. Sono state raccolte informazioni sui livelli di insulina, sull'IMC, nonché su colesterolo, pressione sanguigna e altri fattori.
Le persone con più attività fisica avevano un volume totale più alto di materia grigia nel cervello rispetto alle persone con la quantità minima di attività fisica, con una media di circa 550.000 millimetri cubi (mm³) rispetto ai circa 540.000 mm³. Quando i ricercatori hanno osservato solo le aree del cervello colpite dal morbo di Alzheimer (MA), hanno trovato gli stessi risultati.
Quelli con l'attività fisica maggiore avevano anche un tasso medio più elevato di metabolismo del glucosio nel cervello rispetto a quelli con la quantità minore di attività. Una attività fisica maggiore non era associata alla quantità di placche di amiloide nel loro cervello (la placca di amiloide è un indicatore di MA).
La Poisnel ha detto che è necessaria più ricerca per comprendere i meccanismi dietro queste relazioni:
"Mantenere un IMC inferiore attraverso l'attività fisica potrebbe aiutare a prevenire il disturbo del metabolismo dell'insulina che è spesso presente nell'invecchiamento, promuovendo così la salute del cervello".
Lo studio non dimostra che l'esercizio fisico protegge il volume del cervello, mostra solo un'associazione. Una limitazione è anche che le persone hanno auto-riferito la propria attività fisica, quindi potrebbero non averla ricordata con precisione.
Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Francesca Felisatti, J Gonneaud, C Palix, A Garnier-Crussard, F Mézenge, L Brigitte, A Chocat, A Quillard, E Ferrand-Devouge, V de La Sayette, D Vivien, G Chételat, Géraldine Poisnel. Role of Cardiovascular Risk Factors on the Association Between Physical Activity and Brain Integrity Markers in Older Adults. Neurology, 2022, DOI
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