Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta una funzione anti-senescenza della vitamina B2

Svelato il meccanismo con il quale la vitamina risolve il declino relativo all'età della funzione mitocondriale, la produzione di energia delle cellule.

autumn leaves senescence

Un gruppo di ricercatori della Kobe University ha rivelato che l'aggiunta di vitamina B2 alle cellule che erano state esposte allo stress di invecchiamento ha aumentato la capacità dei mitocondri di produrre energia e ha impedito l'invecchiamento cellulare. Il gruppo di ricerca comprendeva il prof. Kamada Shinji e il ricercatore associato Nagano Taiki del Biosignal Research Center.


In precedenza si era dimostrato che l'accumulo di cellule invecchiate (cioè senescenti) nel corpo provoca disturbi legati all'età, e l'invecchiamento dell'intero corpo. Pertanto, c'è il potenziale di prevenire e migliorare i disturbi legati all'età e di estendere la vita in salute delle persone, usando integratori e medicinali contenenti vitamina B2 per sopprimere la senescenza delle cellule.


Questi risultati di ricerca sono stati pubblicati il 1° novembre 2021 in Molecular Biology of the Cell.

 

Punti principali

  • L'invecchiamento del corpo è causato dall'accumulo di cellule invecchiate (cioè senescenti). Gli esperimenti sui topi hanno dimostrato che i disturbi legati all'età possono essere prevenuti o trattati sopprimendo questo accumulo.
  • Questo gruppo di ricerca ha scoperto un fenomeno antinvecchiamento in base al quale la capacità della cellula di assorbire la vitamina B2 aumenta in risposta allo stress.
  • La vitamina B2 sopprime la senescenza cellulare attivando i mitocondri, che producono energia.
  • Un'indagine più dettagliata sul rapporto tra vitamina B2 e la soppressione dell'invecchiamento potrebbe portare allo sviluppo di piani di trattamento semplici e sicuri per i disturbi legati all'età che incorporano piani di alimentazione e integratori.

 

Contesto di ricerca

Il Giappone è una società super-invecchiata e, di conseguenza, la ricerca sull'invecchiamento sta diventando sempre più importante per risolvere le questioni mediche e sociali che accompagnano e aiutano le persone a vivere in modo sano, più a lungo.


Il processo con cui il corpo invecchia non è completamente compreso, tuttavia l'invecchiamento delle cellule che compongono il corpo si è rivelato un fattore. Mentre il ciclo di divisione cellulare si ripete continuamente, si accorciano i telomeri (i cappucci a ogni capo dei cromosomi), causando alla fine la senescenza cellulare, cioè la perdita da parte della cellula della capacità di dividersi.


Le ultime ricerche hanno rivelato che la riduzione dei telomeri non è l'unico fattore coinvolto, e che anche vari tipi di stress (come il danno del DNA e l'insorgenza della reattività all'ossigeno) possono innescare la senescenza cellulare. Si pensa che le cellule invecchiate derivanti da questa esposizione allo stress si accumulano all'interno del corpo mentre invecchia.


Più di un decennio di ricerca sull'invecchiamento ha rivelato che le cellule senescenti hanno la capacità dannosa di causare declino funzionale in ogni organo nel corpo. Inoltre, si è scoperto che impedendo l'accumulo di cellule senescenti è possibile prevenire o migliorare i disturbi legati all'età, come l'Alzheimer, il cancro, le malattie cardiovascolari e il diabete, che si verificano più frequentemente mentre le persone invecchiano


C'è un'intensa competizione in tutto il mondo per sviluppare medicinali che estendono la vita sana delle persone, prevenendo questo accumulo, tuttavia un tale farmaco deve ancora essere reso disponibile a causa di varie questioni, come gli effetti collaterali. Le vitamine, d'altra parte, sono micronutrienti essenziali che sono necessari per mantenere un funzionamento normale del corpo umano. Poiché il nostro corpo non riesce a sintetizzare le vitamine, queste devono essere assorbite dal cibo e dalle bevande.


La vitamina B2 (chiamata anche riboflavina) è prevalente negli alimenti come carne, uova e latticini ed è una vitamina importante per la generazione di energia e per il metabolismo. La sua carenza causa sintomi come gonfiore in bocca e anemia. Dall'altra parte, non ci sono effetti negativi associati al cumulo di vitamina B2 poiché è escreta velocemente dal corpo.


Anche se la vitamina B2 è un nutriente essenziale per mantenere la salute, nessuna ricerca è stata effettuata nella sua relazione con l'invecchiamento. Questo team di ricerca ha iniziato la ricerca sugli effetti della vitamina B2 sull'invecchiamento nella speranza che, se una vitamina quotidiana potesse sopprimere la senescenza cellulare, si possa contribuire a rendere disponibili farmaci antinvecchiamento a basso costo e sicuri.

 

Metodologia di ricerca

Il team di ricerca ha scoperto un fenomeno in cui si è verificata la resistenza alla senescenza cellulare a causa dell'aumento della quantità prodotta di SLC52A1, la proteina responsabile del trasporto di vitamina B2 nelle cellule. Quando la produzione di SLC52A1 è stata aumentata, la senescenza cellulare non si è verificata immediatamente anche in condizioni di stress (dove le cellule umane sono state trattate con un farmaco che ferisce il DNA e induce l'invecchiamento).


Continuando da questa scoperto, i ricercatori hanno condotto un esperimento in cui hanno esposto le cellule allo stress e poi hanno aumentato la quantità di vitamina B2 nella soluzione colturale. Hanno scoperto che la resistenza alla senescenza è aumentata in proporzione alla quantità di vitamina B2 nella soluzione.


Dentro la cellula, la vitamina B2 viene convertita in una sostanza chiamata 'flavina adenina dinucleotide' (FAD), un coenzima che promuove le reazioni chimiche necessarie per attività biologiche come la produzione di energia. Infatti, la quantità di FAD nelle cellule esposte allo stress è aumentata, il che ha portato alla conversione in FAD della vitamina B2 trasportata nelle cellule, sopprimendo così la senescenza.


Successivamente, il team di ricerca si è concentrato sui mitocondri per indagare sul meccanismo dietro la soppressione della senescenza cellulare della FAD. È noto che il declino funzionale dei mitocondri causa la senescenza cellulare, e quella FAD è essenziale per la produzione di energia nei mitocondri, in quanto funziona come 'coenzima complesso II della catena respiratoria'.


Quando i ricercatori hanno studiato la risposta dei mitocondri, sono rimasti sorpresi di scoprire che l'attività mitocondriale è aumentata temporaneamente nelle cellule sottoposte a stress, con il successivo calo dell'attività e conseguente senescenza. Inoltre, i ricercatori sono riusciti a mantenere l'alto livello di attività mitocondriale mediato dallo stress aumentando la quantità di vitamina B2 nella soluzione colturale, mantenendo anche un alto livello di antinvecchiamento.


Infine, i ricercatori hanno cercato di chiarire come sono collegate l'attività mitocondriale e l'antinvecchiamento. Per fare ciò, hanno studiato l'attività dell'enzima AMPK, che rileva quando c'è energia insufficiente all'interno di una cellula e hanno scoperto che l'attività dell'AMPK è soppressa dall'attività mitocondriale.


Viceversa, sopprimere l'attività mitocondriale con un farmaco ha indotto l'attivazione dell'AMPK, e l'invio di segnali alla proteina P53, che induce la senescenza cellulare, per fermare la divisione cellulare, con conseguente stato di invecchiamento. I risultati di cui sopra rivelano che la vitamina B2 aumenta l'attività mitocondriale nelle cellule esposte a stress e impedisce l'invecchiamento sopprimendo le funzioni di AMPK e P53.

 

Ulteriori sviluppi

La vitamina B2 è facilmente assorbita da alimenti e integratori e viene espulsa rapidamente dal corpo se ce n'è troppa. Pertanto, si spera che possano essere sviluppati dei trattamenti semplici e sicuri per i disturbi relativi all'età, usando la proprietà antinvecchiamento cellulare della vitamina B2, rivelata da questo studio.


Successivamente, il team di ricerca condurrà esperimenti su animali per confermare l'effetto antinvecchiamento della vitamina B2, con l'obiettivo di sviluppare un farmaco.

 

 

 


Fonte: Kobe University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Taiki Nagano, Yuto Awai, Shione Kuwaba, Taiichi Osumi, Kentaro Mio, Tetsushi Iwasaki, Shinji Kamada. Riboflavin transporter SLC52A1, a target of p53, suppresses cellular senescence by activating mitochondrial complex II. Molecular Biology of the Cell, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.