Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Preoccupazioni sulla demenza: come il ricovero ospedaliero colpisce gli anziani

Elderly patient in hospitalLe persone anziane spesso si preoccupano della demenza e mentre alcuni rischi sono noti, ad esempio alcolismo o ictus, gli effetti delle malattie sono meno chiari.

Una nuova ricerca pubblicata dalla rivista ad accesso libero Critical Care di BioMed Central esamina le malattie che richiedono il ricovero e il trattamento in unità di terapia intensiva (ICU) e trova che una infezione o sepsi grave, una disfunzione neurologica, come il delirium, o la dialisi acuta sono tutte associate in modo indipendente ad un aumento del rischio di una successiva diagnosi di demenza.


Questo studio si è basato sul 5% casuale di pazienti anziani (di 66 anni e oltre) di Medicare, che sono stati trattati in terapia intensiva nel 2005 e la cui salute è stata seguita per altri tre anni, utilizzando i dati delle denuncie Medicare. Dei 25.368 pazienti inclusi nello studio, 4.519 (il 17,8%) hanno avuto una diagnosi di demenza nel corso del triennio di osservazione. Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con precedenti sintomi di disturbi cognitivi per i quali la demenza potrebbe essere stata l'aggravamento di una condizione pre-esistente.


L'aumento dell'età è associato con forza alla diagnosi di demenza dopo la terapia intensiva. Il rischio a 75 anni è più del doppio di quello a 66-69 anni. E questo è più che quintuplicato per coloro di 85 anni e oltre. Le donne hanno un rischio leggermente più elevato degli uomini e, come hanno mostrato altri studi, anche la razza è importante per il rischio. Non influisce nè la durata del soggiorno in terapia intensiva, né la necessità di ventilazione meccanica.


Sono tre i fattori legati alle malattie critiche, associati indipendentemente ad un maggiore rischio di diagnosi di demenza:

  1. una malattia grave con la presenza di una infezione che aumenta il rischio di infezioni più gravi, come una sepsi grave;
  2. una disfunzione neurologica acuta durante una malattia critica, compresi i danni cerebrali anossici, l'encefalopatia, e i disturbi mentali transitori;
  3. l'insufficienza renale acuta che richiede la dialisi; quest'ultimo rischio dipende dal tempo ed incrementa il rischio solo 6 mesi dopo che il paziente è dimesso dall'ospedale.


Il Dr Hannah Wunsch, del Medical Center della Columbia University, autore principale dello studio, ha commentato: "A causa della durata della vita in aumento e di migliori cure ospedaliere, milioni di persone anziane ora sopravvivono a una malattia critica ogni anno. Il nostro studio fornisce una maggiore comprensione delle conseguenze di questi ricoveri sul rischio che deriva di ricevere una diagnosi di demenza, e può consentire una migliore pianificazione e selezione per studi futuri sulle popolazioni ad alto rischio".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della BioMed Central Limited, via AlphaGalileo.

Riferimento:
Carmen Guerra, Walter T Linde-Zwirble, Hannah Wunsch. Risk factors for dementia after critical illness in elderly Medicare beneficiaries. Critical Care, 2012; 16 (6): R233 DOI: 10.1186/cc11901

Pubblicato in ScienceDaily il 17 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.