Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il modo di camminare potrebbe identificare alcuni tipi di demenza

Più di 50 milioni di persone nel mondo sono attualmente affette da demenza. Con l'invecchiamento della popolazione, è probabile che questo numero possa solo continuare a crescere, poiché la vecchiaia è uno dei maggiori fattori di rischio per la demenza. Ma fino a quando i ricercatori non trovano una cura, è importante avere dei modi per diagnosticare in modo precoce ed efficace questa condizione, per fornire ai pazienti il ​​miglior trattamento possibile.


Per fortuna, la nuova ricerca ci sta portando più vicino a fornire ai pazienti una migliore diagnosi di demenza. E uno studio ha effettivamente trovato che il modo di camminare può cambiare diversi anni prima di sviluppare la demenza. Questo perché la demenza è associata alla morte delle cellule cerebrali, che possono influenzare molte cose che diamo per scontate nella vita di tutti i giorni, come la memoria e il pensiero ... e anche il cammino.


Tuttavia, 'demenza' è un termine generico che indica molti sottotipi diversi della malattia, come il morbo di Alzheimer (MA) o la malattia di Creutzfeldt-Jakob. E poiché questi sottotipi possono avere sintomi diversi, è importante essere in grado di diagnosticare correttamente i pazienti per fornire loro la forma più efficace di trattamento.


Questo è ciò che si proponeva di fare la mia ricerca. Ho esaminato il MA e la demenza da Corpi di Lewy (LBD, Levy Body Dementia) per vedere se ognuno ha un modello di cammino che li differenzia. Ho scoperto che le persone con LBD hanno un modello unico di andatura rispetto a quelli con diagnosi di MA.

 

 

Sottili differenze

MA e LBD hanno spesso sintomi clinici simili, e potremmo non sempre notare le sottili differenze tra le due. Ciò significa che le persone possono non ricevere la diagnosi giusta, con possibili danni nella cura e nel trattamento di queste condizioni. Il MA, la forma più comune di demenza, è caratterizzato nelle prime fasi da problemi di memoria, come ad esempio dimenticare costantemente cosa è successo il giorno prima.


La LBD è invece associata a problemi di movimento, come movimenti lenti e rigidi o problemi di equilibrio. È anche associata a problemi di attenzione, per cui qualcuno potrebbe essere molto attento un minuto, e pochi istanti dopo lottare per concentrarsi su chi è il suo interlocutore o cosa sta facendo.


Gli attuali trattamenti per il MA e per la LBD possono includere farmaci prescritti che possono migliorare temporaneamente i sintomi, la terapia di stimolazione cognitiva, o anche la musicoterapia. Per la LBD le strategie di trattamento includono anche la fisioterapia.


Per capire se questi sottotipi di demenza possono essere differenziati dai loro modelli di cammino, ho analizzato aspetti sottili nel modo in cui la persona cammina, come ad esempio la velocità e la lunghezza dei passi, e quanto cambiano i passi mentre cammina.


Le persone sono state poi divise in tre gruppi: il gruppo di controllo, composto da over-65 senza problemi di memoria o di pensiero. Gli altri due gruppi erano costituiti da persone con MA o con LBD. Alle persone è stato chiesto di camminare sopra un tappeto con migliaia di sensori al suo interno che hanno creato una impronta digitale.


Da questa impronta elettronica, sono riuscita a scoprire di più sui modelli di cammino di una persona, come la velocità, la lunghezza dei passi, il tempo impiegato per fare un passo, come cambiavano i tempi del passo e la loro lunghezza mentre camminano (“variabilità”), se i passi destro e sinistro erano diversi (“asimmetria”), e, infine, quanto erano larghi o stretti.


Ho scoperto che le persone con entrambi i tipi di demenza potrebbero essere distinti dal gruppo di normale invecchiamento in base al modello di cammino. Essi camminano più lentamente, con passi più corti, con più variabilità e asimmetria, e passano più tempo con entrambi i piedi a terra, rispetto ai soggetti di controllo. Questo dimostra che le persone con demenza hanno notevoli problemi di deambulazione, e che dobbiamo guardare a questo aspetto nelle persone a rischio di demenza per vedere se questo può prevedere l'insorgenza della malattia.


È importante che ho scoperto che le persone con LBD hanno un modello unico di cammino che li distingue da quelli con MA. I loro passi erano ancora più variabili e asimmetrici, quando camminavano.


Gli attuali metodi di diagnosi si basano sull'osservazione e la segnalazione di sintomi cruciali, che indicano la necessità di effettuare una valutazione della memoria. Per rafforzare la fiducia nella diagnosi sono raccomandate scansioni cerebrali. Tuttavia, questo metodo si basa sui sintomi già evidenti, mentre i metodi oggettivi per sostenere la diagnosi precoce, come ad esempio il test del cammino, possono rivelare problemi di fondo prima che tali sintomi siano visibili.


Valutando il cammino di una persona, potremmo potenzialmente rilevare e diagnosticare la demenza prima e con maggiore precisione. Le prove hanno dimostrato che i modelli di cammino cambiano prima che siano evidenti i problemi di memoria e riconoscimento.


E anche se MA e LBD sembrano molto diversi, in realtà può essere difficile riconoscere i sintomi della LBD, implicando che molte persone possono ricevere una diagnosi errata d MA. E dare ai pazienti la diagnosi corretta è particolarmente importante, in quanto alcuni farmaci, come ad esempio gli antipsicotici, possono essere dannosi per le persone con LBD.


Capire che i diversi tipi di demenza hanno modelli unici di cammino potrebbe aiutare i pazienti a ricevere la diagnosi corretta. E questo può consentire ai ricercatori di comprendere meglio gli effetti della demenza sul cervello e sul corpo in fasi più precoci, aiutando il trattamento e la prevenzione in futuro.


Per le persone stesse con demenza, la diagnosi precoce può dare a loro e alle loro famiglie più tempo per capire la diagnosi e fare piani per il futuro. Al momento non esiste una cura per la demenza, ma una diagnosi accurata dà accesso a supporto e informazioni, e a trattamenti per aiutare ad alleviare i sintomi.

 

 

 


Fonte: Riona McArdle, ricercatrice post-dottorato della Newcastle University

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.