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Agire in caso di depressione cronica, per evitare la demenza in seguito

Noi non funzionano per singole parti, ma come insieme. Così ci sono possibilità crescenti che un aspetto ne influenzi un altro. Mentre la depressione è principalmente un disturbo che colpisce l'umore, il sonno, l'attività fisica e mentale della persona, la demenza è un disturbo che colpisce la memoria e gli aspetti connessi del funzionamento cognitivo.


La depressione sta diventando sempre più comune in questi giorni, a prescindere dal fatto che sia riferita o meno. I suoi sintomi consistono in gran parte in umore basso, sentimenti di solitudine e di scoraggiamento, perdita di interesse per le attività gioiose di prima, pensiero negativo con sentimenti di impotenza, disperazione, inutilità e a volte anche episodi di pianto.


La depressione cronica, chiamata anche distimia, insorge quando la persona ha sperimentato episodi di depressione per almeno due anni, come da Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) 5, 2013. La demenza è caratterizzata da un declino visibile di talune funzioni associate alla memoria, della formazione della memoria, dei processi di pensiero, dello sviluppo di abilità o di altre funzioni cognitive.


Inizialmente la depressione cronica era collegata a isolamento sociale, a salute più scadente e a un maggiore rischio di morte, ma ora gli studi scoprono che la depressione è associata a demenza vascolare successiva, una condizione pronta a espandersi notevolmente con l'invecchiamento della popolazione (Graham, 2013).


Le aree del cervello comuni a entrambi questi disturbi sono l'ippocampo e la corteccia prefrontale. Le persone depresse producono alti livelli dell'ormone cortisolo, che a sua volta ha un effetto negativo sull'ippocampo, una parte del cervello responsabile del nuovo apprendimento e della memoria a breve termine. La depressione contribuisce anche all'infiammazione cronica che danneggia i vasi sanguigni e impedisce il flusso di sangue al cervello, portando all'ulteriore deterioramento delle reti neurali e al declino cognitivo.


La passività di corpo e mente è un altro elemento comune tra le due. La maggior parte dei sintomi della depressione portano ad una diminuzione dell'attività sia in termini di funzioni fisiche che mentali. Se questa diminuisce per un tempo più lungo, può portare ad una drastica diminuzione del funzionamento di queste aree, fisicamente e mentalmente, quello che consideriamo demenza.


Con l'aumento della quantità di stress nella vita quotidiana dei giovani adulti di oggi, sembra che ci siano cambiamenti estremamente alterati dello stile di vita. L'aumento della pressione e la concorrenza nella società provocano vari sintomi depressivi negli individui e di solito portano anche a una maggiore quantità di dimenticanza, insieme ad un calo delle capacità di pensiero. Questi sintomi di vuoti di memoria e di ridotta funzione cognitiva assomigliano alle caratteristiche di tipo demenza.


La correlazione tra depressione e demenza è una questione estremamente complessa. Dobbiamo capire che le due convivono e, a volte, una viene scambiata per l'altra. In realtà la depressione spesso può imitare la demenza: è la pseudodemenza.


Molte volte la demenza inizia come sintomi di depressione e solo dopo la sua manifestazione e progresso viene diagnosticata come demenza. Inoltre, se c'è demenza incipiente e pure depressione, e non si cura la depressione, allora la depressione ostacola la cura della demenza. Se non trattiamo la depressione, la demenza peggiorerà velocemente. Un caso di studio ci aiuta a capirlo.


Quando aveva 51 anni, il signor Atul (nome cambiato per proteggere la privacy) ha registrato un improvviso abbassamento di umore a causa della sua incapacità di continuare il lavoro di ufficio per l'età. Egli ha riferito di aver perso interesse per tutte le attività quotidiane e voleva stare a letto tutto il giorno, senza parlare con gli altri. Ha anche riferito di sentirsi più inutile che mai. Nonostante questi sintomi, non ha contattato alcun professionista di salute mentale per i primi tre anni. Un calo della sua capacità di ricordare ha iniziato a diventare evidente per la fine del terzo anno, che a sua volta lo ha reso ancora più compiacente.


Attualmente, a 55 anni, era stato portato da me da suo figlio maggiore che parlava di incapacità di ricordare le cose di base, smemoratezza, incapacità di prendere decisioni e chiusura totale per tutto il giorno. Anche se la terapia attuale e i farmaci lo stanno aiutando a tenere i sintomi sotto controllo, se fosse venuto prima ad affrontare i sintomi depressivi, ci potrebbero essere stati meno problemi associati con la memoria e le funzioni correlate.


Quindi capiamo che la depressione cronica può portare all'inizio della perdita di memoria e alla perdita di alcune capacità cognitive che sono associate alla demenza, ma queste possibilità possono essere ridotte se la depressione è affrontata bene nelle fasi precedenti con terapia e farmaci.


Uno stile di vita sano con esercizi mentali, agilità fisica, pensiero positivo e un buon supporto sociale possono aiutare a prevenire questi problemi.

 

 

 


Fonte: Dr Bhavna Barmi, psicologo clinico senior, in India Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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