Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come limitare i dolci della persona cara con Alzheimer durante le feste

Come posso impedire al mio caro di indulgere eccessivamente nei dolci durante questo periodo natalizio?

Mantenere una buona nutrizione è oltremodo difficile per le persone con morbo di Alzheimer (MA) o altra demenza.

Malnutrizione e mantenimento del peso sono spesso un problema e possono essere correlati a diverse ragioni, come senso ridotto o aumentato di fame e sete, problemi a mangiare o deglutire, problemi a usare le posate o incapacità di auto-alimentarsi, cattive scelte alimentari e depressione.

Ci sono alcune strategie utili a frenare l'ossessione a consumare di continuo e indulgere nei dolci. Puoi preparare pasti o spuntini più piccoli e servirli più di frequente. Dividere il cibo in 5 o 6 piccoli pasti al giorno può essere più facile che concentrarlo in 3 pasti. Rendere i pasti divertenti e facili da preparare e mangiare, come includere molti cibi da gestire con le mani, dà benefici all'individuo interessato e semplificano anche la preparazione.

Chiedi alla persona cara di mangiare prima i cibi più nutrienti e ricchi di calorie nel pasto, e quindi si sentirà sazia prima. Sii consapevole del fatto che se la persona cara usa girovagare o si muove in fretta tutto il giorno, allora questa attività fisica può anche stimolare il suo appetito.

Nel MA di solito si ignora il deterioramento dell'odorato, che interferisce con il gusto. Potrebbe essere che la persona cara ha proprio questo e quindi mangia costantemente perché vuole assaggiare qualcosa che la attrae. Mentre le papille gustative scemano con l'età, la persona brama il sapore, cercando cibi con più sale e zucchero, da cui l'attrazione per i cibi dolci. Includi cibi dolci ricchi di proteine come budino, yogurt di frutta, yogurt congelato o gelatina ricca di proteine.

Inoltre, poiché la maggior parte delle persone colpite è così attratta dai dolci, prova a spruzzare zucchero o un suo sostituto sul primo piatto. Sarà il 'primo' gusto che mangia così da soddisfare subito le voglie di cibo dolce. Inoltre, i piatti con colori forti, come rosso o blu, offrono contrasto e i cibi nutrienti potrebbero sembrare più interessanti e attraenti. In più, i piatti a colori contrastanti possono aiutare a stimolare l'appetito, se l'appetito della persona inizia a calare mentre la malattia avanza.

Con l'ampia varietà di cibi ricchi delle feste, offri invece alternative sane di spuntini. Tieni frutta e verdura tagliata e mettila a portata di mano e permetti alla persona cara di fare uno spuntino con barrette di cereali che hanno meno grassi e più fibre. Incoraggia una dieta a basso contenuto di sale e grassi saturi e ricca di calcio.

Cerca di non tenere visibili merendine zuccherate e canditi delle feste in quanto sono una tentazione costante per la persona cara. Soprattutto, assicurati che beva molti liquidi. Una buona regola empirica è offrire un po' di acqua ogni 2 ore e consumare acqua spesso potrebbe ridurre al minimo il suo appetito.

Ricorda anche che i pasti sono un modo per connettersi. Il solo atto di sedersi a tavola offre opportunità di relazionarsi e connettersi. Ci vuole molta pazienza ma siediti e mangia insieme e impegnati in una conversazione consapevole. Questo potrebbe distrarre la persona cara e rallentare la sua insaziabilità. Se tende a mangiare sempre da sola, considera che l'isolamento sociale potrebbe infine far perdere appetito, peso e interesse nel mangiare.

Gli individui con MA potrebbero aver bisogno di tipi o livelli diversi di supporto per mangiare rispetto al passato. Ci sono difficoltà nel mangiare, ma in generale i pasti sono un buon momento per interagire positivamente e per monitorare una buona alimentazione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.