Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come gestire i farmaci quando si tratta di demenza

Nei miei ultimi due articoli, ho esaminato le strategie di base per la memoria e gli aiuti alla memoria, due modi per migliorare la memoria e le attività quotidiane. La gestione dei farmaci, tuttavia, è così fondamentale per la salute della persona amata che questo articolo è dedicato interamente a questo argomento.

 

Assicurati che i farmaci siano presi correttamente

Ci sono molti farmaci che possono provocare problemi potenzialmente letali se si saltano delle dosi o si assumono due volte. Se la persona cara assume da anni i suoi farmaci da sola, può essere una tentazione lasciarla semplicemente continuare. Forse tiene i flaconi di farmaci sul comodino e li riporta ogni sera prima di andare a letto.

Ma come fare a sapere se manca una dose o se la prende due volte? Il motivo per cui tenere i flaconi di farmaci su un tavolo e prenderli in un determinato momento della giornata in genere fallisce anche in caso di demenza solo lieve, perché il sistema si basa sulla memoria. Si deve prima ricordare di prendere i farmaci e poi si deve ricordare che i farmaci sono stati presi (in modo che non siano ripetuti).

Fortunatamente, ci sono molte buone soluzioni.

 

Conta le pillole

Se la persona cara ha solo problemi lievi di memoria e pensi che il suo vecchio sistema di assunzione di farmaci (direttamente dai flaconi) funzioni ancora, puoi facilmente controllare e assicurartene. Basta contare e scrivere il numero di pillole in ogni flacone.

Poi, nota quante pillole dovrebbe prendere ogni giorno da ogni flacone. Torna una settimana dopo e conta di nuovo le pillole. In ogni flacone c'è il numero corretto di pillole? Se è così, va bene; il vecchio sistema funziona ancora. In caso contrario, è necessario un nuovo sistema, ed è necessario oggi.

 

Chiedi a familiari, amici o professionisti di somministrare i farmaci

Se tu (o un altro familiare o amico) vivi dentro o vicino a casa della persona colpita, una semplice soluzione è che sia tu a dare i farmaci. Puoi usare qualsiasi sistema desideri, che ti assicura che i farmaci sono assunti correttamente, ma potresti usare uno dei sistemi descritti di seguito.

Se non ci sono familiari, amici o vicini che possono aiutare, potresti incaricare un operatore professionale di somministrare i farmaci o altri professionisti possono ricordare alla persona cara di prenderli.

 

Usa un porta-pillole

Ci sono numerosi stili di porta-pillole disponibili oggi. Le confezioni di base hanno un compartimento per ogni giorno della settimana e sono disponibili in opzioni di 1 o 2 settimane e di un mese. Ci sono anche porta-pillole con due scomparti ogni giorno (per mattina e sera) e alcune con 3 scomparti (mattina, pomeriggio e sera).

Possono avere anche altre opzioni, come compartimenti codificati con colore, lettere di Braille, allarmi integrati, schermi per visualizzazione e persino dispositivi di comunicazione che avvisano i familiari quando vengono assunti i farmaci. Potresti parlare con il medico della persona cara per trovare il porta-pillole giusto per lei. Alcuni fornitori potrebbero dartene uno gratuito e alcune compagnie assicurative ne coprono il costo.

Una volta che hai un porta-pillole per la persona cara, il passo successivo è determinare come verrà usato.

Alcune persone con demenza molto lieve possono essere in grado di riempirlo e usarlo per prendere correttamente i farmaci da sole. La maggior parte delle persone con demenza lieve, tuttavia, avrà bisogno di aiuto per riempire il porta-pillole, ma poi può prendere le pillole in autonomia. In entrambi questi casi, è necessario controllare regolarmente il contenitore per assicurarsi che sia usato correttamente.

In una demenza moderata, è necessario riempire sia il porta-pillole che supervisionare l'assunzione dei farmaci. Alcune famiglie hanno avuto successo nel chiamare i loro cari al telefono e farli prendere i farmaci proprio in quel momento, mentre erano al telefono. In questa fase moderata di demenza, il porta-pillole è principalmente uno strumento per aiutare te o un altro caregiver ad accertarsi che i farmaci siano assunti correttamente.

Infine, i blister pre-riempiti di farmaci stanno diventando più comuni e sono sostanzialmente porta-pillole pre-riempiti. Questa opzione è ideale perché nessuno deve prendersi il tempo e i problemi di riempire un porta-pillole e sai che le pillole sono lì correttamente. Controlla se questa opzione è disponibile nella tua farmacia.

 

 

 


Fonte: Andrew Budson MD, professore di neurologia alla Boston University e alla Harvard Medical School

Pubblicato su Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)