Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Di fronte a comportamenti indesiderati nella demenza, prova le 4R

Andrew Budson 4R

Nei miei ultimi due post, ho esaminato l'approccio antecedenti, comportamenti (behaviors) e conseguenze (ABC), un modo eccellente per capire la causa principale dei comportamenti e sviluppare piani per gestire comportamenti indesiderati nella demenza. In questo post, esaminerò le 4R.

 

Le 4R: rassicurare, riconsiderare, reindirizzare e rilassarsi

L'uso del metodo ABC è un modo ideale per comprendere e migliorare i comportamenti quando hai un po' di tempo per fare un passo indietro e considerare ogni comportamento in modo minuzioso. Essere nel mezzo di una situazione difficile, tuttavia, non è proprio il momento migliore per iniziare a compilare un registro di comportamento. Per quel momento, suggerisco le 4R: rassicura, riconsidera, reindirizza e rilassati.


Vogliamo rassicurare la persona amata che va tutto bene. Vogliamo riconsiderare la situazione dal suo punto di vista. Vogliamo reindirizzarla verso attività che gradisce e che calmano. E vogliamo ricordare che è importante rilassarci in modo da non aggravare inavvertitamente la situazione.

 

  1. Rassicura
    È importante capire che la persona cara con demenza potrebbe avere difficoltà a interagire con il mondo che la circonda. A causa della perdita della memoria, le persone e le cose una volta familiari possono non essere più così familiari. Il rumore, le folle e le attività possono essere difficili da capire e può sentirsi facilmente sopraffatta.

    Può preoccuparsi o spaventarsi quando non riesce a vederti, pensando che te sei andato da ore, anche se sono passati solo pochi minuti. In breve, ci sono molte ragioni per cui un individuo con demenza può sentirsi più ansioso e impaurito, anche se non ha mai avuto problemi con queste emozioni prima.

    Può essere utile ricordare a te stesso che se la persona cara urla o si agita, può essere legato al suo sentirsi impaurita o nervosa. Rassicurala che va tutto bene. Frasi come "Sei al sicuro"; "Va tutto bene" e "Sono qui per te", possono offrire conforto. Potrebbe essere necessario rassicurarla ripetutamente. La rassicurazione da parte tua può aiutare a ridurre o interrompere molti comportamenti problematici.

  2. Riconsidera
    È importante considerare la prospettiva della persona cara. La sua esperienza delle situazioni potrebbe essere molto diversa da quella che potresti immaginare. Ad esempio, forse la persona cara si arrabbia ogni volta che arriva in casa l'aiutante sanitario e cerca di aiutarlo a fare il bagno. Questo comportamento può sembrare misterioso, ma riconsiderare le cose dalla sua prospettiva può aiutare a spiegarlo. A causa della sua perdita di memoria, può percepire l'aiutante come un completo sconosciuto, anche se lo aiuta a fare il bagno da mesi! Potrebbe anche non ricordare che ha bisogno di aiuto per il bagno.

    Quindi, dal suo punto di vista, uno sconosciuto gli sta chiedendo di togliersi i vestiti per fargli fare il bagno, e può sentirsi oltraggiato, ansioso o confuso. Riconsiderare la situazione dal punto di vista della persona cara può migliorare la tua capacità di entrare in empatia con lei, aiutarti a sentirti più calmo e darti indizi su ciò che potresti essere in grado di fare per gestire il comportamento problematico.

  3. Reindirizza
    Dire semplicemente alla persona cara di smettere con un comportamento problematico raramente funziona. Reindirizzarla a qualcosa che gli piace spesso funziona. Quando reindirizzi la persona cara, cambi l'attenzione e la distogli dall'evento o dall'ambiente sconvolgente o controproducente, verso qualcos'altro.

    Questo cambiamento si può realizzare portando la persona cara in una stanza diversa, iniziando una conversazione o un'attività divertente, sottolineando qualcosa di interessante o dando alla persona cara un oggetto nuovo, interessante, confortante o molto amato. Usa un tocco e un tono di voce premuroso per reindirizzare la persona cara. L'uso di un tono forte o duro generalmente intensificherà il comportamento, il che ci porta alla nostra R ultima e finale: relax.

  4. Rilassati
    Con le sue abilità decrescenti, la persona cara può fare sempre più affidamento su di te per aiutarla a interpretare il mondo che la circonda. Consapevolmente o inconsciamente, può usare le tue emozioni come un modo per sapere come dovrebbe sentirsi e rispondere.
    Se sei ansioso e turbato, a causa del suo comportamento o di qualcos'altro, la tua persona cara può nutrirsi dei tuoi sentimenti negativi e diventare anch'essa ansiosa e turbata.

    Anche se le parole che stai usando sono rassicuranti, se il tuo tono di voce o il linguaggio del corpo riflette il tuo sentimento frustrato o arrabbiato, è probabile che la persona cara colga questi segnali non verbali. Questo è il motivo per cui è così importante rimanere calmo e rilassato, specialmente di fronte al comportamento problematico.

    Certo, non è sempre facile rilassare la postura, non incrociare le braccia, allentare le mani e parlare con calma e in modo rassicurante. Rimanere rilassati di fronte a comportamenti aggressivi, agitati, imbarazzanti e irritanti è difficile per tutti. Praticare una buona cura di sé ti renderà più facile rimanere calmo e raccolto quando la persona cara non lo è. Imparare le tecniche di respirazione e rilassamento profondo può aiutarti a controllare le tue emozioni.


Nei post futuri discuteremo questi e altri modi in cui puoi prenderti cura di te stesso, il che ti aiuterà a essere in grado di rimanere calmo anche nelle situazioni più impegnative. Consideriamo un esempio per illustrare le 4R:


Mio padre non vuole uscire dall'auto quando arriviamo allo studio del medico. Ho provato a supplicarlo, a parlargli con severità e persino a tirarlo fuori dalla macchina. Una volta ha iniziato a piangere e l'ultima volta ha provato a colpirmi. Cosa dovrei fare?

La persona cara potrebbe provare ansia a incontrare il medico, il che può portarla a resistere per uscire dall'auto. Quando ti vede diventare frustrato, arrabbiato e sconvolto, non fa che agitarsi di più. Ricorda le 4R: rassicura, riconsidera, reindirizza e rilassati.

  1. Rassicurala con parole rilassanti.
  2. Riconsidera le cose dal suo punto di vista: la persona cara non capisce perché deve vedere il medico se non si sente male.
  3. Reindirizzala verso un'attività piacevole, come uscire dall'auto per una passeggiata, raccontagli la storia o lo scherzo preferito o falle sentire un po' di musica che gli piace dal tuo telefono.
  4. Rimani rilassato e calmo; aiuterà anche lui a calmarsi.

 

 

 


Fonte: Andrew Budson MD, professore di neurologia alla Boston University e alla Harvard Medical School.

Pubblicato su Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)