Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Persone con demenza hanno ancora bisogno dei loro amici

Cara Carol: Mio padre era noto nella nostra comunità di medie dimensioni perché era un uomo d'affari, attivo nelle organizzazioni locali. Poi ha sviluppato la demenza e le persone si sono gradualmente dimenticate di lui. Capisco che i cambiamenti in lui erano dolorosi da vedere, ma questo mi ha distrutto.

Ha passato 10 anni con l'Alzheimer prima di morire, e mentre all'inizio alcune persone venivano a trovarlo, gradualmente i suoi amici di tutta la vita sono scomparsi. Perché le persone non possono provare di più a visitare i vecchi amici e i colleghi che hanno la demenza? Significherebbe così tanto! - GH

 

Cara GH: Sfortunatamente, questo è un problema comune che le famiglie vedono, ma che certamente non ci rende più facile da testimoniare. Mi dispiace che tu ci sia passata.


La stessa cosa è successa dopo che l'intervento chirurgico ha lasciato mio padre con una 'demenza istantanea'. La maggior parte delle persone semplicemente non riusciva a sopportare il suo cambiamento e si teneva lontana.


L'ho visto anche con mia suocera che era stata attiva nel suo cerchio della chiesa. Le donne hanno fatto uno sforzo per creare un tempo sociale con lei nella casa di cura, ma è successo solo una volta. Credo anche che queste donne abbiano scoperto che non sapevano cosa dire durante la visita ed era troppo difficile vedere i cambiamenti.


Presumibilmente viviamo in tempi più illuminati ora. Anche se non sto dando il via libera ai vecchi amici di tuo padre, penso che la mancanza di istruzione sia la chiave. Dal momento che la persona cara potrebbe non essere in grado di comunicare come una volta, o potrebbe non riconoscere i vecchi amici, le persone sentono che i loro sforzi non contano.


Questo, ovviamente, è tutt'altro che vero. In effetti, le persone del passato potrebbero essere i migliori visitatori poiché possono rievocare il passato con qualcuno con demenza avanzata, aiutando a scatenare piacevoli ricordi.


Con persistenza, i caregiver e i sostenitori stanno facendo progressi, ma è lento. Gli attuali caregiver possono incoraggiare amici e parenti a saperne di più organizzando piccoli incontri che includono la persona con demenza. Possiamo continuare a portarla nelle uscite che gradisce, restando sempre sintonizzati sul suo livello di stress e/o di ansia per capire il momento opportuno di andarsene.


Possiamo ricordare alle persone che una visita anche solo di mezz'ora di un vecchio amico può significare il mondo. Gli amici potrebbero prendere in considerazione l'idea di portare un bambino o un animale domestico (controlla prima) se ritengono che questo segno extra di normalità possa incoraggiare la conversazione.


Facendo questi sforzi il più a lungo possibile, possiamo aiutare i nostri cari a godersi la vita mentre mostriamo agli altri come possono contribuire. Molte persone in realtà si sentono in colpa per non fare mai una visita, ma continuano a non decidersi perché temono di non sapere cosa fare o dire in quella che ritengono sarà una situazione imbarazzante.


La soluzione generale risiede nell'istruzione e nella consapevolezza continue, quindi scrivendolo, hai aperto gli occhi di qualcuno. Non puoi cambiare il passato, ma puoi continuare a promuoverlo in memoria di tuo padre, quindi spero che possa portarti un po' di pace.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.