L'azienda Aurin Biotech ha annunciato lo sviluppo di un test della saliva che può diagnosticare l'Alzheimer e prevedere l'insorgenza futura.
Il metodo non invasivo si basa sulla misurazione dei livelli salivari di proteina amiloide-β, terminando alla posizione 42 (Aβ42); i depositi di amiloide-β nel cervello indicano in genere la presenza di Alzheimer.
L'Aβ42 è prodotta in tutti gli organi ed è mantenuta alla stessa velocità di produzione per tutta la vita. Studi hanno dimostrato che questi depositi cerebrali cominciano [circa] 10 anni prima della manifestazione clinica della malattia.
Nello studio eseguito dall'azienda, 25 pazienti di controllo (età 15-92 anni) hanno mostrato livelli medi di 23,34pcg/mL di Aβ42 nella saliva, mentre nei 6 pazienti di Alzheimer i valori variavano da 41,58 a 75,20pcg/mL. Questi livelli di Aβ42 sono stati quantificati con test di tipo ELISA.
Gli autori dello studio hanno scoperto che, negli individui sani, il tasso di produzione di Aβ42 era quasi identico a prescindere dall'età o dal sesso. In quelli con rischio più elevato di Alzheimer, tuttavia, i tassi variavano ed erano più che doppi di quelli degli individui normali.
Il Dr Pat McGeer, Presidente e CEO di Aurin Biotech, ha aggiunto: "Se gli individui sanno che sono destinati a sviluppare l'Alzheimer, possono avviare misure di prevenzione, che includono l'assunzione di farmaci non steroidei anti-infiammatori da banco come l'ibuprofene, bere caffè, e attenersi ad una dieta mediterranea".
Fonte: MPR (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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