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Il 'baby brain' o 'amnesia della mamma' è un fenomeno reale e misurabile

Un nuovo studio ha verificato qualcosa di cui le donne sospettano da molto tempo: che la gravidanza può davvero influire sulla funzione cognitiva di una giovane mamma.


Secondo una nuova meta-analisi condotta dai ricercatori della Deakin University in Australia, l'oblio e altre deficienze cognitive durante la gravidanza sono effettivamente misurabili, ma l'impatto è probabilmente notato solo dalla donna incinta e da chi le è vicino.


Il 'baby brain', chiamato anche a volte 'mumnesia' [amnesia di mamma], si manifesta spesso come una sorta di intensificazione della distrazione quotidiana, il più delle volte facendo dimenticare dove si è messo qualcosa, o facendo perdere il filo di ciò che si sta facendo a metà del compito.


Le donne hanno anche riferito di perdere il filo delle conversazioni, di dover fare molto più affidamento sugli appunti per rimanere organizzate, difficoltà a capire ciò che leggono e persino di arrivare fino a dover ritardare il ritorno al lavoro.


Ma, secondo i ricercatori, i tentativi di studiare il fenomeno hanno prodotto risultati incoerenti: alcuni studi hanno concluso che i cambiamenti sono leggeri. Anche una meta-analisi del 2007, ora vecchia più di 10 anni, ha rilevato che l'effetto è incoerente in diverse aree della memoria. La nuova meta-analisi attuale, su 20 studi, aggiorna il corpo della ricerca riguardante il fenomeno, includendo studi condotti dopo il 2007, nonché esaminando gli effetti cognitivi su aree diverse dalla memoria.


Gli studi analizzati includevano un totale di 1.230 donne di cui 709 in gravidanza, e le rimanenti 521 erano gruppi di controllo non gravide. Tutti includevano almeno una misurazione oggettiva standard della funzione cognitiva.


Nel complesso, i ricercatori hanno scoperto che la funzione cognitiva era decisamente più carente nelle donne in gravidanza rispetto alle donne che non lo erano.


"Il funzionamento cognitivo generale, la memoria e il funzionamento esecutivo erano significativamente ridotti durante il terzo trimestre di gravidanza (rispetto alle donne di controllo), ma non durante i primi due trimestri", hanno scritto gli autori. "Gli studi longitudinali hanno rilevato declini tra il primo e il secondo trimestre nel funzionamento cognitivo e nella memoria generale, ma non tra il secondo e il terzo trimestre".


Nel complesso, le diminuzioni della funzione cognitiva si sviluppano durante il primo trimestre e sono coerenti con le recenti ricerche che hanno rilevato una riduzione fisica della sostanza grigia durante la gravidanza.


"Sembra che la ragione per cui le donne incinte hanno una riduzione della materia grigia è perché probabilmente reclutano quelle risorse verso aree più importanti associate al lavoro di educazione dei figli, quindi cose come i legami e la cognizione sociale", ha detto la ricercatrice Linda Byrne.


Saranno necessarie ulteriori ricerche per scoprire l'impatto di questo sulla qualità della vita delle donne in gravidanza, ma i ricercatori hanno notato che, anche con un declino misurabile, la funzione cognitiva e di memoria delle donne è rimasta comunque entro un intervallo molto normale e funzionale.


Tuttavia, stabilire alcuni degli effetti più gravi potrebbe aiutare a sviluppare metodi per aiutare la piccola minoranza di donne danneggiate.


"Queste piccole riduzioni delle prestazioni durante la gravidanza sono evidenti alle donne in gravidanza e forse a chi è loro vicino, manifestandosi principalmente come piccoli vuoti di memoria (ad esempio, dimenticare o non prenotare appuntamenti medici)", dice la ricercatrice Melissa Hayden. "Ma sono meno probabili conseguenze più significative (ad es., riduzione delle prestazioni lavorative o capacità ridotta di muoversi in attività complesse)".


La ricerca è stata pubblicata sul Medical Journal of Australia.

 

 

 


Fonte: Michelle Starr in Science Alert (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sasha J Davies, Jarrad AG Lum, Helen Skouteris, Linda K Byrne and Melissa J Hayden. Cognitive impairment during pregnancy: a meta-analysis. Med J Aust 2018; 208 (1): 35-40. doi: 10.5694/mja17.00131

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