Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il 'ritmo' dell'Alzheimer

Difficilmente passa giorno, e men che mai settimana, senza leggere un articolo, magari di copertina, che suggerisce che presto potremo curare l'Alzheimer. Se dovessimo dar retta a quegli articoli, il loro crescente ritmo (al contrario delle ricerche e dei finanziamenti) suggerirebbe che presto risolveremo il problema.


Ma, pubblicità, laboratori e denaro non corrispondono a risultati clinici effettivi. Infatti, il problema non è mai la quantità di risorse, ma dove sono allocate. Se vogliamo curare l'Alzheimer, dobbiamo indirizzare veramente i nostri sforzi intellettuali verso la comprensione dell'Alzheimer.


Fino ad allora, pubblicità, laboratori, e finanziamenti saranno solo un riflesso di un pio desiderio. Nessuno ha mai curato una malattia iniettando denaro nel paziente, o facendogli ingoiare un laboratorio, o facendogli ascoltare pubblicità.


Eppure stranamente, la pubblicità è spesso percepita come un obiettivo in sé. Vedo aziende di biotecnologiche che si sforzano di farsi menzionare nelle notizie, come se quello potesse creare il successo. Ma che siano sulla copertina della rivista Time o che siano citate nell'edizione settimanale di The Scientist, le notizie non equivalgono a una cura per l'Alzheimer o di qualsiasi altra malattia.


Ho il sospetto che in realtà ci sia spesso una correlazione inversa: più il farmaco o l'azienda biotech è citata dai media, minore è la probabilità che superi i test della FDA, per non parlare di migliorare la cura del paziente. Solo un sospetto, ma fondato su osservazioni frequenti degli ultimi vent'anni.


Alcuni di noi vogliono trovare una cura, e non sono interessati alla gloria. Altre persone vogliono solo la gloria.


Il fatto che sentiamo parlare su base più o meno settimanale di un altro "farmaco potenziale che può curare l'Alzheimer", rende chiaro non solo la necessità frenetica di una cura, ma il fatto che nessuna delle presunte guarigioni funziona realmente. Come diciamo in medicina, quando ci sono decine di sedicenti cure per una malattia, si può essere abbastanza sicuri che nella realtà nessuna di loro fa un bel niente.


Più è stridente la pretesa che è "una cura", più si deve sospettare che manchino dati. Quando c'è una cura e quando funziona, sarà un intervento singolo e si saprà che funziona perché, indovinate un po', funzionerà veramente.


Mi dispiace che i media siano coinvolti in queste rivendicazioni gonfiate, ma sono funzionali alle aspettative di un pubblico che non aspetta altro. Uno di questi giorni non sarà pubblicità e non sarà gonfiato, saranno semplicemente fatti. Quando finalmente avremo i fatti, sarà perché abbiamo dimostrato che possiamo curare l'Alzheimer e ci sarà il logo Telocyte sulla copertina, ma solo dopo che la cura sarà reale.

 

 

 


Fonte: Michael B. Fossel MD/PhD, nato nel 1950 a Greenwich/Connecticut, è stato professore di medicina clinica alla Michigan State University ed è autore di diversi libri in materia di invecchiamento. E' più conosciuto per le sue posizioni sulla terapia telomerasi come possibile trattamento della senescenza cellulare.

Pubblicato in MichaelFossel.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.