Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anestesia può influenzare la diffusione di tau nel cervello favorendo l'Alzheimer

general anesthetics

Durante lo sviluppo e la progressione del morbo di Alzheimer (MA), la proteina tau si accumula e si diffonde nel cervello. Comprendere i meccanismi dietro a questa diffusione, e le sue conseguenze, può indicare nuove strategie di prevenzione e trattamento per la malattia e per altre forme di demenza.


Nuove informazioni provengono da una ricerca pubblicata su Communications Biology, guidata da ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) che ha coinvolto un anestetico noto per influenzare la funzione cognitiva.


Gli scienziati notano che l'infiammazione ha un ruolo importante nel MA e si ritiene che le microglia (cellule immunitarie che risiedono nel cervello) siano coinvolte in questo processo producendo una molecola infiammatoria chiamata Interleuchina-6.


Per capire se la tau stimola le microglia, guidando lo sviluppo della patologia del MA, gli investigatori del MGH e i loro colleghi hanno condotto esperimenti con un anestetico inalato chiamato sevoflurano. Il loro lavoro precedente aveva dimostrato che il sevoflurano può causare un cambiamento (in particolare, fosforilazione o aggiunta di fosfato) alla tau, che porta al deterioramento cognitivo nei topi. Anche altri ricercatori hanno scoperto che il sevoflurano e alcuni altri anestetici possono influire sulla funzione cognitiva.


Nello studio attuale, il team ha sviluppato un metodo innovativo per misurare i livelli di tau, chiamato 'tecnologia a sensore nanobeam'. "Il sensore nanobeam è ultrasensibile, richiede un piccolo volume e può misurare basse concentrazioni di molecole, compresa la tau e la tau fosforilata", afferma il primo coautore Feng Liang MD/PhD, istruttore nel Dipartimento di Anestesia, Cura Critica e Medicina del Dolore (DACCPM) del MGH.


Il gruppo ha condotto esperimenti su topi e cellule e ha scoperto che il sevoflurano induce la tau a lasciare i neuroni e ad entrare nelle microglia, dove stimola la produzione di Interleuchina-6 da parte delle cellule, portando all'infiammazione e al deterioramento cognitivo. Il traffico della tau dai neuroni alle microglia coinvolge la fosforilazione della tau, e le cellule rilasciano vettori legati alla membrana, chiamati vescicole extracellulari.


"Questi dati dimostrano la diffusione della tau associata all'anestesia e le sue conseguenze", afferma l'autore senior Zhongcong Xie MD/PhD, direttore dell'unità di ricerca in anestesia geriatrica del DACCPM. "Questa diffusione di tau potrebbe essere prevenuta da inibitori della fosforilazione della tau o della generazione di vescicole extracellulari".


Il sevoflurano non ha aumentato il rilascio dai neuroni del lattato deidrogenasi, una molecola con dimensioni e peso simili alla tau. "Questa scoperta indica che le membrane cellulari neuronali e la vitalità cellulare non sono state compromesse dal trattamento con sevoflurano e che la fuoriuscita di tau indotta da sevoflurano non era un processo passivo", afferma il primo coautore Yuanlin Dong MD, ricercatore del dipartimento.


Un altro anestetico inalato chiamato desflurano non ha avuto gli stessi effetti del sevoflurano. "I nostri risultati suggeriscono che gli anestetici sevoflurano e desflurano possono avere effetti diversi sulla fosforilazione della tau e sulla sua diffusione. Più importante, il sevoflurano può essere usato come strumento clinicamente rilevante per studiare la diffusione di tau e i suoi meccanismi sottostanti", afferma Xie. "Speriamo che questo lavoro porti ad altre ricerche sull'anestesia, sulle proteine t​au e sulla patologia del MA per migliorare infine la cura dei pazienti".

 

 

 


Fonte: Sarah Alger in Massachusetts General Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yuanlin Dong, Feng Liang, Lining Huang, Fang Fang, Guang Yang, Rudolph Tanzi, Yiying Zhang, Qimin Quan & Zhongcong Xie. The anesthetic sevoflurane induces tau trafficking from neurons to microglia. Communications Biology, 12 May 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)