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Chi ha una vista parziale può avere un rischio più alto di demenza

Le persone anziane con perdita di vista hanno delle probabilità significativamente maggiori di subire un lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), che può essere precursore della demenza, secondo un nuovo studio pubblicato su Ageing Clinical and Experimental Research.


La ricerca eseguita all'Anglia Ruskin University (ARU) ha esaminato i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità su oltre 32.000 persone e ha scoperto che quelle con perdita della vista, sia da vicino che da lontano, avevano una probabilità 1,7 volte più alta di soffrire di MCI.


Le persone con un deterioramento della vista da vicino avevano probabilità 1,3 volte più alta di soffrire di MCI rispetto alle persone senza problemi di vista. Invece le persone che hanno riferito la perdita della vista solo da lontano non sembravano avere un aumento del rischio.


Il dott. Lee Smith, docente di attività fisica e salute pubblica all'ARU, ha dichiarato:

"La nostra ricerca mostra per la prima volta che la menomazione della vista aumenta le possibilità di avere MCI. Sebbene non succederà per tutti, ci sono probabilità che quelli che hanno MCI progrediranno alla demenza, che è una delle principali cause di disabilità e dipendenza nella popolazione anziana".


La coautrice Shahina Pardhan, direttrice dell'Istituto di Ricerca su Visione e Occhio dell'ARU, ha dichiarato:

"La ricerca deve ora cercare di capire se un intervento per migliorare la qualità della vista può ridurre il rischio di MCI e, infine, di demenza. C'è bisogno di altro lavoro per esaminare qualsiasi possibile causalità e quali motivi ci possono essere dietro questo collegamento".


I ricercatori hanno esaminato i dati della popolazione di Cina, India, Russia, Sud Africa, Ghana e Messico nello Study on Global Ageing and Adult Health (SAGE) dell'OMS. La prevalenza complessiva di MCI è stata del 15,3% nel campione studiato di 32.715 persone, mentre circa il 44% del numero totale di persone indagate aveva un deterioramento della vista.

 

 

 


Fonte: Anglia Ruskin University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lee Smith, Jae Il Shin, Louis Jacob, Guillermo López-Sánchez, Hans Oh, Yvonne Barnett, Shahina Pardhan, Laurie Butler, Pinar Soysal, Nicola Veronese, Ai Koyanagi. The association between objective vision impairment and mild cognitive impairment among older adults in low- and middle-income countries. Aging Clinical and Experimental Research, 4 Mar 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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