Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perdita di calcio dai neuroni è un segno precoce dell'Alzheimer

toxic tau inside neuronLa grafica mostra grovigli di proteina tau all'interno di un neurone.

Il morbo di Alzheimer (MA) è noto per il suo lento attacco ai neuroni cruciali per la memoria e la cognizione. Ma perché questi particolari neuroni nel cervello che invecchia sono così suscettibili alle devastazioni della malattia, mentre altri rimangono resilienti?


In un nuovo studio, pubblicato l'8 aprile su Alzheimer's & Dementia, i ricercatori della Yale University hanno scoperto che, con l'avanzamento dell'età, i neuroni sensibili nella corteccia prefrontale sviluppano 'perdite' nel deposito di calcio. Queste fuoriuscite del deposito di calcio a sua volta portano all'accumulo di proteine tau ​​fosforilate, o modificate, che formano i grovigli neurofibrillari nel cervello, segno distintivo del MA.


Questi cambiamenti si verificano lentamente, crescono per molti anni e si possono vedere all'interno dei neuroni nel cervello delle scimmie molto anziane, riferiscono i ricercatori.


"La segnalazione alterata del calcio con l'avanzamento dell'età è collegata alla fase precoce della patologia tau nei neuroni che promuovono una cognizione più elevata", ha detto l'autrice senior Amy Arnsten, professoressa di neuroscienze e di psicologia alla Yale University.


Questi neuroni vulnerabili affrontano anche un altro problema. Mentre invecchiano, tendono a perdere un regolatore chiave della segnalazione di calcio, una proteina chiamata calbindina, che protegge i neuroni dal sovraccarico di calcio ed è abbondante nei neuroni degli individui più giovani.


"Con l'età, questi neuroni hanno di fronte una doppia iattura: una perdita eccessiva di calcio avvia azioni tossiche, oltre a livelli inferiori del protettore, la calbindina", ha detto la Arnsten.


I neuroni nella corteccia prefrontale richiedono livelli relativamente elevati di calcio per svolgere le loro operazioni cognitive, ma il calcio deve essere regolato strettamente. Tuttavia, poiché la regolamentazione si perde con l'aumento dell'età, i neuroni diventano suscettibili alla patologia e alla degenerazione tau. Essenzialmente, i neuroni si 'mangiano' da dentro.


"Comprendere questi primi cambiamenti patologici può fornire strategie per rallentare o prevenire la progressione della malattia", ha detto la Arnsten.


Lo studio è frutto di una collaborazione tra i laboratori della Arnsten e di Angus Nairn a Yale; Dibyyadeep Datta e Shannon N. Leslie sono i primi coautori.

 

 

 


Fonte: Bill Hathaway in Yale University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dibyadeep Datta, Shannon Leslie, Min Wang, Yury Morozov, Shengtao Yang, SueAnn Mentone, Caroline Zeiss, Alvaro Duque, Pasko Rakic, Tamas Horvath, Christopher van Dyck, Angus Nairn, Amy Arnsten. Age‐related calcium dysregulation linked with tau pathology and impaired cognition in non‐human primates. Alzheimer's & Dementia, 7 Apr 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.