Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Risultati cognitivi scadenti predicono deterioramento nelle attività quotidiane anni dopo

Delle sottili differenze nella cognizione possono aiutare a identificare gli individui che, anni dopo, rischiano di dipendere dagli altri per completare le attività quotidiane, come gestire i farmaci o le finanze e altre attività essenziali.


Con uno studio pubblicato il 29 settembre 2020 sul Journal of Alzheimer's Disease, ricercatori della University of California di San Diego, con colleghi di altre istituzioni, hanno collegato prestazioni cognitive scadenti in un unico test, con il rischio più alto di deterioramento delle attività della vita quotidiana, quasi dieci anni più tardi.


Lo studio ha coinvolto una coorte diversa, ma poco studiata, di latini residenti negli Stati Uniti. I risultati sono stati più gravi per gli individui dai 70 anni in su, ma il genere e l'etnia di origine diversa, come messicana o portoricana, non avevano differenziazioni significative. Gli autori hanno detto che i risultati nell'insieme evidenziano la necessità di cure precoci di prevenzione dei latini, sia uomini che donne, di varia provenienza.


Spesso sono i familiari a fornire assistenza gratuita alle persone con disabilità nelle attività quotidiane; i latini non fanno eccezione. Tra gli oltre 16 milioni di caregiver non pagati di persone con demenza, i latini passano in media 10 ore in più alla settimana nei doveri di caregiving rispetto alle loro controparti bianche non latine, secondo l'Alzheimer's Association.


“Identificare i fattori di rischio del deterioramento nelle attività della vita quotidiana tra i latini è un primo passo fondamentale per proteggere l'indipendenza nell'invecchiamento, riducendo il carico del caregiver, riducendo al minimo le disparità della demenza e riducendo i costi della sanità pubblica associati alla demenza”, ha detto l'autore senior Hector M. Gonzalez PhD, professore associato nel Dipartimento di Neuroscienze della UC San Diego e nel suo Alzheimer 's Disease Research Center.


Gli autori dello studio hanno esaminato i dati di più di 6.000 partecipanti dell'Hispanic Community Health Study / Study of Latinos, il più ampio studio sulla salute e sulle malattie degli ispanici/Latini negli USA, e dello Study of Latinos-Investigation of Neurocognitive Aging, uno studio continuo finanziato dal National Institute on Aging (NIH). I partecipanti risiedevano in un'area metropolitana degli Stati Uniti: Bronx/NY, Chicago/IL, Miami/FL e San Diego/California, e rappresentavano diverse ambienti latini di provenienza, come centroamericani, cubani, dominicani, messicani, portoricani e sudamericani.


I partecipanti si sono sottoposti a una serie di test cognitivi in ​​un unico punto di test. Circa sette anni più tardi, i ricercatori hanno valutato il loro livello di dipendenza nelle attività della vita quotidiana (IADL), sulla base di un questionario auto - compilato.


In particolare, i ricercatori hanno esaminato le attività cognitivamente coinvolgenti considerate importanti per la vita di tutti i giorni, come gestire le finanze. Questi tipi di attività mentalmente coinvolgenti tendono a declinare più presto nella demenza, rispetto alle attività di base, come la cura personale.


“La maggioranza dei partecipanti non ha mostrato alterazioni nell'IADL, fatto prevedibile in un campione relativamente sano di residenti in comunità, di oltre 50 anni e oltre”, ha detto la prima autrice Ariana M. Stickel PhD, postdottorato di neuroscienze della UC San Diego. “Nonostante questo, abbiamo scoperto che gli individui con prestazioni cognitive più scadenti alla visita iniziale erano più a rischio di disturbi successivi nell'​​IADL, sottolineando l'importanza di mantenere la salute cognitiva in mezza età e nell'anzianità”.


Oltre a prevedere il rischio, le prestazioni nei compiti di apprendimento e memoria hanno contribuito a prevedere la gravità del deterioramento futuro nell'IADL, indicando che tali misurazioni possono essere legate più strettamente all'indipendenza nelle funzioni quotidiane.


Gonzalez ha detto:

“Il declino nell'apprendimento e nella memoria è comune nella demenza, in particolare nell'Alzheimer. Potremmo avere scoperto le prime fasi in cui la malattia si manifesta con deterioramento comportamentale”.

“Abbiamo in programma di studiare molteplici percorsi biologici, genetici e psicosociali in cui potrebbero essere collegati cognizione e IADL, usando l'«Health Disparities Framework», e il «Research Framework for Cognitive Aging and Alzheimer’s disease for Diverse Latinos» del NIA.

“Più sono complete le nostre indagini sull'invecchiamento cognitivo dei latini, meglio potremo informare gli interventi che mirano a mantenere l'indipendenza nelle attività quotidiane”.


E la Stickel ha aggiunto:

“Immagina cosa significherebbe un anno in più di autonomia, soprattutto per le famiglie latine che devono affrontare difficoltà economiche sproporzionate rispetto ai bianchi. Riuscire a mantenere la propria indipendenza nel corso della vita fa nascere effetti positivi a catena per l'individuo, la famiglia e il pubblico in generale”.

 

 

 


Fonte: University of California - San Diego (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ariana M. Stickel, Wassim Tarraf, ..., Hector González. Cognition and Daily Functioning: Results from the Hispanic Community Health Study/Study of Latinos (SOL) and Study of Latinos-Investigation of Neurocognitive Aging (SOL-INCA). Journal of Alzheimer's Disease, 29 Sep 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)