Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo composto è un promettente candidato farmaco per l'Alzheimer

Un composto appena identificato è un candidato promettente per inibire la produzione di amiloidi, le proteine ​​anomale che formano grumi tossici, chiamati fibrille, all'interno del cervello dei pazienti con morbo di Alzheimer (MA). Come pubblicato oggi nella rivista Royal Society of Chemistry Chemical Communications, il composto (chiamato “C1”) usa un nuovo meccanismo per impedire efficacemente all'enzima secretasi gamma di produrre amiloidi.


Le fibrille amiloidi sono in gran parte composte del peptide  amiloide-beta, che è prodotto quando gli enzimi (come la secretasi gamma) tagliano la proteina precursore dell'amiloide presente ad alte concentrazioni della membrana delle cellule cerebrali.


Il C1 è un inibitore della secretasi gamma covalente che blocca il sito attivo della proteina precursore dove la secretasi gamma si lega per trasformarla in amiloidi, anziché - come fanno gli inibitori enzimatici tradizionali - bloccare il sito attivo sulla secretasi gamma stessa.


“Storicamente, gli esperimenti di farmaci per gli inibitori della secretasi gamma sono falliti perché gli inibitori enzimatici tradizionali hanno gravi effetti collaterali. Bloccavano tutte le funzioni normali della secretasi gamma“, ha detto Wang Chunyu, professore di scienze biologiche e membro del Centro Biotecnologie e Studi Interdisciplinari (CBIS) del Rensselaer Polytechnic Institute. “Il nostro composto si lega al sito di taglio della proteina precursore invece dell'enzima stesso, potendo così evitare molti problemi associati agli inibitori enzimatici tradizionali”.


Nel 2018, con il sostegno della Warren Alpert Foundation, Wang ha iniziato a selezionare farmaci per identificare un composto che punta il substrato della proteina precursore dell'amiloide, bloccando l'attività della secretasi gamma coinvolta nella produzione di amiloide, senza toccare tutte le altre funzioni. Ha iniziato la ricerca con la 'selezione in silicio', usando modelli computerizzati per testare decine di milioni di composti.


Il C1 è stato uno dei diversi candidati ad emergere da questa selezione. Come descritto nel documento, il C1 blocca la produzione di amiloide con alta efficienza quando è presente a concentrazioni micromolari, sia in provetta che in coltura cellulare. La ricerca è in attesa di brevetto.


Il C1 è un inibitore covalente, che significa che forma un legame chimico con il suo bersaglio. Wang ha detto che per il loro legame permanente, gli inibitori covalenti sono più duraturi rispetto ai loro omologhi non covalenti. Gli inibitori covalenti costituiscono circa un terzo dei farmaci sul mercato, anche se essi sono stati visti tradizionalmente con rischio più elevato di causare reattività immunitaria.


Negli ultimi anni, c'è stato un aumento dello sviluppo di inibitori covalenti, poiché gli inibitori covalenti più specifici hanno dimostrato un'eccellente efficacia nello sfidare i bersagli farmacologici.


“Con un nuovo approccio per affrontare la patologia principale dell'Alzheimer, il lavoro di Chunyu sta generando un elenco fresco di farmaci candidati molto promettenti”, ha dichiarato Deepak Vashishth, direttore del CBIS. “I suoi lavori sono indicativi del potere della cultura interdisciplinare della ricerca al CBIS, e siamo soddisfatti di questo risultato preliminare”.

 

 

 


Fonte: Rensselaer Polytechnic Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jing Zhao, Yuanyuan Xiao, Xinyue Liu, Soohyun Kim, Xianzhong Wu, Marilia Barros, Ran Zhuang, Xuben Hou, Yingkai Zhang, Nikolaos K. Robakis, Yue-Ming Li, Jonathan S. Dordick, Iban Ubarretxena-Belandia, Chunyu Wang. Substrate interaction inhibits γ-secretase production of amyloid-β peptides. Chemical Communications, 3 Feb 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.