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Farmaci da banco collegati a deterioramento cognitivo e maggiore rischio di morte

Un ampio studio di lungo termine conferma che i farmaci con attività anticolinergica, che includono molti farmaci spesso presi da anziani, causano deterioramento cognitivo. La ricerca è anche la prima ad individuare un possibile legame tra questi farmaci (che includono aiuti al sonno prescrivibili e da banco e cure per l'incontinenza) e il rischio di morte.

Lo studio, durato due anni, sugli effetti di questi farmaci su 13.000 uomini e donne dai 65 anni in sù, fa parte del Medical Research Council (UK) Cognitive Function and Ageing Studies (CFAS), una grande iniziativa di studio con base nel Regno Unito, longitudinale, multicentrica, che tiene sotto osservazione la salute e le funzioni cognitive negli anziani. I risultati sono apparsi il 24 Giugno 2011 in una pubblicazione anticipata online del Journal of the American Geriatrics Society.

Gli anticolinergici influiscono sul cervello bloccando l'acetilcolina, un neurotrasmettitore del sistema nervoso. I prodotti da banco contenenti difenidramina, venduti sotto marchi diversi, come Benadryl®, Dramamine®, Excedrin PM®, Nytol®, Sominex®, Tylenol PM® e Unisom®, hanno un'attività anticolinergica. Altri farmaci anticolinergici, come Paxil®, Detrol®, Demerol® e Elavil® sono disponibili con prescrizione medica.

"I nostri risultati chiariscono che i medici devono rivedere l'onere complessivo degli anticolinergici nei soggetti affetti da deficit cognitivo per determinare se i farmaci stanno causando un declino dello stato mentale", ha detto il co-autore Malaz Boustani, MD, ricercatore del Regenstrief Institute, professore associato di medicina della School of Medicine della Indiana University (UI) e ricercatore al Centro per la Ricerca sull'invecchiamento della UI. "I medici dovrebbero rivedere i medicinali da banco e da prescrizione che stanno prendendo i loro pazienti anziani per determinare l'esposizione", ha detto il Dott. Boustani, geriatra che vede i pazienti al Centro di Salute Mentale nell'Invecchiamento al Wishard Health Services di Indianapolis.

I ricercatori, guidati da Chris Fox, MD, della University of East Anglia e Carol Brayne, MD, dell'Università di Cambridge, ha utilizzato la Scala Onere Cognitivo Anticolinergica sviluppata dal Dr. Boustani e colleghi all'Istituto Regenstrief, all'Indiana University e nel Regno Unito per valutare il legame tra attività anticolinergica e declino cognitivo. Farmaci con effetti anticolinergici sono utilizzati per molte malattie tra cui l'ipertensione e l'insufficienza cardiaca congestizia.

Lo studio ha scoperto che età avanzata, basso reddito e maggior numero di patologie aumentano l'uso di farmaci con attività anticolinergica. Le donne hanno più probabilità di assumere farmaci anticolinergici, a causa del maggior numero delle loro patologie rispetto agli uomini. I pazienti istituzionalizzati avevano più probabilità di assumere farmaci anticolinergici.

"Abbiamo esaminato i farmaci con attività anticolinergica sia moderata che grave. Dopo l'aggiustamento per età, sesso, stato mentale di base, istruzione, livello di reddito, numero dei farmaci non-anticolinergici e condizioni di salute, abbiamo trovato che l'assunzione di farmaci anticolinergici era legato al deficit cognitivo e, per la prima volta, alla morte", ha detto il co-autore corrispondente Dr. Fox, psichiatra. "Abbiamo bisogno di un seguito di studi per determinare il grado in cui gli anticolinergici vengono prescritti per patologie con elevato rischio di morte e l'impatto di questa nei nostri risultati".

Gli autori dello studio sono Chris Fox, MD, University of East Anglia; Carol Brayne, MD, Kathryn Richardson, M.Sc. e George M. Savva, Ph.D, University of Cambridge; Ian D. Maidment, MA, Kent e Medway NHS e Social Care Partnership Trust; Fiona E. Matthews, Ph.D., Medical Research Council Biostatistics Unit; David Smithard, MD, Kent Community Health NHS Trust; Simon Coulton M.Sc., University of Kent; Cornelius Katona, MD, University College London and Malaz Boustani, MD, MPH, Regenstrief Institute, Indiana University School of Medicine e IU Center for Aging Research. Lo studio è stato finanziato dal Medical Research Council. Lo sviluppo della Anticholinergic Burden Scale da parte del Dr. Boustani è stato sostenuto dal National Institute on Aging.

 

 


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Fonte: Materiale della Indiana University School of Medicine.

Riferimento: Chris Fox, Kathryn Richardson, Ian D. Maidment, George M. Savva, Fiona E. Matthews, David Smithard, Simon Coulton, Cornelius Katona, Malaz A. Boustani and Carol Brayne. Anticholinergic Medication Use and Cognitive Impairment in the Older Population: The Medical Research Council Cognitive Function and Ageing Study. Journal of the American Geriatrics Society, 24 June 2011 DOI: 10.1111/j.1532-5415.2011.03491.x.

Pubblicato in ScienceDaily il 25 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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