Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Meditazione di consapevolezza può insegnare, e dare benefici, nel lieve decadimento cognitivo

Al momento non esiste un modo noto per impedire agli anziani con lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA).


Ma potrebbe esserci un trattamento non farmacologico sicuro e fattibile che può aiutare i pazienti con MCI, secondo un piccolo studio pilota pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, guidato da un neurologo e ricercatore di Wake Forest Baptist Health.


"Fino a quando non vengono trovate le opzioni terapeutiche che possono prevenire la progressione verso il MA, la meditazione di consapevolezza può aiutare i pazienti con MCI", ha affermato Rebecca Erwin Wells MD/MPH, professoressa associata di neurologia al Wake Forest Baptist Health e direttrice associata della ricerca clinica al suo Centro di Medicina Integrativa. "Il nostro studio ha trovato prove promettenti che gli adulti con MCI possono imparare a praticare la meditazione consapevole e, in tal modo, può aumentare la loro riserva cognitiva".


Consapevolezza significa mantenere la coscienza momento-per-momento e non giudicante, di pensieri, sentimenti, sensazioni corporee e ambiente circostante.


"Mentre il concetto di meditazione consapevole è semplice, la pratica stessa richiede complessi processi cognitivi, disciplina e impegno", ha spiegato la Wells. "Questo studio suggerisce che il deterioramento cognitivo nel MCI non blocca ciò che è necessario per imparare questa nuova abilità".


La ricerca ha dimostrato che alti livelli di stress cronico influenzano negativamente l'ippocampo, una parte del cervello coinvolta nella memoria e nell'apprendimento, e sono associati ad una maggiore incidenza di MCI e MA. Altri studi hanno indicato che interventi non farmacologici, come l'esercizio aerobico, possono avere effetti positivi su cognizione, livelli di stress e cervello.


Per verificare se un programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (MBSR, mindfulness-based stress-reduction) potrebbe essere di beneficio agli adulti con MCI, il team di studio ha arruolato 14 uomini e donne di età compresa tra 55 e 90 anni con MCI diagnosticato clinicamente e li ha randomizzati in un corso di 8 settimane che coinvolgeva consapevolezza e yoga o in un gruppo di controllo 'lista d'attesa'.


I ricercatori hanno riferito in precedenza che i 9 partecipanti che hanno completato il programma MBSR hanno mostrato tendenze al miglioramento nelle misurazioni di cognizione e benessere e indicazioni di impatti positivi sull'ippocampo, nonché su altre aree del cervello associate al declino cognitivo.


Lo studio appena pubblicato aggiunge un contesto a questi risultati quantitativi, con un'analisi qualitativa delle risposte dei partecipanti all'MBRS nelle interviste condotte alla fine del corso di otto settimane.


"Anche se il corso MBSR non è stato sviluppato o strutturato per affrontare direttamente l'MCI, le interviste qualitative hanno rivelato nuovi e importanti risultati specifici dell'MCI", ha affermato Wells. "I commenti e le valutazioni dei partecipanti hanno mostrato che la maggior parte di loro è stata in grado di apprendere i principi chiave della consapevolezza, dimostrando che la compromissione della memoria da parte dell'MCI non preclude l'apprendimento di tali abilità".


I partecipanti che hanno fatto pratica per almeno 20 minuti al giorno avevano maggiori probabilità di aver compreso i concetti alla base della consapevolezza, ha osservato la Wells.


I limiti dello studio includono la dimensione piccola del campione e che i risultati potrebbero non essere estendibili a tutti i pazienti con MCI, poiché i due terzi dei partecipanti a questo studio avevano una formazione universitaria o superiore. Sono necessarie ulteriori ricerche per testare ulteriormente le ipotesi preliminari contenute in questo studio.

 

 

 


Fonte: Wake Forest Baptist Medical Center (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rebecca Erwin Wells, Catherine Kerr, Michelle L. Dossett, Suzanne C. Danhauer, Stephanie J. Sohl, Bonnie C. Sachs, Jacquelyn Walsh Feeley, Jennifer Wolkin, Robert Wall, Ted Kaptchuk, Daniel Press, Russell S. Phillips, Gloria Y. Yeh. Can Adults with Mild Cognitive Impairment Build Cognitive Reserve and Learn Mindfulness Meditation? Qualitative Theme Analyses from a Small Pilot Study. Journal of Alzheimer’s Disease, 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.