Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto nuovo bersaglio terapeutico per il trattamento dell'Alzheimer

amyloid plaquePlacca amiloide umana positiva alla proteina SFRP1 (rosso) e circondata da cellule microgliali (verde).

Gli esperimenti effettuati su topi, in cui sono stati valutati i principali marcatori patogeni della malattia, mostrano che la progressione della malattia viene prevenuta quando viene disattivata la funzione della proteina SFRP1.


L'Alzheimer è caratterizzato da una perdita progressiva e irreversibile delle capacità cognitive.


"Il trattamento della malattia rappresenta una sfida irrisolta che richiede approcci alternativi a quelli attualmente in esperimento, c'è bisogno di nuove prospettive che tengano conto della complessità della malattia e, data la sua origine multifattoriale, questi nuovi approcci dovrebbero essere progettati contro fattori che agiscono contemporaneamente in più di uno dei processi patologici della malattia", spiega Paola Bovolenta, ricercatrice del Centro di Biologia Molecolare, istituto congiunto del CSIC e dell'Università Autonoma di Madrid.


Questo studio ha chiarito che la proteina SFRP1 (Secreted Frizzled Related Protein 1) è uno di questi fattori. La SFRP1 agisce in più processi e i suoi livelli elevati sono patogeni.


"Riteniamo che i nostri risultati rappresentino un'innovazione nel campo dell'Alzheimer. Dimostriamo che la neutralizzazione di SFRP1 potrebbe essere un'alternativa terapeutica promettente. Questo è qualcosa che ora dobbiamo esplorare in profondità. Crediamo anche che la misura dei livelli di SFRP1 nel liquido cerebrospinale o nel siero possono rappresentare un utile marcatore diagnostico in futuro", aggiunge Pilar Esteve, prima autrice dello studio, dello stesso Centro di Biologia Molecolare.

 

 

 


Fonte: Spanish National Research Council (CSIC) via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Pilar Esteve, Javier Rueda-Carrasco, María Inés Mateo, María Jesús Martin-Bermejo, Jonathan Draffin, Guadalupe Pereyra, África Sandonís, Inmaculada Crespo, Inmaculada Moreno, Ester Aso, Paula Garcia-Esparcia, Estrella Gomez-Tortosa, Alberto Rabano, Juan Fortea, Daniel Alcolea, Alberto Lleo, Michael T. Heneka, José M. Valpuesta, José A. Esteban, Isidro Ferrer, Mercedes Dominguez and Paola Bovolenta. Elevated levels of Secreted-Frizzled-Related- Protein 1 contribute to Alzheimer's disease pathogenesis. Nature Neuroscience, 20 May 2019, DOI: 10.1038/s41593-019-0432-1

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)