Le persone che vivono in aree interne o remote potrebbero avere un rischio più basso di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), secondo la nostra recente ricerca (rif. sotto).
Usando i dati di più di 260.000 adulti nel Nuovo Galles del Sud di 45 anni e oltre, abbiamo trovato che i residenti nelle aree interne o remote dello stato, su 11 anni hanno avuto un rischio inferiore dal 6% al 19% di ricevere la diagnosi di MA, rispetto alle loro controparti che vivono in città.
Abbiamo identificato una diagnosi di MA usando la prima prescrizione di un gruppo di farmaci collettivamente denominati 'inibitori della colinesterasi' e la memantina. Questi sono prescritti dopo che qualcuno ottiene un punteggio MMSE (mini-mental state examination) compatibile con il MA, che viene poi confermato da uno specialista.
Alcune ricerche precedenti avevano suggerito che le persone che vivono nelle aree rurali potrebbero avere un rischio più alto di MA, ma i nostri risultati raccontano una storia diversa.
Il ruolo dell'inquinamento atmosferico
Da tempo la ricerca ci ha detto che l'inquinamento atmosferico è dannoso per la nostra salute. Ricerca emergente suggerisce che l'inquinamento atmosferico potrebbe avere anche un ruolo nello sviluppo del MA. Il problema non sono solo le cose nell'aria che puoi vedere; quelle più dannose sono le particelle minuscole che non puoi vedere. Una volta che li inspiri, possono entrare nel flusso sanguigno e viaggiare verso tutti gli organi principali, incluso il cervello.
Le persone che vivono nelle città più grandi dell'Australia (ndt: o nella Pianura Padana) sono generalmente esposte a livelli più elevati di inquinamento atmosferico, il che potrebbe aiutare a spiegare in parte perché abbiamo trovato un maggiore rischio di MA negli abitanti delle città. Ma è probabile che non sia l'unico fattore.
Cosa succede nel cervello?
Prendiamo in considerazione il percorso attraverso il quale molti scienziati pensano che il MA possa svilupparsi, e poi lavoriamo all'indietro.
Molti scienziati, anche se non tutti, suggeriscono che il MA coincide con - e può essere causato da - un accumulo anormale di un particolare tipo di proteina, chiamata peptide amiloide-beta, nel cervello. L'accumulo di grandi quantità di peptide amiloide-beta può formare placche che causano infiammazione, distruggere le sinapsi, uccidere i neuroni e provocare la morte delle cellule cerebrali compatibile con il MA.
Se questa ipotesi fosse corretta, dovremmo cercare i modi per ridurre l'accumulo anomalo di amiloide-beta. Ammetto che questo è un grande "se", dati i risultati ampiamente deludenti ottenuti finora degli studi sui farmaci focalizzati sull'eliminazione dell'amiloide-beta.
La ricerca sui topi suggerisce che il sonno può aiutare a eliminare l'amiloide-beta. Gli studi sull'uomo suggeriscono anche che l'attività fisica regolare e le interazioni sociali possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il MA, potenzialmente attraverso la riduzione dell'amiloide-beta [nel primo caso e costruendo riserva cognitiva nel secondo].
Queste cose potrebbero essere più difficili nelle città
Non è sempre facile dormire bene la notte. Gli studi suggeriscono che i fattori ambientali presenti nelle aree urbane, come il rumore cronico, la qualità dell'aria e il calore possono influenzare quanto dormi e se ti senti sufficientemente fresco al risveglio.
La pianificazione urbana può influenzare la partecipazione all'attività fisica. Lo sviluppo urbano incentrato sull'auto, per esempio, rimane un ostacolo importante nel far camminare e muoversi le persone in molte città australiane. Allo stesso modo, uomini e donne di età superiore ai 65 anni che vivevano nelle principali città dell'Australia avevano più probabilità rispetto ai loro coetanei dell'interno di segnalare una mancanza di sostegno sociale.
Tutti questi fattori, incluso l'inquinamento atmosferico, possono contribuire a spiegare i risultati del nostro studio.
Ma è importante notare che l'accessibilità all'assistenza sanitaria può avere un ruolo. Le persone dell'interno e remoto New South Wales generalmente devono percorrere distanze maggiori e hanno meno possibilità di scelta rispetto a quelle che si trovano nelle città. Questo può portare a ritardi nel rilevamento del MA, che potrebbe influenzare i nostri risultati.
Connettiti con la natura, ovunque tu sia
Vivere nelle vicinanze di più spazio verde è stato associato a una migliore cognizione tra gli adulti che vivono in Spagna, Scozia e Inghilterra. Questi studi sono supportati da decenni di studi sperimentali che mostrano che il contatto con la natura è in grado di fornire sollievo dallo stress e abbassare la pressione sanguigna.
Gli spazi verdi pubblici hanno il vantaggio addizionale di dare spazi per la ricreazione sociale e fisica all'aperto e possono anche aiutare a migliorare il nostro sonno. Lo spazio verde tende ad essere più abbondante nelle aree interne e remote rispetto alle grandi città, il che può aiutare a spiegare perché abbiamo trovato un rischio elevato di MA nelle grandi città.
Ma non importa se vivi in campagna o in città, cerca di usufruire di qualsiasi spazio verde che hai intorno a te. Rilassati in giardino o vai con regolarità al parco locale: il tuo vecchio sé ti ringrazierà per questo.
Fonte: Thomas Astell-Burt (sanità e scienze ambientali) e Xiaoqi Feng (epidemiologia), professori Università di Wollongong.
Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Thomas Astell-Burt, Xiaoqi Feng. Is the risk of developing Alzheimer's disease really higher in rural areas? A multilevel longitudinal study of 261,669 Australians aged 45 years and older tracked over 11 years. Health & Place, 25 Sept 2018, DOI: 10.1016/j.healthplace.2018.09.003
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.