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Nessuna associazione tra trazodone e riduzione del rischio di demenza

In un ampio studio basato sulla popolazione del Regno Unito, Ian Wong e colleghi dell'Università di Hong Kong e dell'University College di Londra, NON hanno trovato un'associazione statisticamente significativa tra l'antidepressivo trazodone e un rischio ridotto di demenza, rispetto ad altri antidepressivi.


Studi in vitro e su animali avevano in precedenza suggerito che il trazodone può proteggere dalla demenza.


Nel nuovo studio, pubblicato questa settimana su PLOS Medicine, i ricercatori hanno analizzato i dati dell'Health Improvement Network (THIN), che comprende cartelle cliniche di oltre 15 milioni di pazienti di cure primarie nel Regno Unito.


Hanno identificato 4.716 persone di età superiore ai 50 anni che hanno ricevuto almeno due prescrizioni consecutive di trazodone tra il 2000 e il 2017 e le hanno confrontate con 420.280 utilizzatori di altri antidepressivi con caratteristiche basali simili.


Il tempo mediano alla diagnosi di demenza per chi ha fatto uso di trazodone era di 1,8 anni. L'incidenza della demenza tra gli utilizzatori di trazodone era maggiore rispetto agli utilizzatori abbinati di altri antidepressivi (1,8 invece di 1,1 casi di demenza per 100 anni-persona) con un rapporto di rischio di 1,80 (intervallo di confidenza al 95% 1,56-2,09, P <0,001).


Tuttavia, i risultati non indicano un'associazione causale; lo studio è limitato dal fatto che le persone nello stadio prodromico (*) della demenza potrebbero preferibilmente ricevere la prescrizione del trazodone: "Questi risultati confutano i suggerimenti degli studi sugli animali che il trazodone potrebbe arrestare o ritardare l'insorgenza della demenza nei pazienti di demenza allo stadio prodromico", affermano gli autori.

 

 

 

(*) Il sintomo prodromico è una manifestazione clinica non specifica che si presenta precedendo il quadro clinico tipico di una determinata malattia (Fonte: Wikipedia).

 

 


Fonte: PLOS via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ruth Brauer, Wallis C. Y. Lau, Joseph F. Hayes, Kenneth K. C. Man, David P. J. Osborn, Robert Howard, Joseph Kim, Ian C. K. Wong. Trazodone use and risk of dementia: A population-based cohort study. PLOS, 5 Feb 2019, DOI: 10.1371/journal.pmed.1002728

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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