Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La memoria di lavoro potrebbe essere più flessibile di quanto si pensava

Infrangendo l'idea di vecchia data che la memoria di lavoro ha dei limiti fissi, un nuovo studio condotto da ricercatori dell'Università di Uppsala e della New York University suggerisce che questi limiti si adattano al compito che si sta eseguendo. I risultati sono presenti sulla rivista scientifica eLife.


Grazie alla tua memoria di lavoro puoi leggere questa frase dall'inizio alla fine senza perdere traccia del suo significato. Questo sistema memorizza temporaneamente le informazioni rilevanti per qualsiasi attività che si sta eseguendo al momento. Tuttavia, più cose si tenta di conservare nella memoria di lavoro contemporaneamente, più scadente è la qualità di ciascuno dei ricordi risultanti.


Da tempo è in discussione se questo fenomeno, chiamato 'set size effect' (effetto dimensione dell'insieme), si verifica perché il cervello dedica una quantità fissa di risorse neurali alla memoria di lavoro. Ma questa teoria ha difficoltà a giustificare alcuni risultati sperimentali. Inoltre non riesce a spiegare perché il cervello non recluta semplicemente più risorse ogni volta che ha più cose da ricordare. Dopo tutto, il tuo cuore fa qualcosa di simile battendo più velocemente ogni volta che aumenti l'attività fisica.


Van den Berg e Ma rompono questa idea che le risorse di memoria di lavoro sono fisse. Propongono invece che l'allocazione delle risorse è flessibile e guidata dal bilanciamento tra due obiettivi in ​​conflitto: massimizzare le prestazioni della memoria, e usare il minor numero di risorse neurali necessarie.


Hanno trasformato questa idea in un modello computazionale e l'hanno testata sui dati di nove esperimenti pubblicati in precedenza. In quegli esperimenti, i soggetti umani memorizzavano i colori di vari oggetti. Quando è stato loro chiesto di riprodurre questi colori nel modo più preciso possibile, la qualità delle loro risposte è stata influenzata negativamente dal numero di oggetti nella memoria.


Il modello di Van den Berg e Ma riproduce fedelmente questo effetto in tutti e nove i set di dati. Inoltre, le simulazioni del modello prevedono che gli oggetti più rilevanti per un compito siano memorizzati in modo più accurato rispetto a quelli meno importanti, un fenomeno osservato anche nei partecipanti.


Infine, la loro simulazione prevede che la quantità totale di risorse dedicate alla memoria di lavoro varia con il numero di oggetti da ricordare. Anche questo è coerente con i risultati degli esperimenti precedenti.


La memoria di lavoro sembra quindi essere più flessibile di quanto si pensasse in precedenza. La quantità di risorse che il cervello assegna alla memoria di lavoro non è fissa, ma potrebbe essere il risultato del bilanciamento tra costo delle risorse e prestazioni cognitive.


Se questo fosse confermato, potrebbe essere possibile migliorare la memoria di lavoro offrendo ricompense o aumentando l'importanza percepita di un'attività.

 

 

 


Fonte: Uppsala University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ronald van den Berg, Wei Ji Ma. A resource-rational theory of set size effects in human visual working memory. eLife, 2018; 7 DOI: 10.7554/eLife.34963

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.