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Terapia della luce migliora sonno e umore nell'Alzheimer

Un intervento su misura con la luce, nelle case di cura, può avere un impatto positivo sul sonno, sull'umore e sul comportamento dei pazienti con morbo di Alzheimer (MA), secondo i risultati preliminari di un nuovo studio.


Le persone con MA e relative demenze possono avere problemi di sonno, vagabondaggio e irritabilità associata durante il giorno. Questo studio ha verificato se un intervento su misura con luce diurna potrebbe migliorare il sonno e il comportamento nei pazienti con MA che vivono in strutture di assistenza a lungo termine.


Rispetto alla linea di base e alle condizioni di luce inattiva, l'intervento di luce ha ridotto significativamente i disturbi del sonno, la depressione e l'agitazione. Anche se tutte le misure sono migliorate, il progresso più significativo è stato riscontrato nella qualità del sonno.


"Qui mostriamo che se lo stimolo (dose di luce) viene accuratamente somministrato e misurato, può avere un forte impatto sul sonno, sulla depressione e sull'agitazione", ha detto la prima autrice Mariana Figueiro PhD, professoressa e direttrice del Lighting Research Center del Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, New York. "La depressione era una misura secondaria, e sono rimasta piacevolmente sorpresa dall'impatto positivo del trattamento con la luce sui punteggi della depressione".


Lo studio ha coinvolto 43 soggetti con diagnosi di MA e demenze correlate che sono stati esposti a un intervento di luce su misura, attivo e inattivo, per periodi successivi di 4 settimane, intervallati da un periodo di dilavamento di 4 settimane. L'intervento con la luce è stato aggiunto agli spazi in cui i pazienti passavano la maggior parte delle ore di veglia e sono stati attivati dal risveglio fino alle 18.


L'esposizione è stata monitorata con misuratori di luce personali calibrati. Le misure dei disturbi del sonno (Pittsburgh Sleep Quality Index), l'umore (Cornell Scale for Depression in Dementia) e l'agitazione (Cohen-Mansfield Agitation Index) sono stati raccolti al basale e durante l'ultima settimana dell'intervento.


L'estratto della ricerca è stato pubblicato di recente in un supplemento online della rivista Sleep ed viene presentato oggi martedì 5 giugno a Baltimora al SLEEP 2018, il 32° meeting annuale della Associated Professional Sleep Societies LLC (APSS), che è una joint venture tra l'American Academy of Sleep Medicine e la Sleep Research Society.

 

 

 


Fonte: American Academy of Sleep Medicine via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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