Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


DRESS: dispositivo 'intelligente' guida le persone con demenza a vestirsi

Un nuovo studio pubblicato su JMIR Medical Informatics indica che un prototipo per la 'casa intelligente' può aiutare le persone con demenza a vestirsi attraverso l'assistenza automatizzata, consentendo loro di mantenere l'indipendenza e la dignità e fornendo ai loro caregiver una pausa tanto necessaria.


Le persone con demenza o altri disturbi cognitivi hanno difficoltà con le attività quotidiane - come fare il bagno, vestirsi, mangiare e pulirsi - rendendole sempre più dipendenti dai caregiver. Vestirsi è una delle attività più comuni e stressanti per le persone con demenza e i loro caregiver, a causa della complessità del compito e della mancanza di privacy. La ricerca mostra che i figli adulti trovano particolarmente difficile aiutare i loro genitori a vestirsi, specialmente quando sono dell'altro sesso.


I ricercatori della New York University, della Arizona State University e del MGH Institute of Health Professions, stanno applicando concetti di "casa intelligente", usando la tecnologia per affrontare le sfide di vestire le persone con demenza. Con il contributo di gruppi di caregiver, hanno sviluppato un sistema intelligente per vestirsi denominato DRESS, che integra il monitoraggio e il riconoscimento automatico con l'assistenza guidata per aiutare una persona con demenza a vestirsi senza un caregiver nella stanza.


Il prototipo DRESS combina sensori e riconoscimento dell'immagine per monitorare i progressi mentre ci si veste, usando codici a barre sugli indumenti per identificare il tipo, la posizione e l'orientamento di un capo di abbigliamento. Una cassettiera a cinque cassetti, sormontata da un tablet, una fotocamera e un sensore di movimento, è organizzata con un capo di abbigliamento per cassetto in un ordine che segue le preferenze dell'individuo. Un sensore di conduttanza della pelle indossato come braccialetto monitora i livelli di stress della persona e la relativa frustrazione.


Il caregiver avvia il sistema DRESS (e quindi monitora i progressi) da un'app. La persona con demenza riceve un segnale audio registrato nella voce del caregiver per aprire il primo cassetto, che contemporaneamente si illumina. L'abbigliamento nei cassetti contiene codici a barre rilevati dalla fotocamera. Se un capo di abbigliamento viene indossato correttamente, il sistema DRESS invita la persona a passare alla fase successiva; se rileva un errore o una mancanza di attività, vengono emessi messaggi audio per correggere e incoraggiare. Se rileva problemi continui o un aumento dei livelli di stress, il sistema può avvisare il caregiver che è necessario aiuto.


"Il nostro obiettivo è fornire assistenza alle persone con demenza per aiutarle ad invecchiare in modo più agevole, mentre idealmente si dà al caregiver una pausa mentre la persona si veste - con la certezza che il sistema lo avviserà quando il processo di vestizione è completato o se è necessario un intervento", ha dichiarato Winslow Burleson PhD, professore associato alla NYU, direttore del NYU-X Lab e primo autore dello studio. "L'intento del prototipo DRESS è integrare le routine tipiche e le interazioni umanizzate, promuovere la normalità e la sicurezza e consentire la personalizzazione per guidare le persone con demenza a vestirsi".


In preparazione per gli studi interni, la ricerca pubblicata su JMIR Medical Informatics ha testato la capacità del prototipo DRESS di rilevare con precisione la modalità corretta di vestirsi. Undici partecipanti sani hanno simulato scenari comuni, che vanno dal vestirsi normale al mettersi una camicia al rovescio o svestirsi o vestirsi solo parzialmente, tipici problemi che sfidano una persona con demenza e il suo caregiver.


Lo studio ha dimostrato che il prototipo DRESS è in grado di rilevare l'orientamento e la posizione dei capi di abbigliamento e di dedurre lo stato attuale dell'operazione attraverso la combinazione di sensori e software. Nelle fasi iniziali di indossare magliette o pantaloni, il prototipo DRESS ha rilevato con precisione i vestiti dei partecipanti 384 su 388 volte. Tuttavia, il prototipo non è stato in grado di identificare in modo coerente quando si è finito di indossare un capo di abbigliamento, mancando questi ultimi segnali in 10 casi su 22 per le camicie e 5 su 22 per i pantaloni.


Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno visto l'opportunità di migliorare l'affidabilità del prototipo, tra cui l'aumento delle dimensioni dei codici a barre, la riduzione al minimo degli indumenti per impedire il blocco dei codici a barre e il posizionamento ottimale dei partecipanti rispetto al prototipo DRESS.


"Con i miglioramenti identificati da questo studio, il prototipo DRESS ha il potenziale di supportare il vestirsi in modo automatico per aiutare le persone con demenza a mantenere indipendenza e privacy, alleviando il carico sui caregiver", ha detto Burleson.

 

 

 


Fonte: New York University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Winslow Burleson, Cecil Lozano, Vijay Ravishankar, Jisoo Lee, Diane Mahoney. An Assistive Technology System that Provides Personalized Dressing Support for People Living with Dementia: Capability Study. JMIR Med Inform 2018;6(2):e21, DOI: 10.2196/medinform.5587

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.