Quando sono ricoverate in ospedale, le persone possono diventare acutamente confuse e disorientate. Questa condizione, chiamata delirium, colpisce un quarto dei pazienti anziani e una nuova ricerca eseguita alla University College London e all'Università di Cambridge dimostra che può avere conseguenze di lunga durata, e anche accelerare il processo di demenza.
Lo studio, pubblicato ieri sulla rivista JAMA Psychiatry, è il primo a dimostrare gli effetti moltiplicatori del delirium e della demenza in questi pazienti. E gli episodi di delirium nelle persone che non hanno diagnosi di demenza potrebbero anche rivelare le prime fasi della demenza.
Mentre sia il delirium che la demenza sono fattori importanti per il declino cognitivo degli anziani, il delirium è prevenibile e curabile attraverso una cura geriatrica dedicata. Sono necessarie ulteriori ricerche per capire esattamente come il delirium interagisce con la demenza, e come bloccare questa interazione.
"Se il delirium causa lesioni cerebrali nel breve e nel lungo termine, allora dobbiamo aumentare i nostri sforzi per diagnosticarlo, prevenirlo e curarlo. In definitiva, puntare il delirium potrebbe essere un modo per ritardare o ridurre la demenza", ha detto il dottor Daniel Davis, che ha guidato la ricerca mentre era all'Università di Cambridge.
Gli scienziati hanno esaminato tre popolazioni europee (Finlandia, Cambridge e tutto il Regno Unito) e hanno esaminato campioni di cervello di 987 persone over-65. Di ognuna è stata registrata la memoria, il pensiero e l'esperienza di delirium per i 10 anni finali della vita.
Quando questi dati sono stati collegati alle anomalie patologiche dovute all'Alzheimer e altre forme di demenza, quelli che avevano sia delirium che demenza hanno esibito il cambiamento più grave nella memoria.
Il Dr Davis ha aggiunto: "Purtroppo, la maggior parte dei casi di delirium passa inosservata. Negli ospedali affollati, un improvviso cambiamento di confusione può non essere notato dal personale ospedaliero. I pazienti possono essere trasferiti più volte e il personale cambia; questo chiede a tutti di 'pensare al delirium' e capire che la funzione del cervello di un paziente è cambiata".
Fonte: University College London (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Daniel H. J. Davis et al. Delirium accelerates cognitive decline in late life: A Neuropathologic Study of 3 Population-Based Cohort Studies. JAMA Psychiatry, January 2017 DOI: 10.1001/jamapsychiatry.2016.3423
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.