Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come il cervello codifica il tempo e il luogo di un ricordo

Come codifica il cervello tempo e luogo di un ricordoNell'immagine si vedono 'cellule-oceano' (rosso) e 'cellule-isola' (blu) entorinali. La fluorescenza verde indica cellule-oceano modificate geneticamente. (Fonte: Takashi Kitamura)Quando si ricorda una particolare esperienza, si abbinano tre elementi critici: cosa, quando e dove.


Neuroscienziati del MIT hanno ora identificato un circuito cerebrale che elabora i componenti 'quando' e 'dove' del ricordo.


Questo circuito, che collega l'ippocampo e una regione della corteccia chiamata «corteccia entorinale», separa posizione e ora in due flussi di informazioni.


I ricercatori hanno anche identificato due popolazioni di neuroni nella corteccia entorinale che trasmettono queste informazioni, soprannominate 'cellule-oceano' e 'cellule-isola'.


I modelli precedenti della memoria avevano suggerito che l'ippocampo, una struttura del cervello fondamentale per la formazione della memoria, separa le informazioni di tempo e di contesto. Tuttavia, il nuovo studio dimostra che questa informazione è divisa ancora prima di raggiungere l'ippocampo.


"Questo indica che c'è una dicotomia della funzione a monte dell'ippocampo", dice Chen Sun, studente laureato del MIT in scienze cerebrali e cognitive e uno degli autori principali della ricerca, apparsa il 23 settembre su Neuron. "C'è un percorso che fornisce informazioni temporali nell'ippocampo, e un altro che alimenta rappresentazioni contestuali nell'ippocampo".


L'altro autore principale del documento è Takashi Kitamura, postdottorato del MIT. L'autore senior è Susumu Tonegawa, professore di Biologia e Neuroscienze e direttore del RIKEN-MIT Center for Neural Circuit Genetics al Picower Institute for Learning and Memory del MIT. Altri autori sono l'assistente tecnico Jared Martin del Picower Institute, Lacey Kitch (studente laureato) e Mark Schnitzer (professore associato di biologia e fisica applicata) della Stanford University.

 

Quando e dove

La corteccia entorinale, situata appena fuori l'ippocampo, trasmette le informazioni sensoriali provenienti da altre aree corticali all'ippocampo, dove si formano i ricordi. Tonegawa e colleghi hanno identificato pochi anni fa le cellule-isola e le cellule-oceano, e hanno lavorato da allora per scoprire le loro funzioni.


Nel 2014, il laboratorio di Tonegawa ha riferito che le cellule-isola, che formano piccoli gruppi circondati da cellule-oceano, sono necessarie perchè il cervello possa formare ricordi che collegano due eventi che si verificano in rapida successione. Nel nuovo studio su Neuron, il team ha scoperto che le cellule-oceano sono necessarie per creare rappresentazioni del luogo in cui è accaduto un evento.


"Le cellule-oceano sono importanti per le rappresentazioni contestuali", dice Sun. "Quando sei in biblioteca, quando attraversi la strada, quando sei in metropolitana, ci sono diversi ricordi associati con ciascuno di questi contesti".


Per scoprire queste funzioni, i ricercatori hanno marcato le due popolazioni cellulari con una molecola fluorescente che si illumina quando si lega al calcio, un'indicazione che il neurone sta 'sparando'. Questo ha permesso loro di determinare quali cellule erano attive durante i compiti che chiedono ai topi di discriminare tra due ambienti diversi, o di collegare due eventi nel tempo.


I ricercatori hanno usato una tecnica chiamata anche optogenetica, che permette loro di controllare l'attività dei neuroni usando la luce, per studiare come cambia il comportamento dei topi quando cellule-isola o cellule-oceano sono silenziate.


Quando hanno bloccato l'attività delle cellule-oceano, gli animali non erano più in grado di associare un determinato ambiente con la paura, dopo aver ricevuto una scossa al piede. La manipolazione delle cellule-isola, nel frattempo, ha permesso ai ricercatori di allungare o accorciare l'intervallo di tempo tra gli eventi che potrebbero essere collegati nella memoria dei topi.

 

Flusso di informazioni

In precedenza, il laboratorio di Tonegawa ha scoperto che i tassi di 'sparo' delle cellule-isola dipendono dalla velocità di movimento dell'animale, portando i ricercatori a credere che le cellule-isola aiutano l'animale a trovare la strada nello spazio. Le cellule-oceano, nel frattempo, aiutano l'animale a riconoscere dove si trova in un dato momento.


I ricercatori hanno anche scoperto che questi due flussi di informazioni vanno dalla corteccia entorinale a diverse parti dell'ippocampo: le cellule-oceano inviano le loro informazioni contestuali alle regioni CA3 e giro dentato, mentre le cellule-isola le inviano alle cellule della CA1.


Il laboratorio di Tonegawa sta portando avanti ulteriori studi sul modo in cui la corteccia entorinale e altre parti del cervello rappresentano tempo e luogo. I ricercatori stanno anche studiando come le informazioni sui tempi e la posizione vengono ulteriormente elaborate nel cervello per creare un ricordo completo di un evento.


"Per formare un ricordo episodico, ogni componente deve essere ricombinato insieme", dice Kitamura. "Questa è la domanda successiva".

 

 


Fonte: Anne Trafton in Massachusetts Institute of Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Takashi Kitamura, Chen Sun, Jared Martin, Lacey J. Kitch, Mark J. Schnitzer, Susumu Tonegawa. Entorhinal Cortical Ocean Cells Encode Specific Contexts and Drive Context-Specific Fear Memory. Neuron, 2015; DOI: 10.1016/j.neuron.2015.08.036

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.