Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Spray nasale con insulina per trattare MCI e Alzheimer

Spray nasale con insulina per trattare MCI e AlzheimerUna forma artificiale di insulina erogata con spray nasale può migliorare la memoria di lavoro e altre capacità mentali di adulti con decadimento cognitivo lieve e demenza di Alzheimer, secondo uno studio pilota condotto da ricercatori del Wake Forest Baptist Medical Center.


I soggetti dello studio erano 60 adulti con diagnosi di lieve deterioramento cognitivo amnesico (MCI -Mild Cognitive Impairment) o demenza di Alzheimer da lieve a moderato   (AD).


Quelli che hanno ricevuto per 21 giorni la somministrazione per via nasale di dosi da 40 unità internazionali (UI) di insulina detemir (una forma dell'ormone prodotta artificialmente) hanno mostrato un miglioramento significativo nella capacità di conservare ed elaborare informazioni verbali e visive a breve termine, rispetto a quelli che hanno ricevuto dosi da 20 IU o un placebo.


Inoltre, i destinatari delle dosi da 40 UI, portatori del gene APOE-e4 (che aumenta il rischio di Alzheimer), hanno registrato punteggi di memoria significativamente più elevati rispetto a quelli che hanno ricevuto il dosaggio più basso o il placebo, mentre i non portatori di tutti e tre i gruppi hanno registrato punteggi significativamente più bassi.


Gli studi precedenti avevano mostrato effetti promettenti dell'insulina per via nasale somministrata ad adulti con AD e MCI, ma questo studio è il primo ad usare l'insulina detemir, i cui effetti sono più duraturi rispetto a quelli dell'insulina «regolare».


"Lo studio ci dà la prova preliminare che l'insulina detemir costituisce un trattamento efficace per le persone con diagnosi di decadimento cognitivo lieve e di demenza di Alzheimer, proprio come il nostro precedente lavoro con l'insulina regolare", ha detto Suzanne Craft, PhD, professoressa di gerontologia e geriatria alla Wake Forest Baptist e autrice principale dello studio, che è pubblicato online sul numero di febbraio del Journal of Alzheimer's Disease. "Siamo anche particolarmente incoraggiati dal fatto che abbiamo migliorato la memoria degli adulti con MCI portatori del gene APOE-e4, in quanto questi pazienti sono notoriamente resistenti ad altre terapie e interventi".


I ricercatori hanno anche cercato di determinare se le dosi di insulina detemir possono causare effetti collaterali negativi, e hanno trovato solo lievi reazioni avverse tra i soggetti. I risultati complessivi dello studio supportano ulteriori indagini sul valore terapeutico della detemir come trattamento per l'Alzheimer e le altre malattie neurodegenerative, ha detto la Craft.


"L'Alzheimer è una malattia devastante, per cui anche piccoli miglioramenti terapeutici hanno il potenziale di migliorare la qualità della vita e ridurre significativamente il peso complessivo su pazienti, famiglie e società", ha detto. "Studi futuri dovranno esaminare la sicurezza e l'efficacia di questo trattamento promettente".

 

*******
La ricerca è stata finanziata dal National Institute of Aging e del Dipartimento degli Affari dei Veterani. Co-autori sono Laura Baker, Ph.D., Wake Forest Baptist; Amy Claxton, Ph.D., Angela Hanson, MD, Emily H. Trittschuh, Ph.D., Amy Morgan, RN, Maureen Callaghan, MD, e Colin Behl, BS, del Veterans Affairs Puget Sound Health Care System e dell'Università di Washington; Brenna Cholerton, Ph.D., Università di Washington; e Matthew Arbuckle, Oregon Health Sciences University.

 

 

 

 

 


Fonte:  Wake Forest Baptist Medical Center via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Claxton A, Baker LD, Hanson A, Trittschuh EH, Cholerton B, Morgan A, Callaghan M, Arbuckle M, Behl C, Craft S. Long-Acting Intranasal Insulin Detemir Improves Cognition for Adults with Mild Cognitive Impairment or Early-Stage Alzheimer's Disease Dementia. J Alzheimers Dis, January 2015 DOI: 10.3233/JAD-141791

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.